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La moda è fatta per andare fuori moda_Coco Chanel

h&m e le collaborazioni con stilisti e designers: come il low-cost sposa l'alta moda

6/6/2019

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FotoAlcune delle capsule collections di stilisti di alta moda per H&M
H&M continua a stupire: da Karl Lagerfeld a Giambattista Valli, ecco la storia delle partnership con stilisti e designers di alta moda che portano le grandi firme del fashion nel mondo comune.
Tutto ebbe inizio nel 2004, quando Karl Lagerfeld ideò per H&M una capsule collection che andò a ruba e cambiò le regole rigide di low cost da un lato e alta moda dall'altro, mischiandole e permettendo anche a persone comuni di indossare capi di firme prestigiose a prezzi contenuti. Le vendite andarono alle stelle grazie a t-shirt da 17 euro con la sagoma del volto di Lagerfeld, camicie dal colletto rigido, jeans skinny, choker di raso nero e giacche di paillettes. Tutto esaurito in poche ore dal lancio mondiale.
Stesso destino per i capi e gli accessori delle successive collaborazioni (con una eccezione nel 2008).
Il 2005 è stata la volta dell'inglese Stella McCartney, che firmò una collezione di circa 40 capi per la stagione autunnale. Si trattava di abiti e borse dallo stile molto minimalista, tinte unite e design discreto ed elegante.
Nel 2006 fu la coppia di designers Viktor & Rolf a creare la propria linea per il marchio svedese. Abiti da donna e da uomo eleganti, quasi da cerimonia, lanciati per la stagione autunnale da uno spot che vedeva protagonista una sposa e ben due sposi ("I love you" - "I love you T(w)oo").
Nel 2007 invece il primo italiano, Roberto Cavalli, che firma una linea molto aggressiva e certamente riconoscibile del suo stile distintivo e delle fantasie animalier che lo hanno reso noto: 20 da uomo e 25 da donna, completi di accessori e lingerie. 
Alternativa e asimmetrica, con ruches e arricciature, nel 2008 esce la linea per H&M di Comme des Garçons, casa di moda giapponese. Interessanti gli abbinamenti e sicuramente evidente lo stile orientale delle proposte.
Anche a causa della crisi finanziaria del 2008, la collaborazione con Jimmy Choo del 2009 fece registrare un rallentamento delle vendite dei famosi tacchi a spillo dell’allora designer della griffe di calzature Tamara Mellon e dei suoi stivaletti a rete. Ne uscì un pò meglio, ma senza fare boom, Matthew Williamson, con i suoi abiti foulard dal taglio in sbieco.
Colore e tanta estrosità per la capsule collection estiva di Lanvin del 2010. La collezione, molto apprezzata, andava dagli abiti con ruches di ispirazione couture, alle giacche in eco-pelliccia e alle t-shirt grafiche, fino a scarpe con tacco a spillo e coloratissimi gioielli.
Con i suoi mini-dress color oro lucido, le bandane in latex nere, i pantaloni a stampa tropicale e i trench di pelle, la collezione di Versace nel 2011 fu un successo di proporzioni enormi, tanto che il sito H&M si bloccò nel giro di pochi minuti.
Al contrario, alcune collezioni si sono dimostrate troppo di nicchia finendo con l’attrarre solo una più ristretta fetta di mercato: pensiamo alle stampe grafiche o ai gioielli importanti creati da Marni nel 2012, o ai jeans strappati e i body trompe l’oeil firmati Maison Martin Margiela lo stesso anno. 
Con le sue felpe grigie semplici, foulard in stile boho, gli stivali di camoscio con frange, la linea della designer francese Isabel Marant del 2013 fu un mix di stile chic ma rilassato, tra etno e metropolitano, non solo per donna, ma per la prima volta anche per uomo e bambino.
Con Alexander Wang nel 2014 tornò il grande successo, grazie a felpe con cappuccio, camicie da baseball e guantoni da boxe che videro in Missy Elliott il volto promotore della collezione. 
Mentre l'anno seguente, Kylie Jenner e Rihanna fecero da fan e supporter della collezione di Olivier Rousteing composta da mini abiti elettrizzanti e ultra preziosi pensati per le social influencer. Mentre la top model Gigi Hadid scese in passerella per la collezione 2015.
Carol Lim e Humberto Leon di Kenzo nel 2016 non furono da meno con la loro offerta composta da leggings zebrati, maglioncini a stampa leone e gonne leopardate, il tutto accompagnato da una compagna pubblicitaria con Iman e Chloë Sevigny.
E' stata poi la volta di Erdem nel 2017, con una collezione di camicette bianche vittoriane, abiti di seta e stampe di fiori selvatici.
Fantasie ed estro, con Jeremy Scott che nel 2018 porta la gamma dei colori di Moschino, e tutta la sua stravaganza, negli store del colosso di abbigliamento low cost svedese. A impersonare questo spirito, Gigi Hadid. 
Quello di Giambattista Valli, per l'anno in corso, è stato un debutto davvero travolgente. Pre collezione a ruba quella dello stilista italiano, famoso per il proprio brand con sede a Parigi, grazie anche a una marcata campagna di comunicazione con testimonial di spicco come Kendall Jenner, Chiara Ferragni, Bianca Brandolini, Chris Lee e Ross Lynch, che hanno indossato i primi look della collezione sul tappeto rosso del gala dell'amfAR a Cannes. Si trattava degli outfit della pre-collezione, mentre il lancio della collezione completa è previsto per il 7 novembre 2019. 

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