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erbaluce, un vitigno leggendario del Piemonte da cui nascono tre vini di grande eleganza

2/2/2019

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Foto
L’Erbaluce è un vitigno italiano a bacca bianca che si produce esclusivamente nell’area geografica del Canavese, in Piemonte. Ha una particolare buccia, spessa e robusta, estremamente adatta all’appassimento naturale. Devo ammettere che, per quanto non completamente estranea al mondo dei vini, non lo conoscevo. E’ stata una piacevolissima scoperta dello scorso fine settimana.
Da questo vitigno, che deve il suo nome a una bellissima leggenda di cui più avanti vi dirò, si ottengono oggi tre diverse tipologie di vino: l’Erbaluce di Caluso DOCG, l’Erbaluce di Caluso Spumante e un ottimo Passito.
L’Erbaluce di Caluso DOCG è un vino bianco che può raggiungere una notevole complessità. E’ stato tra i primi vini italiani a ottenere la denominazione doc nel 1967. Dal colore giallo paglierino, al naso fine, che ricorda i fiori di campo, alla bocca secco, fresco e caratteristico, è ideale sia come aperitivo oppure durante il pasto abbinato ad antipasti, primi piatti o secondi delicati a base di pesce.

Ma veniamo all’origine del nome, alla quale tengo moltissimo per quanto è romantica.
Un’antica leggenda racconta che il Sole si innamorò dell’Alba, ma sfortunatamente ogni volta che il Sole sorgeva l’Alba spariva. I due innamorati erano quindi destinati a non incontrarsi mai. La Luna, impietosita da questa situazione, una notte si trattenne più a lungo nel Cielo provocando una eclissi che permise a Sole e ad Alba di incontrarsi. Nacque così dal loro amore Albaluce, una meravigliosa dea. Ogni mattina Albaluce andava su quelle che oggi sono le colline coltivate a vigna, a specchiarsi nel grande lago, di origine glaciale, che occupava le terre dell’attuale canavese. Un giorno però la regina Ypa, per ottenere più terre coltivabili, decise di bonificare la zona prosciugando il lago e deviando il corso del fiume Dora Baltea. Il lago si prosciugò velocemente e la mattina successiva Albaluce non potè più specchiarsi nelle sue acque. Dalla tristezza le scese una lacrima che andò a posarsi su uno stelo d’erba. Lo stelo bagnato si trasformò in una pianta di vite sui cui rami pendevano grappoli succosi e dorati di uva bianca. Era appena nato il vitigno Erbaluce!
Questa leggenda mi ha ricordato molto quella di Ladyhawke… «Sempre insieme, eternamente divisi…»
Potrei riguardare il film sorseggiando un bel bicchiere di Erbaluce di Caluso pensando agli incredibili amori di Sole e Alba e di Etienne Navarre e Isabeau. Voi che ne dite? Cheers! ​

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