![]() Ciclicamente ritornano. Sono amati ma anche temuti, talvolta completamente snobbati, sono i pantaloni a zampa, di nuovo in voga quest'anno. Li abbiamo abbondantemente visti sulle passerelle come per le strade, stretti sulle cosce e larghi dalle ginocchia in giù. Definiti anche a campana, i pantaloni a zampa per la bella stagione contribuiscono a definire le curve nei punti strategici e ben si abbinano a sandali o décolleté. In tessuto jeans ma non solo. I pantaloni a zampa (di elefante) rappresentano senza dubbio un capo che ha segnato la storia della moda, a partire dagli anni Sessanta. Ma prima di comprendere il valore, estetico e sociale, di questo modello di pantalone è necessario sottolineare la diffusione in quel periodo del denim. Un tessuto che con le sue umili origini (ampiamente usato dagli operai negli Stati Uniti d'America per la sua robustezza) ha voluto manifestare tutta la ribellione giovanile, come arma di combattimento di stereotipi preconfezionati, soprattutto per il sesso femminile. Ciò unito al fascino emanato dal magico mondo di Hollywood, tra film western e idoli internazionali come James Dean. I pantaloni a zampa si devono principalmente alla cultura hippie. Dalla metà degli anni Sessanta, li hanno indossati i figli dei fiori abbinandoli a top con le spalle scoperte, borse con le frange e occhiali da sole dalla montatura rotonda. Hanno rappresentato infatti uno dei principali segni distintivi dello stile hippie. Un movimento che, nato sulla costa occidentale degli Stati Uniti, si è diffuso moltissimo in Europa soprattutto grazie alla musica e ai festival. Mentre oggi sono un capo quasi esclusivamente femminile, i pantaloni a zampa a quei tempi erano diffusi in egual modo tra uomini e donne, dai cantanti agli attori, dai personaggi più noti alle persone comuni. Erano insomma lo standard assoluto di riferimento per tutti. Negli anni Settanta li ha poi consacrati a modello evergreen l’attrice e icona di stile, Farrah Fawcett, amatissima nella serie tv "Charlie's Angels", tre donne che sono diventate dei veri riferimenti per lo stile e l'immagine delle ragazze di tutto il mondo. Ad aiutare i pantaloni a zampa a diventare popolari ci hanno pensato anche molti personaggi della musica (si pensi anche a Cher). In questo periodo sono stati anche associati indissolubilmente alla musica disco, e conseguentemente sono passati di moda alla fine degli anni settanta. Successivamente, nel corso degli anni Ottanta, si sono distaccati del tutto dalla originale natura di ribellione hippie e ad essi sono stati gradualmente preferiti tagli di pantaloni molto attillati, pantacollant e fuseaux. Verso fine anni Novanta si è infine assistito a un rinnovato interesse della moda nei confronti dei pantaloni a zampa, adattati alle nuove tecnologie dell'industria tessile, per tornare in maniera ciclica dopo qualche tempo di assenza.
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