![]() Apro la rubrica dedicata ai libri con uno dei miei preferiti: Novecento di Alessandro Baricco, anno 1994. Poche pagine, un libro dal peso materiale inconsistente, ma di grande peso in senso metaforico. L’ho letto la prima volta al liceo, la mia insegnante di italiano, che stimavo molto, ci propose un compito sicuramente di non facile esecuzione, ma certamente molto stimolante: avremmo dovuto scrivere, in uno dei nostri compiti in classe, un tema in cui facevamo un parallelismo tra il libro Novecento, la sua versione eseguita sotto forma di opera teatrale e la sua trasposizione in chiave cinematografica, meglio nota come La leggenda del pianista sull’Oceano, meraviglioso film di Giuseppe Tornatore del 1998, con le musiche di Ennio Morricone. Naturalmente leggemmo il libro, che nasce proprio come monologo teatrale, andammo a teatro e guardammo il film. Bene, il mio tema andò alla grande! Ero talmente entusiasta di tutto quanto, che credo di averne scritto con un tale trasporto per cui anche se la mia professoressa mi avesse odiato, ma per fortuna non era così, non avrebbe potuto esimersi dal premiarmi e darmi la giusta ricompensa. Avrei moltissima voglia di rileggere quel tema oggi, chissà quale sarebbe il mio parere in merito, di sicuro mi farebbe tenerezza e mi riempirebbe di orgoglio. E’ un vero peccato che i temi di italiano debbano rimanere agli atti della scuola per poi finire al macero, ma tant’è. In fondo non tutto ciò che viene distrutto scompare, chi più di Novecento e del suo Virginian può insegnarcelo? Poesia. Consiglio: Non perdetevi PlayNovecento su Spotify, dove letteratura e musica si incontrano. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Baricco, voce narrante della sua stessa storia, e Alessio Bertallot, che ha scelto la musica, dando vita a qualcosa che è molto più di una playlist. E’ una notevole esperienza.
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Febbraio 2020
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