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La moda è fatta per andare fuori moda_Coco Chanel

Alla scoperta della redazione milanese di vogue italia reinterpretata da 8 straordinari designer e architetti

11/4/2019

19 Commenti

 
FotoDettaglio dell'ufficio del direttore di Vogue Italia, Emanuele Farneti, rivisitato da David Raffoul e Nicolas Moussallem.
La redazione di Vogue Italia durante la Settimana del Salone del Mobile di Milano è uno scrigno di design e fantastiche sorprese: scopriamola insieme durante la mia visita!
Può una normale redazione, seppur importantissima, trasformarsi da luogo di lavoro in bianco/grigio a incredibile dimensione quasi magica piena di colore e bellezza? La risposta è... Sì! Se si tratta della redazione di Vogue Italia durante la Settimana del Salone del Mobile di Milano. 
Vogue è, come noto, una delle più prestigiose e autorevoli riviste del mondo della moda, dal 1909 edita da Condé Nast.
La sede italiana della redazione si trova al numero 5 di Piazzale Cadorna, zona centralissima di Milano. E' lì che sono andata due giorni fa per l'evento Life in Vogue#2, alla sua seconda edizione quest'anno dopo il successo del 2018.
Una decina di minuti di attesa, trascorsi nel bellissimo cortile del palazzo nel quale era presente una installazione luminosa firmata Nemo Lighting, main partner dell’evento, che sembrava suggerire che le nuvole fossero cadute dal cielo;  poi siamo saliti al terzo piano sbirciando al secondo la redazione di Vanity Fair (sempre del gruppo Condé Nast). 
A eccezione dell'area dedicata al Guardaroba (The Fashion Closet), che è stato riproposto per completezza di informazione essendo il cuore pulsante delle riviste di moda, ma che per ovvi motivi logistici e di spazio si trova in realtà in Via dei Missaglia, quello che si trova una volta arrivati al terzo piano è un insieme di ambienti, esattamente quelli che normalmente ospitano gli addetti ai lavori della redazione. La particolarità dell'evento è che gli spazi sono stati completamente svuotati in meno di 48 ore per dare il via alla rivisitazione e alla totale trasformazione delle stanze, nell'aspetto e nell'essenza, da parte di otto illustri menti creative, designer e architetti, di fama mondiale.
David Raffoul e Nicolas Moussallem sono due designer di Beirut che, forti delle loro precedenti esperienze, nel 2011 hanno poi fondato il loro studio. Abilissimi nel mixare estetiche dal gusto retro con elementi futuristici e contemporanei, hanno rivisitato l'ufficio del direttore di Vogue Italia, Emanuele Farneti, con l'intento di conferire allo spazio la dimensione di un ambiente domestico. 
Pierre-Marie Agin, conosciuto come Pierre Marie, giovane talento delle arti decorative e della grafica, si autodefinisce un "artista - ornamentalista". Oltre ad aver ricoperto le pareti del corridoio e degli ambienti comuni con una magnifica carta da parati dai colori pastello e dai motivi ipnotici, ha messo la propria firma nella Vogue Talents room, devo ammettere una delle mie preferite. Si ritrovano all'interno tutti i tratti distintivi dello stile del designer francese:  colori decisi e vivaci, motivi barocchi e influenza esotica. Riferimenti chiari anche al Futurismo e a Memphis, movimenti artistici italiani cari a Pierre Marie e riportati dall'artista come affettuoso omaggio alla città di Milano. 
Ana Kraš è una designer nata a Belgrado ma basata a New York. Nel corso della sua carriera ha sperimentato diversi campi spaziando molto, dalla fotografia alla pittura, dalla scultura alle collaborazioni con il mondo della moda. Si è occupata di dare nuova vita all'ufficio del direttore creativo. Protagonista assoluta una particolare sfumatura di grigio da lei definita “warm grey” intervallata da delicati tocchi di colore.
Massimiliano Locatelli, uno dei fondatori nel 1993 del famoso studio milanese, ha ripensato la Meeting Room con l'idea di portare all'interno della stanza il mondo che c'è fuori e lo ha fatto attraverso una serie di tavoli di marmo proveniente da diverse parti del mondo caratterizzati da toni cangianti di verde quasi a voler riprodurre il verde del vicino Parco Sempione. Tutti gli elementi di arredo scelti sono modulabili e realizzati con materiali sostenibili. Fa da sfondo un LED wall sul quale vengono proiettate immagini che riconducono all'universo di Vogue Italia.   
storagemilano sono dal 2002 Barbara Ghidoni, Marco Donati e Michele Pasini. A loro il compito di interpretare The Newsroom Office. La stanza, che normalmente è un ambiente unico, è stato suddiviso in due parti distinte a rappresentare due facce della stessa medaglia: una simmetrica, elegante e rigorosa nel suo ordine impeccabile (dominata dall'ottone, materiale amato fin quasi all'ossessione da Ghidoni/Donati/Pasini) e l'altra invasa dalla natura e apparentemente caotica. A rendere ancora più suggestivo questo ambiente naturale, i rumori e i suoni di sottofondo: un mix di cinguettii di uccelli e traffico. Come spiegano gli architetti: "Tutti abbiamo bisogno, per creare, del nostro spazio di ispirazione e di organizzazione. La natura è la dimensione che ci permette di ricaricare la mente, ci ricongiunge alle nostre radici. Se apparentemente può sembrare il posto più disordinato, si rivela in realtà il più perfetto e affascinante."
Rafael De Cardenas / Architecture at large dal 2006 lavora con il suo studio di design multisciplinare a New York per clienti da tutto il mondo. La stanza che ha ripensato Rafael è quella del Photo Editor e l'ispirazione va ben oltre lo spazio e il tempo esplorando l'universo nel 2039 e immaginando una sorta di convivenza con un asteroide. Un dettaglio sul tavolo (che vedrete in foto) fa ben comprendere che la fonte di ispirazione è Ultima Thule, asteroide scoperto nel 2014 che il 1° gennaio di quest'anno è stato oggetto di un sorvolo ravvicinato avvenuto con successo da parte della sonda spaziale New Horizons della NASA. Sul tavolo, in una teca di vetro, anche uno "space beetle", immaginato come l'unico abitante di Ultima Thule.
Jonathan Anderson, dal 2013 direttore creativo di Loewe (brand spagnolo di moda appartenente al gruppo LVMH) ha invece rivoluzionato l'ufficio del Fashion Editor. La sua firma si vede nell'utilizzo di elementi classici appartenenti alla tradizione britannica caratterizzati da un deciso tocco contemporaneo e minimalista. La sua interpretazione racconta la rottura che egli vede tra ciò che di solito  uno spazio lavorativo è e come lui ritiene ci si dovrebbe poter sentire vivendolo: felici, a proprio agio, comodi. Jonathan ha immaginato il direttore moda mentre lavora, seduto sul pavimento di morbida moquette, mentre osserva il quadro (ad altezza occhi per lui che è seduto) e la natura fuori. 
Studio Proba è stato fondato dalla designer tedesca Alex Proba nel 2013 e si trova a New York. A questo atelier multidisciplinare focalizzato sulla grafica e sull'artwork,  il compito di rivisitare la Break room in maniera divertente e colorata. All'interno anche un distributore automatico che, oltre a fornire patatine San Carlo (sponsor dell'evento) distribuisce anche oggetti di design (tra i quali pezzi iconici di Alessi) personalizzati dallo Studio.
A fare da filo conduttore tra tutti gli ambienti, unici nel loro genere per fonti di ispirazione, colori e stile, la presenza di magnifiche lampade iconiche, progettate da grandi creativi come Le Corbusier, Vico Magistretti e Franco Albini. 

19 Commenti
amalia Occhiati
11/4/2019 18:07:29

Che bello, tutto curato nei minimi dettagli. che bello trasformare la redazione vogue in un salone del mobile. Bellissima l'idea di farla reinterpretare da diversi design.

Risposta
Laura
11/4/2019 23:42:03

Sì, davvero, niente lasciato al caso. Mi sarebbe piaciuto spiegare anche più nel dettaglio le scelte fatte dai creativi, ma sarebbe stato troppo lungo. Spero di aver reso comunque l'idea. Ciao Amalia :)

Risposta
sheila
11/4/2019 20:51:33

davvero interessante questa iniziativa adoro il design di qualità e questo evento di Vogue deve essere stato proprio bello

Risposta
Laura
11/4/2019 23:45:19

Dal colore delle pareti, ai pavimenti; dai materiali utilizzati, alla disposizione dei singoli oggetti e arredi nello spazio, tutto è funzionale al racconto meraviglioso dei designer e degli architetti che hanno reinterpretato gli ambienti della redazione. Una bellissima iniziativa, vedremo se la ripeteranno anche l'anno prossimo ;) Ciao Sheila!

Risposta
Martina
11/4/2019 20:53:39

Sono laureata in giornalismo e mi piacerebbe tantissimo vederla!😍 Magari chissà un giorno...

Risposta
Laura
11/4/2019 23:48:00

Ciao Martina, con domani si chiude l'evento e la redazione tornerà al suo aspetto normale. Magari però ripeteranno ancora l'iniziativa il prossimo anno... questa è stata la seconda edizione dopo il successo della prima nel 2018. :)

Risposta
Vanessa
11/4/2019 21:43:27

Dev'essere stato un bel evento e un'esperienza interessante da vivere. Tutto curato e pensato nei dettagli.

Risposta
Laura
11/4/2019 23:48:46

Sì sì, Vanessa, proprio una bella esperienza. :)

Risposta
Veronica | Lost Wanderer link
12/4/2019 02:18:23

L'attenzione per i dettagli qui è d'obbligo e quanti sprazzi di colore, non mi sarei mai aspettata tutta questa estrosità dall'ufficio di Vogue eppure le calza a pennello.

Risposta
mary pacileo
12/4/2019 07:08:41

deve essere stata una bellissima ed emozionante esperienza poter sbirciare la quotidianità di questa redazione

Risposta
Rossana link
12/4/2019 07:53:27

Vogue è stile ed estro quindi non mi stupisce una ricchezza di dettagli così attenta e ragionata per un evento di livello come il Salone del mobile. Bella esperienza la tua!

Risposta
Blery&Ily link
12/4/2019 08:08:47

Il salone del mobile è un bellissimo evento e la redazione di Vogue non è da meno. Sarebbe stato bello visitarla.

Blery&Ily
https://thesprintsisters.com

Risposta
Make Up Addicted Ossessioni Cosmetiche
12/4/2019 09:41:56

Ma che bello, io amo vouge sono in fissa con le loro copertine vintage

Risposta
Anna
12/4/2019 10:01:59

molto interessante, bellisima questa reinterpretazione degli ambienti da parte di questi designer…...

Risposta
Nicoletta Cillara link
12/4/2019 15:18:34

Ma che bella cosa questa!!! A prescindere dal fatto che il mio sogno nel cassetto era fare la giornalista... immagina aver la possibilità solo di poter visitare una delle redazioni più importanti del settore moda e lifestyle!!!
Davvero...ho sognato!!! E che redazione... sembra un'ambientazione presa da una rivista!!!

Risposta
Giordana link
12/4/2019 20:16:55

Belle le immagini degli ambienti rivisitati. Vougue é sempre originale, in ogni cosa !! Compreso questo evento

Risposta
sofia link
13/4/2019 05:45:29

E io vi immagino, mentre salite, e sbirciate verso la redazione di Vanity Fair e venite sorprese da chi vi ha invitato a vedere l'evento Vogue. La fatica di svuotare e ricostruire gli ambienti per poi fare da richiamo per quelli del piano di sotto. I cui redattori, nel frattempo, gongolano sapendo di essere in ventrina. Scusa ma non resisto. :)

Risposta
Manuela
13/4/2019 22:10:27

Bello questo evento di design e davvero azzeccata l'idea della location da Vogue...originale!

Risposta
Valentina link
13/4/2019 22:58:06

Iniziativa veramente interessante, anche se ho preferito quella di altre redazioni.

Risposta



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