MyClaurette
  • Home
  • MUSICA
  • LIBRI
  • CINEMA-TV
  • MODA-DESIGN
  • VIAGGI-TURISMO
  • CIBO-CUCINA
  • MOSTRE-EVENTI
  • Le interviste di MyC
  • CONTATTACI
    • Chi siamo
    • Contatti

La moda è fatta per andare fuori moda_Coco Chanel

oscar 2019: lady gaga omaggia audrey hepburn con il suo look e il Tiffany Diamond

28/2/2019

0 Commenti

 
Foto
Lo scorso ottobre mi trovavo a New York e, innamorata pazza come sono di Audrey Hepburn e del suo Colazione da Tiffany, non ho potuto non far tappa nella gioielleria più famosa del mondo!
Entrata in punta di piedi e con gli occhi a cuoricino in quello che è per me una sorta di tempio, avevo ammirato e fotografato anche un bellissimo collier con diamante, l'inestimabile Tiffany Diamond. Durante la Notte degli Oscar 2019 poi l'ho riconosciuto! Portato via dalla sua teca di vetro, pendeva al collo di una superlativa Lady Gaga. E' stata proprio lei infatti la fortunata ad avere avuto l'onore di indossare questo preziosissimo pezzo da 30 milioni di dollari (!!!) e l'ha fatto secondo me nella maniera più elegante possibile inserendolo, non a caso, all'interno di un look che fungeva da tributo all'eterna e infinita Audrey Hepburn di "Colazione da Tiffany".
Protagonista indiscussa della serata americana più glamour dell'anno è stata proprio la cantante (e ora anche attrice osannata dalla critica) di origini italiane che ha vinto l'Oscar per la migliore canzone orginale "Shallow" colonna sonora del film "A Star is Born" di Bradley Cooper. Ad attirare l'attenzione su di lei ha di certo contribuito anche la curiosità di scoprire quale sarebbe stato il suo look, avendoci abituato ad abiti molto eccentrici e anticonformisti, ma negli ultimi tempi il suo stile è virato verso toni più sobri ed eleganti e per la Notte degli Oscar ha di certo colpito nel segno.
L'abito nero bustier con strascico disegnato da Alexander McQueen, i capelli chiarissimi raccolti in uno chignon tirato, un trucco leggerissimo e intenso, lunghi guanti di seta nera...e poi questo collier di platino dal valore inestimabile con diamante giallo da 128.54 carati che, come si può leggere sul profilo ufficiale Instagram di Tiffany&Co: "the priceless Tiffany Diamond—one of the largest and finest Fancy Yellow diamonds in the world. Released from the vault specifically for Lady Gaga, this marks the first time in history that the legendary Tiffany Diamond has graced an awards show red carpet". 
Insomma, semplicemente perfetta e volutamente somigliante a una contemporanea Holly Golithly. 
La persona che prima di Lady Gaga aveva indossato questa meraviglia (stesso diamante montato su un diverso collier) era stata proprio la mitica Audrey Hepburn durante la promozione di "Colazione da Tiffany" nel 1961.

Foto
The Tiffany Diamond esposto all'interno dello storico negozio Tiffany sulla Fifth Avenue, NY
Foto
Descrizione del diamante_Tiffany, Fifth Avenue, NY
0 Commenti

Il ritorno di Castelbajac e di Toscani e il debutto in passerella di Benetton con "The Rainbow machine"

28/2/2019

0 Commenti

 
Foto
Pochi giorni fa si è conclusa la Settimana della Moda milanese, quella che in questo periodo, come ogni anno, ci mostra le tendenze per il prossimo Autunno/Inverno. E noi, che dall'inverno stiamo uscendo a fatica e già facciamo gli occhi dolci alle vetrine che cominciano a riempirsi di capi leggeri e fluttuanti, non possiamo comunque far finta di niente. 
La mia attenzione è caduta, oltre che sull'ultima collezione (meravigliosa) di Fendi firmata Karl Lagerfeld e su altri grandi nomi dell'Alta Moda, su un trio di uomini che hanno fatto la storia nei loro rispettivi settori e che, insieme, continuano a dare vita a qualcosa di bello da raccontare: sono Jean-Charles de Castelbajac, stilista e artista francese che negli anni Ottanta e Novanta ha fatto tanto parlare di sè; Luciano Benetton, imprenditore e fondatore del Gruppo Benetton; Oliviero Toscani, maestro nell'arte della fotografia e firma di spicco di molte delle più discusse e indimenticabili campagne pubblicitarie della storia di Benetton (e non solo).
"The Rainbow Machine", nome che identifica la collezione firmata Castelbajac per Benetton, ha sfilato il 19 febbraio, giornata di apertura della Settimana della Moda, segnando il debutto di United Colors of Benetton in passerella. E' innegabile che negli ultimi anni Benetton non abbia brillato particolarmente, le proposte risultavano noiose e ripetitive. La presenza alla Settimana della Moda e la capsule collection firmata Castelbajac (per quanto non si discosti dallo stile solito del brand) rappresentano un guizzo di energia e di novità notevole.
Come il nome dichiara esplicitamente, la collezione è un omaggio all'arcobaleno e ai colori, marchio di fabbrica di Benetton e punto cruciale anche della creatività del suo nuovo direttore artistico.
Colore e ironia quindi, uniti all'insegna di una moda democratica (i prezzi infatti vanno dai 9 euro per una t-shirt ai 300 euro dei capispalla). 
L'animo da artista di Castelbajac è venuto fuori in maniera dirompente nel corso della sfilata che è stata pensata, come lui stesso ha dichiarato, più come una performance che come una semplice passerella. Erano infatti presenti delle vere macchine per maglieria con tanto di operaie a lavoro racchiuse all'interno di gabbie di neon colorati a elogiare il lavoro che viene svolto ogni giorno all'interno degli stabilimenti Benetton. A immortalare il tutto e a curare l'immagine della nuova collezione troviamo l'intramontabile genio di Oliviero Toscani. Meno irriverente del solito, ma sempre improntato alla bellezza della diversità, alla convivenza pacifica e sorridente di popoli e culture diverse accomunate dai colori, dai sorrisi e da accessori vistosi e divertenti.
Alcuni capi scelti della nuova collezione A/I 2019/2020 sono disponibili in anteprima, ma esclusivamente on line, nello store di Londra e in due negozi di Milano centro (Piazza Duomo e Corso Vittorio Emanuele) e per un periodo molto breve. 

0 Commenti

CIAO Karl Lagerfeld, icona pop e instancabile mente creativa

21/2/2019

0 Commenti

 
Foto
Quest'anno l'inizio della Settimana della Moda di Milano è coinciso con una notizia molto triste: il 19 febbraio è venuto a mancare a Parigi, all'età di 85 anni, Karl Lagerfeld, stilista visionario dotato di immenso talento e direttore creativo prima di Fendi, famiglia alla quale è rimasto sempre molto legato, e poi dal 1983 di Chanel.
La notizia della scomparsa dello stilista sconvolge ma sorprende fino a un certo punto, visto che proprio a fine gennaio, al termine della sua ultima sfilata d'Alta Moda al Grand Palais di Parigi, non era uscito a salutare il suo pubblico. Non era mai accaduto prima.  

Diventato negli anni una vera e propria icona pop, Karl Lagerfeld ha contribuito a plasmare con la sua innata sensibilità estetica l'immagine di moltissime attrici di Hollywood, tra le quali una delle mie preferite in assoluto, Penelope Cruz, che lo ha ricordato in questi giorni con numerosi post sul proprio profilo Instagram, e la super modella Claudia Schiffer, che con Lagerfeld condivideva anche le origini tedesche. La top model icona degli anni Novanta lo ha ricordato sulla propria pagina Instagram con un messaggio bellissimo nel quale rivela come  Karl sia stato la sua "magic dust", la polvere magica che ha trasformato una timida ragazza tedesca nella Claudia Schiffer che tutti conosciamo bene e aggiunge che Lagerfeld è stato l'unico che è riuscito a riempire di colore il bianco e nero.
Karl Lagerfeld, che deve l'inizio della sua carriera al bozzetto di un cappotto col quale partecipò e vinse, nel 1954, il neonato Woolmark Prize, non era solo moda, era molto di più. La sua immensa creatività spaziava in moltissimi ambiti: dalla fotografia (realizza infatti le campagne stampa di Fendi e Chanel),  all'editoria di moda, al design di arredi.
La caratteristica che più mi affascina di Karl Lagerfeld è l'insaziabile curiosità che lo caratterizzava. Amava moltissimo i libri, penso impazzirei nella biblioteca di casa sua a Parigi! Nutriva la sua creatività in mille modi diversi. Non ha tralasciato neppure la scrittura e la regia, ha infatti ideato, scritto e diretto "Once upon a time" e  "The Return" due cortometraggi legati a due momenti fondamentali della vita di Coco Chanel: i primi passi di Gabrielle a Deuville, nel primo, e la riapertura della boutique Chanel nel 1954, nel secondo.  
Era inoltre un brillante illustratore, pochi rapidi tratti di pennarello nero per dare vita a piccoli capolavori, come si vede nell'interessante video intervista realizzata per Fendi che troverete alla fine di questo post. Proprio nelle sue collezioni per Fendi, Karl Lagerfeld ricorse spesso a capi e dettagli in pelliccia, motivo per il quale è stato spesso criticato, soprattutto negli ultimi anni. Lui però alle critiche non dava peso. Anche quelle mosse contro di lui per la scelta di modelle troppo magre non lo scalfirono, aveva sempre una battuta piena di sarcasmo pronta da servire. 
​Molto sicuro di sè, seguiva il suo istinto. Talmente sicuro di sè che nel 2004 fu il primo grande stilista a creare una collezione per H&M, senza paura di legare il suo nome a un marchio low cost.  
Dal 2011 alla sua già enorme notorietà si aggiunge quella di Choupette, la sua bellissima gatta birmana dagli occhi azzurri che gli ha letteralmente rubato il cuore e alla quale ha lasciato in eredità un immenso patrimonio. 
I portavoce della Maison Chanel hanno fatto sapere che le ultime volontà di Karl Lagerfeld saranno rispettate e che quindi il corpo dello stilista verrà cremato e le sue ceneri disperse in un luogo segreto, come da lui stesso stabilito.  
La Maison ha già annunciato anche che a continuare il lavoro di Coco Chanel e Karl Lagerfeld sarà Virginie Viard, da più di trent'anni braccio destro di Karl. 

0 Commenti

MICAM 2019: a milano i designer italiani emergenti

14/2/2019

0 Commenti

 
Foto
Il polo fieristico di Rho ha ospitato anche quest'anno, in contemporanea, due importanti fiere dove business e fashion si incontrano: MICAM, dedicata alle calzature, e MIPEL, dedicata alla pelletteria. 

Io ho fatto un giro ieri, 13 febbraio, giorno di chiusura. Trattandosi dell'ultimo giorno, ho potuto girare con calma tra i numerosi stand presenti concentrandomi su quelli che attiravano maggiormente la mia attenzione, ma non ho respirato l'aria di fermento e vivacità che sicuramente caratterizza le prime giornate. La cosa che mi ha colpito maggiormente, al di là del grandissimo numero di aziende presenti, è stato lo spazio espositivo dedicato ai designer emergenti italiani che stanno avviando un percorso di internazionalizzazione per portare lo stile e la qualità del Made in Italy nel mondo. Collocato all'interno della sezione Luxury di MICAM, Young Italian Emerging Designers Around The World ha presentato questi 5 giovani talenti:
Madame Cosette, ovvero Sarah Balivo, sorella minore della conduttrice Caterina Balivo. Sarah, architetto e set designer, ha iniziato la sua avventura nel mondo del design delle calzature nel 2016, l'anno scorso ha vinto il contest “EMERGING DESIGNERS@MICAM 2018”. Attraverso le sue creazioni esprime la sua filosofia del bon-ton contemporaneo per donne sofisticate, ma al passo coi tempi. 
Francesca Bellavita, bergamasca ma cittadina del mondo, ha 32 anni ed è già alla sua terza collezione. Tutte le sue scarpe sono contraddistinte dalla scritta provocatoria "Don't call me doll" che, incisa sotto ogni suola, sintetizza la sua filosofia. Produce nel distretto calzaturiero di Parabiago. 
Andrea Mondin, trevigiano, ha fondato il suo brand nel 2016 dopo aver collaborato con diversi prestigiosi marchi della moda. Protagonisti assoluti delle sue collezioni sono il tessuto e i colori attraverso i quali si propone, ispirandosi agli arazzi e alla tradizione degli ornamenti d'arredo, di raccontare una storia che passa attraverso la scarpa. 
Anna Baiguera è cresciuta nel mondo delle calzature provenendo da una famiglia caratterizzata da una lunga tradizione nel settore calzaturiero, ma ha deciso di fondare, grazie alle conoscenze e all'esperienza acquisite negli anni, un brand che porta il suo nome in cui far confluire la propria personalità. 
Damiano Marini, romano, classe 1984, dopo aver maturato esperienza presso altri brand del lusso, nel 2015 ha deciso di dare vita a un marchio tutto suo dove il design ultramoderno e sofisticato incontra la femminilità, sempre all'insegna della ricercatezza dei materiali e dell'artigianalità Made in Italy.
 
Vi lascio con una piccola galleria nella quale potrete vedere due diverse creazioni per ogni designer, vi daranno un'idea dello stile e delle personalità che li contraddistinguono, e vi ricordo che il prossimo appuntamento con MICAM si terrà dal 15 al 18 settembre 2019, in concomitanza con MIPEL, HoMI e con la settimana della moda milanese.  
​

0 Commenti

tendenze moda primavera-estate 2019: must have

7/2/2019

0 Commenti

 
Quali sono i capi per la prossima stagione Primavera-Estate 2019 da tenere assolutamente nel proprio armadio? I must have dei quali sarà impossibile fare a meno?
Sbirciando tra riviste di moda, sfilate e blog più autorevoli del settore, emerge che i mesi caldi di questo 2019 saranno caratterizzati da numerose tendenze, alcune anche un po' stravaganti e colorate, altre più in linea con la sobrietà. Ce ne sarà per ogni gusto, insomma, come ormai accade da qualche tempo, con tante possibilità diverse di stare al passo con i tempi.

Iniziamo con qualcosa che farà storcere il naso a molte, ma che comunque si è visto tanto durante le sfilate: i pantaloni da ciclista (Bike Shorts). Aderenti e lunghi fino al ginocchio, in diverse tonalità, tornano a nuova vita dopo qualche decennio di out (ricordano molto gli anni Ottanta). Amati o odiati, sicuramente sono più adatti a chi ha gambe affusolate e a chi comunque ama vestire capi stretti e attillati. Proposti sia per look giornalieri, casual con maxi maglia o camicia, o serali, abbinati a giacche formali anche dal taglio maschile.

Tra le nuance più in voga, il giallo. Non so se le bionde o le rosse apprezzeranno, ma per le more dovrebbe essere un colore predominante nell'outfit. Il problema è: come abbinarlo? In realtà, oltre a vederlo in total look un pò azzardato, si sposa con il nero, il bianco, ma anche con abbinamenti più particolari come il viola, il fucsia o il marrone. 

Altra tendenza è la moda con stampe in stile surf. Californiano, molto colorato, porta alla mente spiaggia dorata, onde, abbronzatura, spensieratezza. A partire dai costumi da bagno, alle camicie, alle t-shirt, ai capi spalla, fino alle calzature e agli accessori, il principio alla base di tutto sono i colori e le stampe che rievocano le spiagge del west USA.

A livello di stampe, c'è anche il filone Tie&Dye, ovvero disegni e colorazioni che ricordano gli Hippie, gli anni Settanta e l'India. 

Total Denim, sì, dalla testa ai piedi. Da Miu Miu a Stella McCartney, le modelle hanno sfilato rigorosamente in tessuto denim, meglio molto chiaro, non tanto blue jeans ma light light blue, azzurro insomma. Abitini, camicie, oltre ai sempreverdi pantaloni (per chi voglia azzardare, si è arrivati anche agli stivali in denim).
0 Commenti

    ArchiviO

    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Novembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019

    Categorie

    Tutto
    Design
    Fiere
    Idee Regalo
    Moda
    Personaggi
    Test Della Personalità

    Feed RSS

​HOME         CHI SIAMO         ​CONTATTI
Copyright MyClaurette 2019 - All Rights Reserved
  • Home
  • MUSICA
  • LIBRI
  • CINEMA-TV
  • MODA-DESIGN
  • VIAGGI-TURISMO
  • CIBO-CUCINA
  • MOSTRE-EVENTI
  • Le interviste di MyC
  • CONTATTACI
    • Chi siamo
    • Contatti