Come nasce l'usanza di fare l'albero di Natale? Design, moda, decoro, ma anche una lunga storia19/12/2019 ![]() La storia dell'albero di Natale: dai rami di ulivo decorati dell'Antica Grecia al simbolo d'eccellenza del Natale nel mondo, l'albero del Rockefeller Center di New York. Nella versione classica oppure in una veste moderna, in formato mini o altissimo, verde, bianco o colorato, con le lucine già installate, musicale, con il trenino che gira intorno, monotematico oppure ricco di addobbi fantasiosi, prezioso o spartano: di alberi di Natale ce ne sono le varianti più diverse. Sicuramente il gusto personale gioca un ruolo predominante nella creazione del proprio albero, così come le proprie scelte in fatto di design. L'albero di Natale è una delle tradizioni più diffuse al mondo per celebrare la festività per eccellenza, un simbolo pagano che però racchiude in sè non solo estetica, non solo tendenza, non solo apparenza e sfarzo, ma anche una tradizione molto antica. Un'usanza che nasce dal passato più remoto e che si è lentamente diffusa nei Paesi cattolici, per via della sua diffusione maggiore in terra protestante e legata a riti pagani. L'Antica Grecia Per essere proprio precisi, la storia del decoro di un "albero" può partire già dall'Antica Grecia (e poi dai Romani), che usavano decorare rami di ulivo o di alloro in occasione di feste religiose. Abbelliti con ghirlande di lana e con frutti invernali, questi rami venivano preparati due volte nel corso dell'anno: in primavera per richiedere un tempo favorevole ai raccolti e in autunno per ringraziare dei doni che la terra aveva offerto. Dedicati alle divinità, venivano portati di casa in casa dai più piccini che intonavano canzoni e ricevevano in cambio doni. I Celti L’usanza è poi giunta nell’Europa nord-occidentale, dove venivano decorate piante tipiche del luogo, quasi sempre i sempreverdi, ma è più comune l’idea che furono i Celti a dar vita alla tradizione dell’albero addobbato come lo intendiamo noi. Si trattava di un sempreverde per celebrare il solstizio d’inverno, festeggiato nella data del 25 dicembre. Il Medioevo Durante il Medioevo, sempre nel Nord Europa, la notte della vigilia, sui sagrati delle chiese si mettevano in scena i Misteri di Adamo ed Eva: un albero, che con il passare del tempo sarà sempre un abete (per la sua valenza magica di sempreverde), rappresentava l’albero del peccato originale, simbolo della caduta degli uomini. Celebrando la nascita di Gesù, il salvatore dell’intera umanità, quell’albero diventava simbolo di perdono e di riconciliazione. Inizialmente addobbato solo con mele, si arricchì con il passare del tempo di decorazioni sempre più diverse. La diffusione nei Paesi Anglosassoni L'usanza dell'albero decorato è rimasta a lungo all'interno dei territori del Nord Europa, giudicata dai Paesi del Cattolicesimo tradizione tipicamente protestante, se non addirittura pagana. Per giungere poi un pò ovunque nel mondo occidentale per emulazione e dalla maggiore graduale globalizzazione di usi e costumi. Dalla Gran Bretagna, la tradizione si diffuse con una certa velocità nei vari Paesi anglosassoni, negli Stati Uniti d'America soprattutto. Oggi, l’albero eretto ogni anno al Rockefeller Center di New York è forse il simbolo mondiale del Natale. Maestoso, luminoso, ricco e abbellito con elementi sempre caratteristici e diversi. L’attrazione più visitata della Grande Mela durante le festività natalizie la cui accensione è un vero e proprio evento. Fin dal 1933: era stato appena inaugurato l’edificio principale del Rockefeller Center, il 30 Rockefeller Plaza. Ma fu durante la Grande Depressione, due anni prima, che venne piantato dagli operai il primo alberello di Natale proprio il quel luogo, per creare unione e conservare una tradizione dei Paesi europei di origine.
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