"Ah Aperol!" già 100 anni di Aperol: da Padova con amore anche nell'amata variante Aperol Spritz13/4/2019 ![]() Correva l'anno 1919 quando a Padova nasceva uno degli aperitivi (poco) alcolici italiani più famosi al mondo, l'Aperol, che quest'anno compie 100 anni: ecco la storia. Quante volte vi è capitato di ordinare o di sentir ordinare un Aperol Spritz? Sicuramente tante, tantissime volte. E' uno dei cocktail alcolici leggeri più noti e, come il nome chiaramente lascia intendere, è a base Aperol. Possiamo quindi essere orgogliosi del fatto che siano stati due ragazzi italiani, Luigi e Silvio Barbieri, ad aver creato e dato il via al successo di questa mitica bevanda presentata per la prima volta alla Fiera Campionaria di Padova nel lontano 1919. Oggi Aperol fa parte del Gruppo Campari che l'ha acquisita nel 2003. Com'è nato l'Aperol? Dal 1912, anno in cui i due fratelli ereditarono l'azienda paterna di liquori, ci sono voluti sette anni per arrivare alla formulazione perfetta: dal caratteristico colore arancio vivace e dal tipico sapore dolce-amaro, l'Aperol nasce per infusione in alcol di arancia, erbe (tra cui il rabarbaro) e radici. La ricetta, che è rimasta invariata dalla nascita, è segretissima. La sua gradazione alcolica è molto leggera, solo 11°, motivo per il quale appena uscito fu pensato per un pubblico femminile, per i più giovani e per gli sportivi riscuotendo un successo enorme. La definitiva affermazione del brand avviene negli anni 60 con Carosello e la messa in onda dello storico spot “Ah Aperol” interpretato da Tino Buazzelli, grande attore di quegli anni. Solo tre minuti per imprimere nella mente e nel cuore dei consumatori non soltanto un prodotto, ma uno stile di vita. Alla fine degli anni 80 Aperol adatta ai tempi la propria strategia pubblicitaria e comincia a focalizzare la comunicazione sull'Aperol Spritz, cocktail apprezzatissimo, vivace e fresco, diventato il simbolo dell'aperitivo all'italiana. Com'è nato l'Aperol Spritz? Non se ne ha la certezza assoluta, ma pare si possa far risalire l'origine al periodo in cui l'Italia era sotto l'occupazione austriaca, nel XIX secolo. In tedesco spritzen significa “spruzzare”. I soldati dell'Impero austriaco, essendo abituati alla gradazione più bassa delle loro birre, erano soliti andare a bere i corposi vini locali nelle taverne venete ma, per alleggerirli, li diluivano con acqua. Come cocktail invece lo spritz nasce tra gli anni Venti e Trenta del Novecento a Venezia, quando si pensò di unire a tale usanza l'Aperol (presentato alla Fiera di Padova nel 1919) o il Select (prodotto dai fratelli veneziani Pilla). Nel tempo ne sono state realizzate diverse varianti, ma nell'ultimo decennio l'Aperol Spritz con Prosecco è diventato quello più richiesto e consumato e dal 2011 è diventato un cocktail ufficiale IBA (International Bartending Association); ciò impone che venga preparato in tutto il mondo secondo la ricetta originale. In Italia, nel cuore di Milano, la Terrazza Aperol è il luogo ideale per abbandonarsi al piacere irresistibile di un Aperol Spritz in compagnia e leggerezza con vista spettacolare sul Duomo e le sue incantevoli guglie. APEROL SPRITZ – La ricetta: Semplicissimo! Basta prendere un ampio calice di vino o un rocks (bicchiere basso tipicamente usato per servire liquori con ghiaccio) e fornirsi dei seguenti ingredienti da utilizzare nelle seguenti proporzioni:
Per chi non avesse voglia o tempo di dosare e miscelare gli ingredienti, dal 2011 la soluzione è a portata di mano: Aperol Spritz nella sua versione pre-mix in bottiglia è già perfettamente dosato e pronto ad essere condiviso, ovunque desideriamo. Tanti auguri, Aperol!
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![]() Ecco il primo vino "made in Milano": alla scoperta di Naviglio Rosso di Cantina Urbana, un interessante blend di Croatina e Barbera. A Milano tutto è possibile. Prendete le uve del vicino Oltrepò Pavese, portatele (magari navigando il naviglio, come una volta...) in una città vivace e sempre aperta alle novità, ma soprattutto prendete una buona idea sorretta da tanta passione e il gioco è fatto: nasce Cantina Urbana che ieri, 5 aprile, ha presentato alla stampa un vino, il primo made in Milano, dal nome devo dire molto evocativo, Naviglio Rosso. Composto all’80% da Croatina e per il restante 20% da Barbera, è un vino, come ha dichiarato ieri lo stesso Michele in una intervista al Corriere della Sera, «facile, fresco, ma intenso e non banale. Un 13 gradi e mezzo, e ha comunque una sua complessità perché ha fatto sei mesi di affinamento in anfora da un parte, e sei in barrique dall’altra. È un rosso nordico, fresco e di pronta degustazione, un vino relativamente giovane, ma non dozzinale». Si tratta, è bene sottolinearlo, di una produzione artigianale, tanto nelle modalità di produzione quanto nelle quantità prodotte: solo 2.500 bottiglie che saranno messe in vendita da giugno, quando avranno completato il periodo di assestamento in bottiglia. Il prezzo al pubblico è già stato reso noto, 24 euro. A breve distanza seguirà anche il Naviglio Bianco, in questo caso non si tratterà di un blend ma di riesling, vitigno a bacca bianca sempre dall’Oltrepò Pavese, utilizzato in purezza. La produzione prevista è di 1.800 bottiglie, prezzo al pubblico circa 20 euro. Cantina Urbana è un progetto molto ambizioso che nasce dalla passione di Michele Rimpici il quale, dopo 5 anni di grande esperienza in Signorvino (catena di enoteche con ristorante del gruppo Calzedonia) e con l'aiuto di alcuni amici competenti e appassionati come lui, ha deciso di dare vita a un progetto tutto suo nel quale far convivere i valori in cui crede: la semplicità, la convivialità, la naturalezza, la condivisione e, ovviamente, il buon vino, questa volta realizzato proprio come piace a lui. In Cantina Urbana infatti, che si trova proprio sul Naviglio Pavese, avvengono tutte le fasi della vinificazione, si tratta di una vera e propria cantina, semplicemente. Come ogni cantina che si rispetti, è possibile visitarla (ingresso libero) e procedere con l'assaggio ed eventualmente l'acquisto dei vini. E' previsto anche il servizio di consegna a domicilio: gratuitamente se nel comune di Milano, a pagamento per qualunque destinazione fuori città (va effettuato, ovviamente, un ordine minimo). Per le degustazioni, invece, occorre prenotare. Ce ne sono di tre tipi e vanno dai 25 € ai 50 € a persona. Non sarebbe una vera cantina milanese senza... l'aperitivo! Tutte le sere dal mercoledì alla domenica è possibile bere vino (sia in mescita che alla bottiglia) in compagnia accompagnandolo a taglieri di prodotti gastronomici artigianali accuratamente selezionati. Cantina Urbana, inoltre, sfruttando secondo me al meglio il fatto di trovarsi in una metropoli, ospiterà anche tanti eventi legati al mondo enogastronomico italiano con musica e performance di qualità. Si mette inoltre a disposizione anche per eventi privati, come pranzi e cene di gruppo, feste di compleanno, shooting fotografici, eventi di varia natura insomma. Curiosità da provare: Fatti il tuo Blend, ovvero un percorso guidato in compagnia dei cantinieri durante il quale ognuno può crearsi il proprio vino personalizzato. I progetti tailor-made, ovvero basati sulla personalizzazione del prodotto, stanno dilagando in ogni settore. Che ne pensate? Idea che può funzionare anche nel mondo del vino o fuoco di paglia? Lo vedremo... intanto io sono molto curiosa e non vedo l'ora di conoscere meglio questa cantina, l'idea è sicuramente innovativa e con tanto potenziale. Vi farò sapere! Intanto per maggiori informazioni: CANTINA URBANA MILANO Via Ascanio Sforza, 87 20136 - Milano t. 02 27014347 e-mail: info@cantinaurbana.it ; eventi@cantinaurbana.it ORARI Lunedì dalle 10:00 alle 19:00 Martedì - Sabato dalle 10:00 alle 23:00 Domenica dalle 16:00 alle 23:00 Per visitare il sito cliccate qui > Cantina Urbana Milano |