![]() "Beverly Hills 90210". Letto così altro non è che un ricco quartiere californiano con il suo codice di avviamento postale. Due parole, cinque numeri. Come tanti...o no? Nemmeno Aaron Spelling, con tutte le sue migliori aspettative, avrebbe forse mai immaginato la portata del fenomeno che avrebbe creato: una serie televisiva di culto che ha letteralmente rapito il cuore di un'intera generazione per sempre, influenzando un'era, i suoi gusti, i suoi sentimenti. E l'improvvisa e tragica scomparsa dell'attore Luke Perry, il tenebroso dall'animo buono Dylan, a soli 52 anni ne è ulteriore dimostrazione. Tutte le morti fanno male, ma non tutte riescono a catalizzare l'attenzione allo stesso modo, non tutte trovano un unanime e sincero sentimento di tristezza pur non conoscendo personalmente la persona che è venuta a mancare. Perché Dylan è un ragazzo come tanti. Il ragazzo ribelle, ambito, affascinante, ma dotato di buoni sentimenti, di sensibilità e fragilità che lo hanno reso umano, amato, compreso nelle sue mille sfaccettature contraddittorie. E perché l'attore Luke Perry ne ha incarnato l'anima in maniera perfetta, bucando letteralmente lo schermo. Solo chi ha vissuto quel periodo da teenager, quel decennio dal 1990 al 2000, può capire il valore emozionale e sociale che Beverly Hills 90210 si porta dietro in eredità. Per tutti gli anni Novanta Brenda, Brandon, Dylan, Kelly, Donna, Steve, David e Andrea sono entrati nelle case di tutto il mondo con spensieratezza e intensità, alle prese con i loro giovani amori, con le difficoltà scolastiche e familiari, tra incomprensioni e amicizie, amori e gelosie, sorrisi e pianti. Segnando un'epoca con travolgente intensità. Una serie assolutamente riuscita e per questo sempre amata e mai dimenticata. 10 CURIOSITA' SU BEVERLY HILLS 90210: forse non tutti sanno che...
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Febbraio 2020
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