![]() Il mondo della creatività e del design riesce a trasformare ogni piccolo dettaglio in oggetti grandiosi, curiosi, che danno colore e brio alla nostra vita. In occasione di questo 31 ottobre e della festa di Halloween, scopriamo 5 oggetti di design che ci riportano a questa ricorrenza in passato così dibattuta ma che sembra ormai essere entrata a pieno titolo anche nel nostro calendario delle festività degne di nota. Eccoli descritti brevemente e scorri fino in fondo per vedere le foto relative! La Wooden Hand - HAY Ricorda tantissimo The Thing, ovvero la simpatica quanto inquietante Mano della Famiglia Addams. Realizzata in legno Samak, è uno degli oggetti più iconici dell'azienda danese HAY, nata nel 2002. La Wooden Hand viene utilizzato molto negli istituti d’arte per studiare le varie posizioni delle mani e le ombre. È infatti dotata di falangi mobili e polso snodabile. In casa può essere utilizzata per puro scopo decorativo o fungere da portapenne, porta gioielli e anelli o qualsiasi altra cosa si possa "tenere in mano". La Valentine - Sottsass e King per Olivetti Un oggetto che ha davvero fatto la storia. La Olivetti Valentine è una delle tante macchine da scrivere prodotte da Olivetti, ma la prima a poter essere comodamente trasportata senza necessità di avere una custodia. La particolarità che ha reso questo prodotto famoso in tutto il mondo e che la fa ricordare come una delle più grandi icone del design industriale è che era essa stessa valigetta. Il progetto del 1968 di Ettore Sottsass e Perry A. King prevedeva infatti che la parte posteriore della macchina fungesse da "chiusura" della valigetta, comprensiva della maniglia, mentre l'unica parte esterna era un guscio-scatola, in ABS (un polimero termoplastico), ben fissato alla macchina grazie a due sicure di gomma laterali capace di proteggerla da qualsiasi colpo. Messa in produzione nel 1969, l'anno successivo si aggiudicò il Premio Compasso d'Oro. Conosciuta in Italia come la rossa portatile, vista dall'alto fa pensare a uno scheletro... Il Juicy Salif - Philippe Starck per Alessi A prima vista sembra un grandissimo e spaventoso ragno e invece... è dal 1994 uno degli spremiagrumi più famosi al mondo. Si tratta di Juicy Salif, vero oggetto iconico, simbolo della produzione di Philippe Starck, designer francese tra i più acclamati del momento, ma anche di Alessi stessa. E pensare che questo spremiagrumi, tanto rivoluzionario nell'aspetto quanto pratico e funzionale, fu disegnato da Starck su una tovaglietta da pizzeria mentre era in vacanza al mare in Italia. Realizzato in fusione di alluminio, compie 25 anni quest'anno. Lo Splash - Mustard La giovane azienda Mustard, basata a Londra con uffici anche a New York, propone sul proprio sito di e-commerce dedicato a simpatici e originali oggetti per il mondo tech, home e lifestyle (justmustard.com), Splash, nella variante poggia mestolo (o porta oggetti) e tagliere (o piano d'appoggio). Splash potrebbe essere una grande macchia di pomodoro o... di sangue! La Bird Lamp - Marcantonio per Seletti La serie di lampade Bird Lamp di Seletti, azienda storica mantovana, dipende da come la guardi. Potrebbe far pensare agli uccelli delle fiabe ma anche a quelli che popolano spesso film di genere horror o thriller, come Il corvo di Alex Proyas o Gli uccelli di Alfred Hitchcock... Disponibili in due colori (bianco e nero) e in tre diverse posizioni, nelle versioni per interno e outdoor, sono realizzati in resina. Il design è di Marcantonio Raimondi Malerba che in un'intervista per Rolling Stone alla domanda "Esiste un animale che non faresti mai? Perché lo odi o magari ne hai la fobia." ha risposto: "Guarda, dopo che fai l’uomo puoi fare qualsiasi cosa." (Se siete curiosi, trovate tutta l'intervista cliccando > QUI.) Buon Halloween a tutti.
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![]() Sicuramente una certezza della stagione fredda sono i jeans. Strappati, a zampa, a vita alta, larghi o dritti: ce n'è per ogni gusto e fisico. Ecco la carrellata di quelli più alla moda in questa stagione. Il jeans è un capo versatile, giovanile, comodo e che si combina in un'inifinità di modi diversi. L'unica accortezza è la scelta del tipo più consono al proprio fisico, potendo contare su una grande gamma di modelli. A seconda del modello, appunto, e del colore il jeans si presta a occasioni diverse, cambiando completamente il look generale. Il colore del tessuto denim spazia dal blu scurissimo (blue black) fino ad arrivare a nuance di azzurro acquerellato (denim bleached). Ma usatissimi sono anche i jeans neri e quelli bianchi. Quali sono i modelli più di moda per la stagione autunno-inverno 2019-2020? Scopriamo insieme di cosa si tratta e come si abbinano al meglio. Jeans a vita alta Un modello che sta letteralmente spopolando. Da portare con o senza cinturina a seconda di come calzano. Ricordano molto i mitici anni Settanta, le Charlie's Angels solo per citare un esempio: femminili, avvolgenti e sofisticati. Come indossarli? La vita delineata è il loro punto forte, dunque assolutamente da non nascondere ma da esaltare. Quindi via libera a top, maglie, lupetti aderenti o camicie morbide infilate. Al di sopra, come capospalla, perchè non provare un cardigan oversize oppure un cappotto di lana con la cintura in vita. Per quanto riguarda le scarpe, perfette le décolleté o i sandali alti, ma anche le sneakers evergreen. Un loro grande pregio è che allungano visivamente di diversi centimetri la statura e le gambe. Modello skinny, bootcut, a zampa o carrot cut sono tutti belli. Jeans a zampa Sempre rimanendo in tema Seventies, ecco il grande ritorno dei jeans a zampa. Chi ne conserva un paio in armadio potrà ridargli finalmente vita, senza avere paura di creare un effetto démodé. In caso contrario non sarà difficile trovarne un bel esemplare in giro per i negozi. Questo modello si porta sia con la scarpa alta sia con quella bassa, ma attenzione che potrebbe rendere un pò tozza l'immagine generale. Come indossare i jeans svasati? Con i maxi cappotti in pelliccia sintetica, un pullover e magari una cintura sottile per sottolineare il punto vita e allungare la figura. Jeans strappati Sicuramente ognuno di noi avrà visto portare con disinvoltura un paio di jeans strappati. Alle ginocchia, ad esempio. Tagli netti sulla lunghezza del pantalone, oppure con un orlo molto sfrangiato. E spopola soprattutto tra i personaggi famosi, che hanno diffuso la moda a tutti i livelli. Per chi ama questo capo, però, sarebbe il caso di abbinarlo con altri indumenti e con accessori ragionati e magari un pò più lineari e basici. Con un blazer oversize accompagnato da una cintura impreziosita e un paio di stivaletti con il tacco, ad esempio, sarebbe un abbinamento perfetto. Diciamo che il rischio è creare una figura trasandata. Quindi è importante pensare bene all'effetto finale che si vuole creare. Jeans ampi Larghi, molto larghi, meglio se a vita alta, a ricordare la moda anni Novanta. Ecco i jeans che stanno spopolando in autunno. Il look potrebbe ricordare molto quello delle ragazze di Friends, con pull molto ampi, oppure con giacca in ecopelle e mocassini, oppure ballerine e sneakers. Diciamo che spesso sono modelli corti alla caviglia, che si vede rimanendo per lo più scoperta. Si tratta di jeans che non evidenziano le forme femminili, per cui si potrebbe puntare su accessori un pò più evidenti o su un trucco o un'acconciatura più accattivanti. Jeans dritti alla caviglia Questo è l'anno delle taglie maxi nell'abbigliamento femminile. Cappotti, piumini, blazer, maglioni, t-shirt: insomma, tutto ciò che veste la parte superiore è preferibile che sia over. A delineare la figura solo le cinture che tornano prepotenti al punto vita. Quindi in questi casi ampio spazio ai jeans dritti alla caviglia, classicissimi e sempre presenti nell'armadio. Jeans neri Torna di moda il jeans nero, da sempre in seconda posizione rispetto al classico blue jeans. La cosa interessante è che questo colore è perfetto per situazioni anche più formali, quando si voglia evitare un tailleur troppo classico. I jeans neri sono perfetti alleati durante la stagione autunnale e invernale. Di mattina con maglioncino colorato, scarpa bassa e piumino, la sera con camicia, giacca, scarpa alta e cappotto. Insomma, abbinabile sempre e comunque. ![]() E' il brand inglese Ralph & Russo il creatore dell'abito simbolo indossato sul grande schermo da Angelina Jolie per impersonare la malvagia Disney più amata e ammirata. Ecco come nasce lo stile Malefica. A cinque anni dal successo di "Maleficent", strepitosa realizzazione Disney che ha consacrato Angelina Jolie nelle vesti perfette di strega Disney affascinante e glamour, da oggi 17 ottobre torna al cinema il sequel del film ispirato al cartone del 1959 "La bella addormentata nel bosco". In "Maleficent 2: Signora del male", la storia si concentra sul rapporto complesso e profondo tra la dolce Aurora e la perfida Malefica, nel momento in cui la fanciulla viene chiesta in sposa dal principe Filippo. Sempre protagonista, nel bene e nel male, la creatura alata piena di fascino straordinario e di elementi estetici davvero interessanti. Non a caso il look di Malefica è frutto di una lunga lavorazione e risultato di una fase ideativa e creativa complessa. A colpire già a primo sguardo, il makeover pensato dal beauty artist Paul Gooch e gli abiti realizzati da Ellen Mirojnick, per un'immagine totale davvero sorprendente e credibile. La costumista ha voluto interpretare, attraverso gli abiti di scena, tutto il misticismo di un’epoca a cavallo tra Medioevo e Rinascimento nel regno fiabesco di Ulstead. Dietro l'immagine austera di Malefica c'è però anche la creatività di Ralph & Russo. Il brand di moda inglese ha lavorato insieme alla Disney per realizzare un costume capace di raccontare l'oscurità intrinseca del personaggio, anche grazie alle lavorazioni artigianali caratteristiche dell'Haute Couture. Si tratta di un abito molto rappresentativo del film, quello della svolta, dell’evoluzione interiore del personaggio di Malefica. Il risultato è frutto di una serie di tecniche, tra cui il taglio laser e la pittura a mano. Nel video, qui sotto, viene raccontata tutta la maestria degli artigiani che hanno realizzato questo vestito. Il costume nasce da una combinazione di tecniche che dal rendering digitale passano al taglio al laser, fino all’utilizzo di una particolarissima pittura a mano. L’abito è stato infatti assemblato seguendo una precisa serie di fasi creative, per ottenere un aspetto dark e sensuale, dall’effetto nude. Di seguito un video dal canale Youtube ufficiale di Ralph & Russo che mostra alcune fasi creative. Leggi anche: Maleficent 2 e tutti gli altri film in uscita giovedì 17 ottobre 2019 ![]() Parole d'ordine: tagli ampi, giacche da "rocker", collant che catturano lo sguardo, borse formato mini, moda ecosostenibile. Ecco alcuni dei trend più amati per questo autunno 2019. All'inizio di una nuova stagione, esperti di moda, riviste patinate e portali web di settore inevitabilmente fanno la loro analisi relativa alle nuove tendenze che caratterizzano il periodo. "Must have", "capi immancabili nel guardaroba", "mai-più-senza" e via dicendo spopolano tra i titoli di moda. Abbiamo fatto una sintesi delle tendenze più diffuse e maggiormente caratterizzanti la stagione autunnale. Voi siete d'accordo? Se sì, in quale capo (o filosofia di abbigliamento) vi rispecchiate di più? Blazer oversize Preferibilmente a scacchi, è il capospalla più amato e versatile. Stop a tagli attillati che definiscono la silhouette e via libera alle giacche con misure molto abbondanti, perfette da abbinare ai pantaloni. Comodo da utilizzare anche in modalità "trench", stretto in vita con una cintura, abbinato a mini gonna o shorts e t-shirt. Un capo poliedrico con abbottonatura monopetto o rigoroso doppiopetto e proposto in numerose varianti di colori, motivi e ricami. Cappotti, piumini e cappe (oversize) Abbiamo capito che la misura dei capispalla, ma non solo, è il formato maxi. L'offerta del mercato della moda è infatti piena di cappotti, cappe ma anche piumini ampi, che non vanno più a sagomare la figura. Tutto XL, morbidissimi e dal fitting oversize: così li hanno mostrati gli stilisti sulle passerelle. Giacca in ecopelle "rocker" Rock chic: la giacca biker in pelle corta è l'emblema rock di oggi e di ieri da abbinare a una t-shirt e un pantalone elegante da tailleur. La giacca di pelle (ormai divenuta ecopelle) è tra quelle più fashion della stagione, utilizzabile dalla mattina alla sera a seconda di come la si combina. Si trova nella proposta classica, semplice ed essenziale, ma anche ricoperta di borchie o arricchita di frange. Abitini leggeri stampe e colori Le vetrine sono piene di abiti morbidi dallo stile bon ton e nelle stampe più disparate, senza eccessi, ispirati agli outfit della duchessa Kate Middleton. Ideali da abbinare alle décolleté, per la sera e per occasioni formali, ma soprattutto a stivaletti bassi, fino a metà polpaccio. Accessori prettamente monocolore. Cintura a vita alta Per contrastare con i tagli oversize, la tendenza è quella di giocare sugli effetti largo-stretto. Si definisce in questo modo solo il punto vita lasciando le misure sovrabbondanti di cardigan o abiti caratterizzati anche da maniche a palloncino. Mini bag Le borse formato maxi lasciano il posto alle mini-bag. Ovviamente meno comode e poco pratiche, la concezione della borsa è più quella di un accessorio che impreziosisce il look totale, un gioiellino insomma, che quella di svolgere una funzione contenitiva. Il vantaggio però c'è: portate a tracolla non appesantiscono, né l'outifit né la silhouette. Collant (meglio se con loghi o lettere) Grandi protagonisti dell'autunno, i collant. Se ne vedono in tantissime proposte: con grafiche macro, con pizzi, fiori, pois, animalier. Ma anche in versione "logomania", con loghi e lettere oppure come tela bianca per frasi d’amore. Immancabile l’ispirazione al tema della luce con modelli metallizzati oppure vere e proprie calze gioiello con sfarzosi micro cristalli. Nuance arcobaleno La stagione fredda si tinge di colori forti e forti contrasti. Mix and match dal sapore di azzardo, nuance vivacissime e tinte arcobaleno nella sua versione più brillante di sempre. Dai piumini, ai cardigan over, a borse e accessori. Animalier Sempre attuale un pezzo "jungle print" nel guardaroba. Dettagli leopardati saranno sempre molto presenti, ma le stampe animalier saranno anche altre, e piuttosto inedite. Spazio a tigrato e zebrato, da saper gestire al meglio per evitare esagerazioni. Moda ecosostenibile (anche nel settore "bridal") La sostenibilità diviene la nuova frontiera dell'industria dell'abbigliamento. Sempre più brand abbandonano pelle, pellicce e filati animali per i tessuti sintetici. L'ondata della filosofia "Green" ripensa la moda in chiave ecologica. La sostenibilità contagia anche il "wedding": si sperimentano nuovi matriali all'interno degli atelier di mezzo mondo, sia piccoli artigianali sia grandi aziende internazionali. L'abito da sposa eco-friendly, infatti, è un nuovo protagonista di un settore, quello del “bridal fashion”, che nel 2020 raggiungerà un valore globale di 80 miliardi di dollari, secondo stime di Global Industry Analysts. ![]() Progettata da un ingegnere francese, nata per collegare Napoli e Portici, 180 anni fa veniva inaugurata la prima linea ferroviaria italiana. Google oggi la ricorda così. Il 3 ottobre del 1839 il primo treno italiano partiva da Napoli diretto alla vicina località di Portici. La prima linea ferroviaria nazionale prendeva forma, con una lunghezza di 7,25 chilometri. Per questo motivo, Google ricorda l'evento con un Doodle che rappresenta l'immagine stilizzata dei primi vagoni con lo sfondo di Napoli e del Vesuvio. Il progetto venne affidato all'ingegnere francese Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie con la supervisione di Ferdinando II di Borbone, allora re del Regno delle due Sicilie. I lavori iniziarono l’8 agosto 1838 e 13 mesi dopo fu terminato il primo tratto che aveva però un solo binario e prima dell’inaugurazione ufficiale ne venne aggiunto un secondo. Il primo convoglio che partì da Napoli era composto da otto vagoni e impiegò circa dieci minuti a percorrere i poco più di 7 chilometri. Per l'occasione, era presenta una rappresentanza dell’esercito reale e la banda della guardia reale. I vagoni del convoglio vennero costruiti a Napoli, nello stabilimento di San Giovanni a Teduccio. Una parte del lavoro venne affidata a una piccola fabbrica napoletana, la Zino ed Henry, che eseguiva lavorazioni in ferro. Ferdinando, il quale ha avuto sentore delle difficoltà che ostacolano il progetto ferroviario, si consola alla notizia della partecipazione di un'industria partenopea, nella quale intravede un tassello di quel mosaico industriale che sogna di realizzare sul territorio del Regno. La locomotiva a vapore, che fu chiamata “Vesuvio” proprio in onore della città di Napoli, fu venduta invece dalla società inglese Longridge Starbuck e Co.. Nei quaranta giorni successivi all’inaugurazione, oltre 85mila passeggeri viaggiarono sulla linea Napoli-Portici. Soltanto negli anni successivi negli altri regni italiani fu avviata la costruzione dei primi tratti ferroviari. Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa Oggi è possibile ripercorrere la storia della ferrovia italiana, del suo design e dell'evoluzione storica ed estetica presso il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. Situato nel quartiere San Giovanni a Teduccio tra Napoli e Portici, è costituito da sette padiglioni per un'estensione totale di circa 36.000 metri quadrati. Al suo interno ospita locomotive, locomotori, elettromotrici, automotrici e carrozze passeggeri. Il primo padiglione, nello specifico, accoglie i mezzi storici, a iniziare proprio dalla ricostruzione del primo convoglio della Napoli-Portici. |