![]() Esce oggi, 22 maggio 2019, il nuovissimo live-action della Disney firmato Guy Ritchie: "Aladdin" al cinema, con un cast multietnico e un perfetto dialogo tra originale e novità. Dopo il successo di "Mary Poppins" e "Dumbo", e sulla scia della fortunata serie di live-action già portati nelle sale o di prossima uscita, la Disney torna al cinema con "Aladdin", affidando la regia all'inglese Guy Ritchie ("Snatch", "Sherlock Holmes"), ovviamente ispirato all’omonimo film d'animazione del 1992, tratto a sua volta dal racconto più noto de "Le Mille e una notte", ossia "Aladino e la lampada meravigliosa". Il cast del film è molto eterogeneo e di gran valore artistico, nonostante la giovane età del protagonista. Nei panni del ragazzo in cerca di fortuna, che nel cartone si ispirava nelle sembianze a un giovanissimo Tom Cruise, c'è infatti Mena Massoud, egiziano di nascita ma cresciuto in Canada, poco noto se non per gli amanti di serie tv, ma molto convincente nella sua prima grande interpretazione. La principessa Jasmine è invece Naomi Scott, attrice inglese di origini indiane, tra le protagoniste a novembre delle nuove Charlie’s Angels. Nelle vesti del perfido Jafar c'è Marwan Kenzari, olandese di origini tunisine, che ha preso parte a prestigiose pellicole tra cui "Ben-Hur", "La mummia", "Assassinio sull'Orient Express". Il nome più noto è senza dubbio lui, il Genio, ovvero Will Smith, con la sua ironia e una mimica facciale davvero perfetta per un colorato e fantasioso genio della lampada. Anche i personaggi a contorno sono tutti molto ben delineati, con grandi rimandi alla pellicola originaria comunque. Il film mescola bene gli attesi richiami all'originale e la necessaria dose di novità. In particolare, per i più nostalgici, resta assolutamente al suo posto la canzone che funge da colonna sonora del cartone "Il mondo è mio", ma anche molte scene cult sono praticamente e giustamente replicate (tra cui la più nota "ti fidi di me?"). Il pubblico italiano potrà ritrovare, inoltre, Gigi Proietti al doppiaggio, questa volta non nei panni del Genio (la cui interpretazione fu davvero sensazionale e indimenticabile) ma in quelli del Sultano di Agrabah, padre di Jasmine. Tra le novità più importanti, invece, la figura di Dalia, migliore amica della principessa e personaggio molto spiritoso, oltre a un mix di colori, suoni e fantasiose scenografie che ovviamente catapultano lo spettatore dai primi anni Novanta a una produzione di ultima generazione. Buona parte del film è stata girata in Giordania, precisamente nel deserto di Wadi Rum.
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Febbraio 2020
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