nel 2019 escono al cinema: dumbo, aladdin e il re leone. TUTTI PAZZI PER LA DISNEY IN LIVE ACTION!27/3/2019 ![]() Il 2019 è l'anno dei live action firmati Disney! Ben tre in questa primavera - estate: dal 28 marzo Dumbo, e poi ancora Aladdin e Il re leone. Il 28 marzo 2019 esce nelle sale italiane Dumbo, live action (letteralmente "azione dal vivo", quindi con attori in carne e ossa) del 4° classico Disney basato sulla storia scritta in origine da Helen Aberson e illustrata da Harold Pearl. Alla regia il talento e l'incredibile creatività di Tim Burton, già regista di Alice in Wonderland, ci faranno rivivere la magia e il sogno del classico disneyano del 1941. Il cast è favoloso: troviamo attori come Colin Farrell (nei panni di una ex star del circo), Michael Keaton (interpreta l'abile imprenditore), il mitico Danny De Vito (è il proprietario del circo), Eva Green (affascinante e spettacolare trapezista). Continuerà il successo del filone live action che la Disney sta cavalcando ormai da qualche anno? Pare ci siano ottime probabilità che il grandissimo successo già ottenuto con le precedenti pellicole continui visto che la Disney ha deciso di investire molto sul genere. Il 2019 sarà ricordato come l'anno dei live action (semplifichiamo dicendo live action, ma ovviamente si tratta di film realizzati anche grazie alla computer grafica - CGI, in alcuni casi si tratta di ibridi in altri casi la CGI la fa da padrone, soprattutto quando si tratta di film con protagonisti gli animali), sono infatti già stati annunciati, con tanto di teaser e trailer, i prossimi film in uscita: l'elefantino volante sarà seguito a ruota da Aladdin, nelle sale a partire dal 22 maggio, e da Il Re Leone, nelle sale italiane ad agosto. Non ancora ufficializzate invece le prossime pellicole in produzione tra le quali ci sarebbero Lilli e il Vagabondo, Mulan, Lilo & Stitch, La Sirenetta e Pinocchio. Ecco un elenco dei film Disney in live action, fedeli ai cartoni, usciti negli ultimi anni: Nel 2015, Cenerentola, acclamato apripista del genere, che ripercorre la storia raccontata nel 12° classico Disney del 1950, con Lily James nei panni della protagonista e Richard Madden in quelli del principe azzurro. Regia di Kenneth Charles Branagh. Nel 2016, Il libro della giungla, dal cartone del 1967, 19° classico Disney. Co-prodotto e diretto da Jon Favreau, che quest'anno ripeterà l'esperienza dirigendo Il re leone. Nel 2017, La bella e la bestia, grandissimo successo diretto da Bill Condon tratto dal 30° classico Disney. A interpretare Belle la bravissima Emma Watson, già famosissima Hermione di Harry Potter. Nel 2019, Dumbo, 4° classico Disney, regia di Tim Burton. Nel 2019, Aladdin, co-scritto e diretto da Guy Ritchie (regista, sceneggiatore e produttore cinematografico britannico conosciuto anche per aver avuto una relazione con Madonna) con Will Smith a interpretare il Genio della lampada. Riprende le vicende del 31° classico Disney ispirandosi anche alle novelle orientali Le mille e una notte. Nel 2019, Il re leone, 32° classico Disney che diventerà un live action grazie alla regia di Jon Favreau. Tra i doppiatori in lingua originale sappiamo che Beyoncé darà la voce a Nala, la giovane leonessa protagonista dell'amore con Simba. Per la versione italiana è stato reso noto che Mufasa, papà di Simba, avrà la voce profonda e calda del nostro Luca Ward. In attesa delle prossime uscite, io sono già in prima fila per il nuovo film firmato Walt Disney! Siete pronti a volare?
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in arrivo su netflix Stranger Things 3, la terza stagione DOPO IL GRANDE SUCCESSO DELLE PRIME DUE20/3/2019 Siete anche voi come me affezionati utenti Netflix? Io, inizialmente scettica, mi sono poi scoperta una divoratrice di serie tv, quelle belle naturalmente. Stranger Things è una delle mie preferite. Ideata dai fratelli Duffer, due ragazzi statunitensi appassionati di fantascienza già autori e registi del film thriller Hidden - Senza via di scampo, Stranger Things è apparsa per la prima volta in esclusiva sull'ormai famosissima piattaforma di streaming il 15 luglio del 2016. Tra gli attori del cast, tutti scelti secondo me in maniera impeccabile, troviamo anche una strepitosa Winona Ryder, della quale fu annunciata la partecipazione il 15 giugno del 2015, nei panni della mamma di uno dei bambini protagonisti. Cinque giorni dopo furono invece rese note le identità dei giovani attori tra i quali Finn Wolfhard che nella serie interpreta Mike e di cui vi ho parlato in un precedente post perchè protagonista di un recente video dei Weezer. Siamo nei mitici anni ottanta, per l'esattezza nel 1983, in una città immaginaria nello stato dell'Indiana chiamata Hawkins. La storia è incentrata sugli eventi che seguono alla sparizione di un bambino in condizioni misteriose e alla quasi contestuale apparizione di una bambina molto speciale dotata di poteri paranormali fuggita da un laboratorio segreto. La prima stagione ha raccolto grandissimi consensi di pubblico e di critica così il 27 ottobre 2017 è uscita la tanto attesa seconda stagione. Siamo nel 1984, a un anno di distanza dagli eventi raccontati nella prima. Della trama non vi racconto di più perchè non voglio spoilerare una serie tv che merita assolutamente di essere vista. Aggiungo però che la colonna sonora è pazzesca! Si tratta di musica per lo più elettronica, dal sapore fortemente anni Ottanta. I pezzi originali della colonna sonora sono stati composti da Michael Stein e Kyle Dixon, ex membri di una band synth chiamata Survive. Nel corso delle puntate sono stati utilizzati però anche brani di enorme successo come per esempio Africa dei Toto e There is a light that never goes out dei The Smiths. La vera notizia di oggi è che è stato reso noto il trailer della terza stagione di cui è stata annunciata l'uscita per il 4 luglio! Gli eventi raccontati saranno ambientati nel 1985, a due anni di distanza da quando tutto ebbe inizio. Ecco il trailer della terza stagione, io non sto più nella pelle! ![]() Ho guardato "Big Eyes" per la prima volta ieri sera, lo davano in televisione e ho subito colto l'occasione di vedere questo film di Tim Burton che mi incuriosiva da tempo. Si tratta di una storia biografica, che si svolge tra gli anni Cinquanta e Sessanta, legata al mondo dell'arte, della menzogna, dell'amore che antepone l'interesse e il guadagno ai sentimenti. Da un lato una donna fragile, insicura, gentile, e soprattutto talentuosa, dall'altro un uomo privo di scrupoli, arrivista, approfittatore. Una lotta tra bene e male, tra verità e falsità, tra luce e ombra. Temi questi molto cari all'arte cinematografica di Tim Burton. Devo dire che non ho ritrovato molto dello stile abituale di Burton a livello stilistico generale. Mi aspettavo una pellicola più noir, un'atmosfera raccontata con tratti quasi onirici, una sensazione totale di leggera "oppressione" dettata dalla scelta di ambientazioni, sceneggiatura e colori. D'altronde Burton è riuscito a rendere "Noir" fiabe come "Dumbo" o "Alice nel Paese delle meraviglie" ("Alice attraverso lo specchio"). Con questo non voglio dire che il film non mi sia piaciuto, al contrario l'ho apprezzato molto e lo riguarderei con piacere. Bella la sceneggiatura, belle le interpretazioni e anche la colonna sonora che porta la firma di Danny Elfman. Anno di produzione: 2014. Durata: 105 minuti. Genere: biografico, drammatico. LA TRAMA DI BIG EYES California, anni Cinquanta. Margaret (Amy Adams) è sposata con Walter Keane (Christoph Waltz). Ha una figlia e, timida e introversa, sfoga emozioni ed espressività attraverso la pittura. Dipinge un'infinità di quadri che rappresentano soprattutto bambini, con una naturalezza e una passione molto forti. Uno il comune denominatore: ogni volto è raffigurato con occhi enormi, spropositati rispetto alle normali dimensioni. Walter comprende il potenziale di quelle opere e, invece di spronare la moglie a metterli in mostra e a far valere il proprio valore, se ne attribuisce arbitrariamente la paternità. La donna, sottomessa alle volontà e alla forza manipolatrice dell'uomo, scoperta la verità lo asseconda, dipingendo in gran segreto a firma del marito. Rendendolo così un nome molto noto del panorama d'arte americano e non solo. Lui è però impegnato solo a godersi la vita tra affari, mostre e commissioni che in realtà non gli appartengono se non grazie alla menzogna e allo sfruttamento di una moglie troppo accondiscendente. Margaret soffre in silenzio e non riesce a trovare la forza necessaria alla ribellione. Sarà poi un episodio molto grave a farle prendere consapevolezza della realtà, comprendendo anche di dover mettere al sicuro la vita propria e quella di sua figlia adolescente. Scoprendo il valore della verità e della sincerità, riscoprendo se stessa, i propri diritti, le proprie potenzialità, riappropriandosi insomma della propria esistenza personale e professionale senza paura alcuna. CURIOSITA' SU BIG EYES
![]() "Beverly Hills 90210". Letto così altro non è che un ricco quartiere californiano con il suo codice di avviamento postale. Due parole, cinque numeri. Come tanti...o no? Nemmeno Aaron Spelling, con tutte le sue migliori aspettative, avrebbe forse mai immaginato la portata del fenomeno che avrebbe creato: una serie televisiva di culto che ha letteralmente rapito il cuore di un'intera generazione per sempre, influenzando un'era, i suoi gusti, i suoi sentimenti. E l'improvvisa e tragica scomparsa dell'attore Luke Perry, il tenebroso dall'animo buono Dylan, a soli 52 anni ne è ulteriore dimostrazione. Tutte le morti fanno male, ma non tutte riescono a catalizzare l'attenzione allo stesso modo, non tutte trovano un unanime e sincero sentimento di tristezza pur non conoscendo personalmente la persona che è venuta a mancare. Perché Dylan è un ragazzo come tanti. Il ragazzo ribelle, ambito, affascinante, ma dotato di buoni sentimenti, di sensibilità e fragilità che lo hanno reso umano, amato, compreso nelle sue mille sfaccettature contraddittorie. E perché l'attore Luke Perry ne ha incarnato l'anima in maniera perfetta, bucando letteralmente lo schermo. Solo chi ha vissuto quel periodo da teenager, quel decennio dal 1990 al 2000, può capire il valore emozionale e sociale che Beverly Hills 90210 si porta dietro in eredità. Per tutti gli anni Novanta Brenda, Brandon, Dylan, Kelly, Donna, Steve, David e Andrea sono entrati nelle case di tutto il mondo con spensieratezza e intensità, alle prese con i loro giovani amori, con le difficoltà scolastiche e familiari, tra incomprensioni e amicizie, amori e gelosie, sorrisi e pianti. Segnando un'epoca con travolgente intensità. Una serie assolutamente riuscita e per questo sempre amata e mai dimenticata. 10 CURIOSITA' SU BEVERLY HILLS 90210: forse non tutti sanno che...
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