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La vita imita l’arte più di quanto l’arte non imiti la vita_Wilde

eventi culturali a torino: ecco le mostre più interessanti della primavera 2019

31/3/2019

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FotoLa Mole Antonelliana a Torino
Torino è una città sempre ricca di eventi e di occasioni culturali. Da Van Gogh a Leonardo, da Steve McCurry a Marcello Gandini: ecco le mostre più interessanti della primavera 2019!
Da sempre Torino è una città di grande fermento artistico e culturale in generale, che offre davvero tante opportunità di svago e di conoscenza. Ogni anno, infatti, il capoluogo piemontese accoglie importanti esposizioni ed eventi culturali che portano in città anche molte persone da fuori regione. Con l'arrivo della bella stagione, è quindi interessante conoscere quali siano le occasioni per poter ammirare la città sabauda e godere anche di qualche ora di svago culturale. Ecco le mostre più attese della stagione primaverile.

  • ​MOSTRA VAN GOGH - Fino al 28 aprile 2019, presso il Nuovo Spazio Lancia (via Lancia, 27), arriva a Torino "Van Gogh - Multimedia and Friends", dopo le tappe di Taormina e Venezia. L’esposizione multimediale propone una rappresentazione completa della vita e delle opere del grande pittore olandese, raccontandone gli ultimi 10 anni attraverso pannelli dedicati a diverse aree tematiche. La mostra offre diversi livelli di fruizione: percorsi multimediali; una sezione dedicata alla realtà virtuale per "entrare" nei quadri di Van Gogh; una “Stanza dei segreti” con disegni e quadri inediti di Monet, Renoir, Gauguin e Degas e dello stesso Van Gogh; lo “Spazio di Vincent” con cinque opere ricreate con la stessa tecnica; la sezione “La moda incontra Van Gogh“, incontro tra Arte e Art Couture con l’esposizione di 8 abiti che richiamano le opere più importanti dell’artista olandese, curata dalla fashion art designer Gisella Scibona.
  • MOSTRA EASY RIDER - Fino al 5 maggio 2019, presso la Reggia di Venaria Reale, è presente "Easy Rider - Il mito della motocicletta come arte" un percorso relativo all'estetica della motocicletta che incontra il mondo dell’arte e della cultura. Un viaggio tra letteratura, cinema, arti visive e fotografia che come comune denominatore hanno la motocicletta. La mostra si articola in dieci sezioni: accanto ai modelli di motocicletta diventati icone, ci sono anche diverse opere (sculture, quadri, fotografie) di Antonio Ligabue, Mario Merz, Pino Pascali, Giuliano Vangi e molti altri artisti. 
  • MOSTRA LEONARDO - Fino al 12 maggio 2019, presso Palazzo Cavour, "La bottega di Leonardo - Opere e disegni", esposizione che celebra l'estro creativo e geniale di Leonardo da Vinci. L’esposizione rappresenta un’occasione unica per ammirare e comprendere in una visione d’insieme la straordinaria complessità dell'artista nella pittura del suo tempo. La mostra offre ai visitatori la visione di una importantissima opera: la Maddalena discinta, assegnata alla collaborazione tra Leonardo e l'allievo Giampietrino. Inoltre, sono esposti due famosi disegni di Leonardo che nello specifico tratteranno uno studio di Testa di vecchio e un frammento per un pensiero per la perduta Battaglia di Anghiari.
  • MOSTRA CUORE DI TENEBRA​ - Fino al 19 maggio 2019, presso il Binario 2 delle OGR – Officine Grandi Riparazioni Torino, c'è la mostra "Cuore di tenebra / Heart of Darkness. Può l’arte prevenire gli errori?". Partendo dalla citazione del romanzo di Joseph Conrad “Cuore di tenebra”, la mostra collettiva alle OGR vuole indagare gli aspetti irrazionali del contemporaneo, tra guerre, imperialismi, fanatismi religiosi, terrorismo. Gli artisti, provenienti da molte parti del mondo, offrono differenti punti di vista relativi alla complessità del mondo attuale.
  • MOSTRA MARCELLO GANDINI - Fino al 26 maggio 2019, presso il MAUTO Museo dell'Automobile di Torino, si svolge la mostra "Marcello Gandini - Genio nascosto", dedicata a uno dei maggiori designer di automobili italiani. Il percorso espositivo si sviluppa in due sezioni: nella prima è possibile ammirare un ricco repertorio di documenti originali, oggetti e filmati che fanno comprendere la storia e la produzione di Gandini. La seconda sezione mette invece in mostra tutte le show car più famose e alcuni veicoli particolarmente speciali.
  • MOSTRA ANDO GILARDI - Fino al 16 giugno 2019, presso il GAM di Torino, la mostra “Ando Gilardi Reporter. Italia 1950-1962”, dedicata al fotografo e fotoreporter italiano. Un’opera di denuncia nell’Italia del dopoguerra attraverso una selezione di scatti eseguiti tra il 1950 e il 1962. Il percorso si articola fra inchieste legate a momenti di cronaca e a eventi che hanno fatto scalpore negli anni del dopoguerra, intervallato da alcuni scatti iconici dell’autore. Le tematiche ricorrenti in questi lavori sono l’infanzia, il lavoro, l’emancipazione femminile, l’identità degli italiani, gli scioperi, le attività sindacali.
  • MOSTRA STEVE MCCURRY - Fino all'1 luglio 2019, presso Palazzo Madama, "Steve McCurry. Leggere", un viaggio attraverso 65 scatti del grande fotografo statunitense. Ritratti di persone da ogni angolo del pianeta, ritratte mentre leggono un libro, un atto tanto intimo quanto universale. Ogni fotografia è affiancata da un brano letterario, a creare una sorta di parallelismo e percorso letterario anche per lo spettatore.

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mostre a firenze primavera 2019: le 5 imperdibili, da david bowie a van gogh

24/3/2019

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FotoPalazzo Vecchio a Firenze
Nomi altisonanti per esposizioni da non perdere durante la primavera fiorentina: David Bowie con "Heroes", l'universo artistico di Verrocchio, maestro di Leonardo da Vinci, l'arte di Van Gogh e ancora Giorgio Morandi e Antony Gormley nella città del Rinascimento italiano.
Firenze accoglie i suoi sempre numerosissimi turisti con tantissime attrazioni di carattere culturale. Con l'arrivo della primavera, e di una stagione con clima più mite, risulta meno complicato organizzare delle gite fuori porta, e quale occasione migliore per includere anche una parentesi legata all'arte, alla scoperta, al piacere della conoscenza. E così, questa settimana consigliamo alcune mostre molto interessanti che si svolgono a Firenze durante la stagione primaverile del 2019 (e anche oltre, in alcuni casi).
  • MOSTRA DAVID BOWIE - Fino al 28 giugno 2019, presso Palazzo Medici Riccardi, la sensazionale mostra "Heroes - Bowie by Sukita", dedicata a David Bowie, icona della cultura pop, ritratto da un maestro indiscusso della fotografia giapponese Masayoshi Sukita. L’esposizione presenta oltre 60 fotografie alcune delle quali esposte in anteprima nazionale, che ripercorrono il sodalizio tra i due artisti. Non solo gli scatti iconici che illustrarono la copertina dell’album "Heroes", ma anche fotografie storiche tratte dall’archivio personale di Sukita che raccontano un’amicizia iniziata negli anni Settanta. Per l'occasione, la dimora quattrocentesca della Famiglia Medici, apre le proprie porte mostrandosi quale palazzo tra i più ricchi di storia e fascino. Antico e moderno si fondono dando la possibilità ai visitatori con lo stesso biglietto di vedere lo splendido lavoro che Sukita ha dedicato al Bowie artista e amico, ma anche di visitare lo storico palazzo fiorentino.
  • MOSTRA GIORGIO MORANDI - Fino al 27 giugno 2019, presso il Museo Novecento, "Exit Morandi", una grande mostra dedicata all'artista bolognese Giorgio Morandi a cinquantacinque anni dalla scomparsa. L’esposizione prende origine da quattro importanti dipinti conservati al Museo Novecento tra cui un acquerello con una rara figura femminile che reca la data “11 aprile 1918”, piccolo capolavoro su carta, che palesa le straordinarie capacità di aggiornamento dell’artista sulle avanguardie e la sua personale sintesi figurativa, svolta in un linguaggio già essenziale e anticonvenzionale. In mostra si potranno ammirare nature morte, paesaggi, fiori e una serie di incisioni, espressione artistica che vede in Morandi uno dei maggiori rappresentanti dei suoi anni e che gli valse il premio internazionale alla Biennale di San Paolo del Brasile nel 1953.
  • MOSTRA VERROCCHIO - Fino al 17 luglio 2019, presso Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello, la prima retrospettiva dedicata all'artista rinascimentale Andrea del Verrocchio, il maestro di Leonardo da Vinci. A disposizione dei visitatori, oltre 120 opere tra quelle del Verrocchio e di altri artisti dell'epoca, tra cui alcune creazioni di Leonardo, alcune delle quali per la prima volta in Italia (Desiderio da Settignano, Domenico del Ghirlandaio, Sandro Botticelli, Pietro Perugino, Bartolomeo della Gatta e Lorenzo di Credi). Tra le opere esposte, molti prestiti provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York, il Musée du Louvre di Parigi, il Victoria and Albert Museum di Londra.
  • MOSTRA ANTONY GORMLEY - Fino al 26 maggio 2019, presso la Galleria degli Uffizi (Aula Magliabechiana) si svolge una esposizione dedicata alle opere di Antony Gormley, una personale dal titolo "Essere". Dodici sono le sculture ospitate all'interno dell'Aula Magliabechiana, la vasta e nuova galleria del piano terreno, mentre altre due opere sono collocate all'interno del contesto della collezione storica ed un'altra, infine, è stata installata sulla terrazza degli Uffizi. Realizzate con materiali diversi e scale diverse, le sculture dell'artista londinese vogliono esplorare il corpo nello spazio e il corpo inteso esso stesso come spazio. L'artista è noto e apprezzato in tutto il mondo per le sue sculture dalle forme antropomorfe che analizzano appunto il rapporto tra corpo e spazio, tra pieno e vuoto, tra buio e luce.
  • MOSTRA VAN GOGH​ - Fino al 5 maggio 2019, presso la Chiesa Santo Stefano al Ponte, si svolge la mostra "Van Gogh e i Maledetti", una coinvolgente esposizione che proietta direttamente sulle pareti della struttura ospitante le opere dell'artista e di altri pittori del suo periodo. Molto suggestiva la sala degli specchi in cui viene proiettato in loop un video di 8 minuti sulle opere di Van Gogh, dal ramo di mandorlo fiorito ai girasoli. Insieme alle sue, diverse opere di Paul Cézanne, Paul Gauguin, Henri de Toulouse-Lautrec, Chaïm Soutine e Amedeo Modigliani, e altri artisti contemporanei che con le loro opere hanno contribuito alla rappresentazione della Parigi dell’epoca.

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A Milano le Tre piu' belle mostre a tema design da non perdere in primavera

17/3/2019

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FotoUn'illustrazione presente alla mostra di Milano "Olivetti, una storia di innovazione"
Milano offre sempre tantissimi spunti culturali, è uno dei motivi per cui la amo tanto. Oggi vi segnalo tre mostre a tema design da non perdere per la primavera 2019! 
  • MOSTRA OLIVETTI AL MUSEO DEL NOVECENTO - Cominciamo con una mostra piccola ma interessantissima: Olivetti, una storia di innovazione. Allestita presso il Museo del Novecento, in Piazza Duomo n°8, è iniziata il 13 marzo e sarà aperta al pubblico fino al 14 aprile. Ingresso gratuito. Io l'ho visitata ieri e ne sono rimasta positivamente colpita. E' un bel viaggio attraverso una serie di elementi di ieri e di oggi che hanno fatto la storia di una delle realtà imprenditoriali italiane più importanti di sempre segnando di conseguenza anche la storia del nostro Paese. Architettura, design, grafica, pubblicità sono i contributi che troverete esposti e ben spiegati all'interno di questo spazio piccolo, ma denso di significato. Scoprirete anche che nacque tutto da una lettera d'amore... Era l’11 agosto 1908 quando Camillo Olivetti rivolse alla moglie Luigia mille baci affettuosi in una lettera redatta con il prototipo della macchina da scrivere M1, quella che, arrivando sul mercato all’inizio del 1911, diede il via a una storia incredibile di innovazione tecnologica e di design industriale della fabbrica che rivoluzionò il modo di lavorare di moltissimi operai.  
  • MOSTRA VIVIENNE WESTWOOD - SHOES - Per gli appassionati di design della calzatura e di moda, imperdibile la mostra SHOES: Vivienne Westwood, The Creation of an Iconic Shoe. Una mostra itinerante che dopo il successo di Londra e Leeds, approda nella boutique di Milano, in Corso Venezia n° 25.  L'esposizione è pensata come un viaggio attraverso l'archivio della maison più punk rock di sempre, con i pezzi più iconici progettati nell'atelier di Vivienne Westwood a Londra negli ultimi 40 anni, e portati alla luce da maestri artigiani nel cuore dell'Inghilterra. Troverete, tra gli altri, gli inimitabili Pirate boots, presentati per la prima volta nel 1981, il Rocking horse, creato per la collezione del 1985, e creazioni più recenti come gli stivali Bondage e Tracey Trainers. Anche questa mostra sarà aperta fino al 14 aprile. Ingresso gratuito.
  • MOSTRA KARTELL A PALAZZO REALE - Terza segnalazione in arrivo ad aprile: The art side of Kartell, dal 10 aprile al 12 maggio a Palazzo Reale. Ingresso gratuito. La mostra dedicata ai sett'anni di Kartell, azienda simbolo internazionale del made in Italy, fondata nel 1949 da Giulio Castelli. Il percorso espositivo si aprirà con le famose Electric chairs, disposte nell’Appartamento dei Principi, grande esempio di stile «Restaurazione» che accoglierà gli oggetti in plastica dell’azienda, oltre alle opere firmate da Emilio Tadini e Roberto Sambonon. Tra l'altro la Kartell dispone di una propria esposizione permanente, la Fondazione Kartell Museo, voluta dal Presidente Claudio Luti nel 1999 in occasione del cinquantesimo compleanno dell'azienda, che si propone di diffondere la conoscenza del design industriale e dei processi estetici e produttivi ad esso collegati. Nel 2000 ha vinto il Premio Guggenheim Impresa & Cultura come miglior museo d’impresa. L’edificio, progettato dagli architetti Anna Castelli Ferrieri e Ignazio Gardella, è considerato uno dei più interessanti esempi di architettura industriale in Lombardia. Comprende oltre 8.000 oggetti, più di 5.000 disegni e più di 15.000 fotografie che restituiscono un quadro preciso dell’evolversi della storia di Kartell e della sua produzione, dei materiali plastici adottati, delle tecnologie produttive e delle strategie di comunicazione e distribuzione impiegate nel corso dei 70 anni di attività dell’azienda. Per chi fosse interessato a visitare il museo aziendale oltre alla mostra temporanea di cui ho già detto, lascio di seguito i contatti: Kartellmuseo, via delle Industrie 3, 20082 Noviglio (MI). Visitabile su appuntamento dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 con visita libera o guidata. Chiuso nei festivi e nei giorni di chiusura aziendale.Per prenotazioni: 02 90012269 ; 02 900121  oppure  info@museokartell.it 

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Roberto Bolle e i solisti del Teatro Alla Scala: La prima italiana al Rossetti di Trieste

10/3/2019

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FotoRoberto Bolle & Friends al Teatro Arcimboldi di Milano_28 gennaio 2017
Sicuramente la maggior parte di voi conoscerà Roberto Bolle, Étoile del Teatro alla Scala di Milano dal 2004 e dal 2009 Principal Dancer dell' American Ballet Theatre di New York, onore mai tributato a nessun altro ballerino italiano.
Tra i tanti meriti artistici che gli sono stati riconosciuti nei suoi anni di gloriosa carriera, Roberto Bolle ha anche avuto il grande merito di esser riuscito a portare la danza classica oltre i confini dei grandi teatri facendola conoscere, con la sua solita eleganza, a un pubblico molto più ampio e variegato, portando questa disciplina in una dimensione che possiamo definire pop, ma senza per questo privarla della sua magia. Le prime serate di Bolle su RaiUno, nel 2016 il debutto con "Roberto Bolle - La Mia Danza Libera" e in seguito "Roberto Bolle - Danza con me", hanno infatti sempre fatto registrare un grandissimo successo in termini di ascolti, alzando l'asticella della qualità della programmazione Rai. 
Chi volesse ammirarlo dal vivo, magari cogliendo l'occasione per visitare una bellissima città italiana, ma un po' fuori mano come Trieste, potrebbe organizzare un bel viaggetto nella settimana del 24 e 25 aprile, date in cui il grandissimo ballerino porterà in scena al Teatro Rossetti lo spettacolo intitolato "Roberto Bolle e i Solisti del Teatro alla Scala".    
Per il tanto atteso ritorno nella città di Trieste, dove Roberto Bolle era già stato presente con il suo fortunatissimo "Roberto Bolle and Friends", andrà in scena uno spettacolo diviso in due parti: la serata si aprirà con una serie di passi a due e assoli tratti dal repertorio classico e contemporaneo interpretati da Roberto Bolle e alcuni solisti e primi ballerini del Teatro alla Scala, per proseguire poi con l’esibizione corale di “The Seasons”, nuova produzione finora allestita soltanto per l’apertura dei lavori del World Economic Forum di Davos (gennaio 2018), con coreografie di Massimiliano Volpini su musiche di Antonio Vivaldi e dell’americano Edwaard Liang su Astor Piazzolla. 
INFO
Mercoledì 24 aprile ore 20.30 
Giovedì 25 aprile ore 18.00 
Biglietti da 39 € acquistabili su circuito TicketOne

Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Largo Giorgio Gaber, 1 - 34126 TriesteTel.: 040 3593511
E-mail: info@ilrossetti.it

Io ho avuto il piacere di assistere dal vivo allo spettacolo "Roberto Bolle & Friends" nel 2017 al Teatro Arcimboldi di Milano e se non avete ancora avuto occasione di farlo, vi assicuro che è un'esperienza che vale la pena vivere, e rivivere. Io cercherò di organizzarmi!

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Boldini e la moda, la mostra al Palazzo dei Diamanti di Ferrara

3/3/2019

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FotoGiovanni Boldini, Autoritratto di Montorsoli (1892); olio su tela, 56×36 cm, Galleria degli Uffizi_Firenze
C'è un'altra mostra nella mia lista dei desideri e visitarla sarebbe anche l'occasione per tornare in una città che mi piace parecchio, Ferrara. La mostra in questione è intitolata Boldini e la Moda ed è appunto un tributo che la città romagnola dedica al maestro Boldini, raffinato ritrattista e pittore nato proprio a Ferrara alla fine del 1842.
Io lo amo particolarmente, per i suoi famosissimi ritratti ma anche per i paesaggi e le vedute di Parigi che ha realizzato. Trovo che i suoi dipinti, caratterizzati dalle pennellate veloci e dinamiche che sono un po' la sua firma, siano di una bellezza unica. Per quanto appaiano così leggere e quasi rarefatte, le pennellate di Boldini restituiscono alle sue opere, in particolare ai suoi ritratti, una dinamicità e una precisione nel racconto dei particolari degli abiti e dei gioielli pazzesca tanto che anticipò con la sua arte formule e linguaggi del cinema e della fotografia di moda del Novecento. Amo poi la sensualità misurata quanto dirompente che l’enfatizzazione delle pose manierate e sensuali dei suoi soggetti comunica. Tutti questi elementi fanno di Boldini un artista unico nel suo genere.
Adesso e fino al 2 giugno sarà possibile farsi catturare dal magnetismo dei suoi ritratti presso il Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna - Museo Giovanni Boldini di Ferrara, la mostra racconta per la prima volta la storia dell'indubbio quanto affascinante legame tra Boldini e la moda del suo tempo. Frutto di un lungo e meticoloso studio che attraverso i documenti ha permesso di ricostruire la fitta rete di rapporti sociali e professionali dell’artista, la rassegna illustra infatti come Boldini fu capace di farsi interprete della moda del tempo fino a giungere a influenzarne le scelte. Potremmo quindi davvero considerarlo come il trendsetter della Belle Époque. 
​La mostra prende il via da un fatto del luglio del 1931: Boldini era scomparso solo qualche mese prima e, in occasione della prima retrospettiva allestita a Parigi, Vogue dedicava al grande pittore ferrarese un articolo dal titolo emblematico: Giovanni Boldini. Pittore dell’eleganza. Fu così che nel momento in cui il ritrattista che per decenni era stato interprete acuto e sensibile del gusto parigino abbandonava la scena iniziava il mito di un artista che, avendo dato vita a un canone di bellezza moderno e dirompente, avrebbe ispirato generazioni di stilisti, da Christian Dior a Giorgio Armani, da Alexander McQueen a John Galliano.
La mostra di Ferrara è studiata come un suggestivo percorso composto da quasi centrotrenta opere che si snoda tra splendidi dipinti, disegni e incisioni di Boldini e dei colleghi Degas, Manet, Sargent, Seurat, Blanche ed Helleu ai quali si accostano meravigliosi abiti d’epoca, libri e accessori preziosi. Ordinata in sezioni tematiche, ciascuna patrocinata da letterati che hanno contribuito a fare della moda un elemento fondante delle poetiche della modernità, da Charles Baudelaire a Oscar Wilde, da Marcel Proust a Gabriele D’Annunzio, la mostra svela gli intrecci tra arte, moda e letteratura che hanno segnato la fin de siècle e, evocando la cornice di mondanità e raffinatezza che fece da sfondo alla lunga carriera di Boldini, immerge il visitatore nelle atmosfere raffinate e luccicanti della vita parigina nel momento del suo massimo vivace splendore.
Io ho già potuto ammirare le opere di Boldini in occasione di una bellissima mostra che era stata organizzata nell'incantevole Villa Olmo sul Lago di Como nel 2011, ma cercherò di non perdere assolutamente l'occasione per tornare a godere di tali meraviglie attraverso questa nuova interessante chiave di lettura proposta dalla città natale del pittore. 

Boldini e la moda
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
16 febbraio – 2 giugno 2019
Aperto tutti i giorni, dalle 9.00 alle 19.00
Aperto anche a Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it
​www.palazzodiamanti.it/

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