![]() Chi di voi non è mai stato tentato dai pop-corn? Simbolo per eccellenza di divertenti serate al cinema, spesso vengono preparati anche in casa e vederli scoppiare fa sempre sorridere creando subito un'atmosfera rilassata e giocosa. Dolci o salati, creano una vera e propria dipendenza! Scopriamo qualcosa in più su questi gustosi e divertenti protagonisti del nostro tempo libero nel post di oggi. Origine dei pop-corn Tutti sappiamo che i pop-corn non sono altro che chicchi di mais che, sottoposti a una forte fonte di calore, esplodono a causa dell’espansione dell’umidità interna. Ma chi ha pensato per la prima volta di farli scoppiare? Bene, i primi sono stati i popoli dell'America Centrale, Indiani, Inca e Maya. I pop-corn più antichi in assoluto, infatti, sono stati ritrovati nelle aree corrispondenti all'attuale Perù e allo Utah, negli Stati Uniti, e risalgono a mille anni fa. Quando gli esploratori giunsero dal Vecchio Continente conobbero il mais e scoprirono anche l'uso alternativo che gli indigenti ne facevano: scaldandolo e provocandone l'esplosione davano origine a questa curiosa variante, ottima come cibo, ma utilizzata spesso anche come elemento decorativo e come elemento ben augurante nel corso delle cerimonie religiose. Come si preparano in casa? Niente di più semplice e di più divertente! Io ho un ricordo, rimasto indelebile, di mia zia che aveva acquistato la macchina per fare i pop-corn di Topolino! Mio cugino più piccolo impazziva di felicità quando la tirava fuori per prepararli e anch'io. E' certamente bella e divertente, ma non è affatto necessaria. Basta avere infatti una padella antiaderente. L'esperienza sarà forse meno entusiasmante, ma la magia rimane la stessa. Ciò che occorre è quanto segue:
Quando lo scoppiettio sarà terminato, togliete la padella dal fuoco e mettete i pop-corn, caldissimi e profumatissimi, in una ciotola. Salate a piacere et voilà, procedete con la prossima cottura! Solo 375 KCal per 100 g di prodotto! Variante dolce: pop-corn al cioccolato A quanto scritto sopra, togliete l'aggiunta del sale. Basterà poi far sciogliere pezzettoni di cioccolato fondente a bagnomaria e aggiungere un po' di latte in modo che il cioccolato non risulti eccessivamente denso. Disponete i pop-corn su una teglia coperta con carta forno e cospargeteli col cioccolato. Poi metteteli una decina di minuti in frigorifero. Et voilà! Pronti anche nella variante dolce. (dosi consigliate per 250 g di mais: 80 g di cioccolato fondente per 90 ml di latte) E poi, largo alla fantasia, sia per eventuali altre soluzioni dolce e salate, sia su come presentarli ai vostri bambini o ai vostri ospiti!
0 Commenti
CAPESANTE GRATINATE PROFUMATE AL BASILICO PER UN ANTIPASTO O UN APERITIVO RAPIDO MA D'EFFETTO26/10/2019 ![]() Non so se sia mai capitato anche a voi, ma a me è successo spesso di fissare le capesante al banco del pesce fresco e chiedermi: ma come si cucineranno mai? Sarà difficile... ma poi sazieranno? Bellissima la conchiglia, ma la sostanza? Con questi interrogativi, che rimanevano irrisolti, passavo avanti. Eppure avevo voglia di saperne di più... Mi sono informata e alla fine ho scoperto che sono ricchissime di sali minerali e che per portare in tavola un antipasto o un aperitivo rapido ma d'effetto, la capasanta, anche nota come pettine di mare o conchiglia di San Giacomo, è l'ideale! Ci sono tantissimi modi diversi per prepararle, addirittura fonti antichissime, come i filosofi greci Senocrate e Aristotele, ne consigliavano il consumo cucinandole alla griglia e cospargendone il frutto con dell'aceto. Proverò. Nel frattempo condivido con voi il mio primo esperimento, riuscito, con questi bellissimi doni del mare. Ingredienti:
**io ho utilizzato un ottimo pesto ligure confezionato. L'ideale, se avete tempo e voglia, sarebbe prepararlo fresco in casa. La preparazione è veloce, ma bisogna avere la materia prima giusta! Io purtroppo non avevo tutto l'occorrente. Ingredienti per il pesto alla genovese (da ricetta del Consorzio del pesto genovese):
Preparazione: La prima cosa da fare è scegliere le capesante più belle e carnose. La seconda, importantissima, è lavarle con molta cura in modo da eliminare residui di sabbia che spesso sono presenti nella conchiglia e sotto al mollusco. Se necessario, staccate il mollusco dalla conchiglia, eliminate con delicatezza la frangia color nocciola e lavate sotto l’acqua corrente il muscolo bianco, detto "noce", e la parte arancione, ovvero il "corallo". Asciugateli con carta assorbente e riponeteli nelle loro conchiglie. Per il ripieno, io ho utilizzato una panatura alla curcuma senza uovo alla quale ho aggiunto del pesto alla genovese. Non ho aggiunto sale essendo il pesto già saporito di suo. Dopo aver mischiato con cura la panatura e il pesto, fino ad ottenere un composto di colore omogeneo, ho riempito le capesante ponendo il ripieno sia sotto al mollusco sia sopra, fino a nasconderlo del tutto. Per la cottura: mettete le capesante su una teglia con della carta forno e aggiungete un filo d'olio. Infornate in forno ventilato preriscaldato a 190° per 15 minuti. Presto fatto! Ideali anche per i pranzi e le cene in famiglia durante le festività natalizie ormai prossime. "Ah Aperol!" già 100 anni di Aperol: da Padova con amore anche nell'amata variante Aperol Spritz13/4/2019 ![]() Correva l'anno 1919 quando a Padova nasceva uno degli aperitivi (poco) alcolici italiani più famosi al mondo, l'Aperol, che quest'anno compie 100 anni: ecco la storia. Quante volte vi è capitato di ordinare o di sentir ordinare un Aperol Spritz? Sicuramente tante, tantissime volte. E' uno dei cocktail alcolici leggeri più noti e, come il nome chiaramente lascia intendere, è a base Aperol. Possiamo quindi essere orgogliosi del fatto che siano stati due ragazzi italiani, Luigi e Silvio Barbieri, ad aver creato e dato il via al successo di questa mitica bevanda presentata per la prima volta alla Fiera Campionaria di Padova nel lontano 1919. Oggi Aperol fa parte del Gruppo Campari che l'ha acquisita nel 2003. Com'è nato l'Aperol? Dal 1912, anno in cui i due fratelli ereditarono l'azienda paterna di liquori, ci sono voluti sette anni per arrivare alla formulazione perfetta: dal caratteristico colore arancio vivace e dal tipico sapore dolce-amaro, l'Aperol nasce per infusione in alcol di arancia, erbe (tra cui il rabarbaro) e radici. La ricetta, che è rimasta invariata dalla nascita, è segretissima. La sua gradazione alcolica è molto leggera, solo 11°, motivo per il quale appena uscito fu pensato per un pubblico femminile, per i più giovani e per gli sportivi riscuotendo un successo enorme. La definitiva affermazione del brand avviene negli anni 60 con Carosello e la messa in onda dello storico spot “Ah Aperol” interpretato da Tino Buazzelli, grande attore di quegli anni. Solo tre minuti per imprimere nella mente e nel cuore dei consumatori non soltanto un prodotto, ma uno stile di vita. Alla fine degli anni 80 Aperol adatta ai tempi la propria strategia pubblicitaria e comincia a focalizzare la comunicazione sull'Aperol Spritz, cocktail apprezzatissimo, vivace e fresco, diventato il simbolo dell'aperitivo all'italiana. Com'è nato l'Aperol Spritz? Non se ne ha la certezza assoluta, ma pare si possa far risalire l'origine al periodo in cui l'Italia era sotto l'occupazione austriaca, nel XIX secolo. In tedesco spritzen significa “spruzzare”. I soldati dell'Impero austriaco, essendo abituati alla gradazione più bassa delle loro birre, erano soliti andare a bere i corposi vini locali nelle taverne venete ma, per alleggerirli, li diluivano con acqua. Come cocktail invece lo spritz nasce tra gli anni Venti e Trenta del Novecento a Venezia, quando si pensò di unire a tale usanza l'Aperol (presentato alla Fiera di Padova nel 1919) o il Select (prodotto dai fratelli veneziani Pilla). Nel tempo ne sono state realizzate diverse varianti, ma nell'ultimo decennio l'Aperol Spritz con Prosecco è diventato quello più richiesto e consumato e dal 2011 è diventato un cocktail ufficiale IBA (International Bartending Association); ciò impone che venga preparato in tutto il mondo secondo la ricetta originale. In Italia, nel cuore di Milano, la Terrazza Aperol è il luogo ideale per abbandonarsi al piacere irresistibile di un Aperol Spritz in compagnia e leggerezza con vista spettacolare sul Duomo e le sue incantevoli guglie. APEROL SPRITZ – La ricetta: Semplicissimo! Basta prendere un ampio calice di vino o un rocks (bicchiere basso tipicamente usato per servire liquori con ghiaccio) e fornirsi dei seguenti ingredienti da utilizzare nelle seguenti proporzioni:
Per chi non avesse voglia o tempo di dosare e miscelare gli ingredienti, dal 2011 la soluzione è a portata di mano: Aperol Spritz nella sua versione pre-mix in bottiglia è già perfettamente dosato e pronto ad essere condiviso, ovunque desideriamo. Tanti auguri, Aperol! Le Chips di cavolo nero, in inglese conosciute come "Kale Chips", rappresentano una ricetta semplice e sfiziosa, sicuramente di tendenza in questo periodo. Portata in auge anche da molte rappresentanti dello spettacolo e da volti noti dello show business, esaltandone in particolare la leggerezza.
Sono molte le proprietà benefiche del cavolo nero, un tempo adoperato quasi esclusivamente in ricette povere e zuppe della tradizione, oggi riscoperto in una versione più trendy. Tra queste, il suo essere ricco di sostante antiossidanti (utili nello specifico nel combattere processi infiammatori e migliorare quelli digestivi), vitamine e sali minerali. Trattandosi di una pianta tipica della stagione invernale, il cavolo nero può essere un alleato per un'alimentazione sana ed equilibrata contro malanni di stagione e rafforzamento delle difese immunitarie. Le Chips di cavolo nero rappresentano un piatto ideale per tutti i palati e i gusti, perfette per chi segue una dieta vegetariana, vegana, ma anche snack alternativo per bambini, per arricchire un aperitivo o per guarnire un piatto. Questa sera le ho preparate per la prima volta per tre motivi specifici: sperimentare la ricetta che mi ha dato la mia verduraia di fiducia, farle provare a mia figlia duenne per vedere la reazione, offrirle come aperitivo pre cena. E devo dire che non è andato male come primo esperimento!! Volete sapere come ho fatto? COME SI PREPARANO LE CHIPS DI CAVOLO NERO AL FORNO INGREDIENTI per 6 persone
TEMPO DI PREPARAZIONE: 15 minuti circa TEMPO DI COTTURA: 10 minuti
Eccole le mie pronte per essere gustate! Che ne pensate? |