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Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo_Rodari

L'ingenua libertina, il piccolo romanzo firmato Colette, la scrittrice che ha sfidato ogni convenzione

23/4/2019

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FotoL'ingenua libertina_Colette, Edizione Universale Economica Feltrinelli/Classici con traduzione di Daniella Selvatico Estense. € 9,50
​​E' da pochi giorni in libreria nella nuovissima edizione Universale Economica Feltrinelli/Classici un piccolo romanzo della scrittrice francese Colette. Uscito sugli scaffali per la prima volta nel 1909, fu la prima opera ad essere pubblicata con la firma della sua autrice.
Da una ventina di giorni soltanto ha fatto il suo debutto nelle librerie una nuova edizione de L'ingenua libertina, 208 pagine che derivano dall'unione di due precedenti opere di Colette: Minne e Les égarements de Minne. Nella prefazione al testo scritta dall'autrice si legge la genesi del romanzo, che deriva appunto dall'unione di quella che Colette desiderava fosse una novella, Minne, con la versione, abbreviata e alleggerita, di Les égarements de Minne. Questo piccolo romanzo, del quale l'autrice non fu comunque del tutto soddisfatta, è però una tappa fondamentale nella sua vita e nella sua carriera perchè segna la vera emancipazione della Colette scrittrice da quello che fino a quel momento era stato non soltanto suo marito, ma colui che apponeva la propria firma sulle opere della moglie. Si tratta dello scrittore francese Henry Gauthier-Villars, meglio conosciuto con il nome di Willy, che la scrittrice sposò nel 1893 e dal quale divorziò nel 1910. Colette è invece lo pseudonimo di Sidonie-Gabrielle Colette (1873 - 1954), una delle più rilevanti personalità del panorama culturale francese del Novecento. E' stata anche la prima donna a ricevere funerali di stato a seguito della negazione da parte dell'arcivescovo di Parigi della celebrazione con rito religioso. Questa negazione fu dovuta ovviamente alla condotta che Colette ebbe durante la sua vita: estremamente eclettica, dalla personalità multisfaccettata e molto anticonformista, Colette rappresenta il prototipo della donna libera e fuori dagli schemi. Non faceva mistero della sua attrazione, sia intellettuale sia fisica, tanto per gli uomini quanto per le donne; si dedicava al teatro e all'arte in tutte le sue forme anima e corpo, letteralmente. Più di una volta le sue esibizioni diedero scandalo, ma Colette continuò a esprimersi con talento e senza filtri, come meglio non poteva fare. La sua forza fu anche quella di saper unire al talento creativo la spiccata capacità imprenditoriale per esempio nella creazione di una personale linea di prodotti cosmetici. Siamo di fronte a una donna di fine Ottocento poliedrica, libera, sensibile e forte arrivata dal futuro.
Ispirato alla sua vita, il recente film di Wash Westmoreland intitolato appunto Colette con protagonista una bravissima Keira Knightley, ha riacceso i riflettori su questa straordinaria scrittrice moderna. 
Trama di L'ingenua libertina
Protagonista de L'ingenua libertina è una ragazza di nome Minne. La ragazza conduce una vita apparentemente tranquilla e per certi versi noiosa e monotona in compagnia della madre, attentissima alle necessità della figlia per la quale stravede. Ma Minne coltiva dentro di sè un animo inquieto e ribelle che nasconde alla madre e che rivela soltanto al cugino Antoine...
La protagonista del libro è una rivisitazione della famosa Claudine, personaggio femminile che ha segnato il grandissimo successo di Colette quando ancora scriveva sotto mentite spoglie. Il bel titolo, tradotto in maniera fedelissima dal francese, racchiude in sé l'essenza di tutto il racconto. Bellissime le descrizioni delicate e spinte che Colette fa di personaggi e ambienti dei quali spesso è possibile sentire i suoni e percepire i colori.

Citazioni dal libro:
"Minne, seduta sul letto, scompiglia la matassa ingarbugliata dei suoi capelli. Tra la chiarità della capigliatura, il roseo pallore della sua pelle e la nera, liquida luce dei suoi occhi fan meraviglia. Begli occhi, spalancati e scuri, che inghiottono e annegano ogni cosa, sotto l'arco elegante delle sopracciglia malinconiche..."
"Fitta e sottile, la pioggia fugge verso l'Est, in veli che ondeggiano lenti, come il lembo di un abito di garza in cammino".
"Un innamorato non può essere bello, se non è riamato...".

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