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La vita imita l’arte più di quanto l’arte non imiti la vita_Wilde

Sustainable Thinking, la mostra su arte e moda sostenibili al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze

26/5/2019

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FotoRainbow Future, 2018_Museo Salvatore Ferragamo, Firenze
Al Museo Salvatore Ferragamo a Firenze, fino all'8 marzo 2020, la mostra che, in collaborazione con Museo di Palazzo Vecchio e Museo Novecento, esplora le nuove frontiere della moda del futuro riflettendo sulla sostenibilità come insieme di azioni rispettose verso il pianeta e nuovi, incredibili spunti creativi. 
Avete mai visitato il Museo Salvatore Ferragamo? Se non ci siete mai stati, vi consiglio di metterlo nella lista delle cose da fare al vostro prossimo viaggio a Firenze. 
Il Palazzo Spini Feroni nel quale si trova oggi il museo fu acquistato nel 1938 da Salvatore Ferragamo che lo adibì a sede della propria azienda e del proprio laboratorio. Siamo in pieno centro storico di Firenze. Il museo, inaugurato nel maggio del 1995, è nato per iniziativa della moglie di Salvatore, Wanda, alla guida dell'azienda dal 1960 (anno della morte del marito) e dei suoi sei figli, con lo scopo di diffondere le qualità artistiche di Salvatore Ferragamo e di condividere con il grande pubblico lo sforzo creativo che lo ha reso un tassello fondamentale non solo della storia della calzatura italiana nel mondo, ma della moda a livello globale. 
Dal 12 aprile scorso fino all'8 marzo del prossimo anno sarà possibile visitare Sustainable Thinking, mostra che mette al centro la riflessione consapevole sul tema della sostenibilità e dell'equilibrio attraverso il linguaggio dell'arte e della moda. Molti i designer e gli artisti presenti, tutti concentrati, in maniera originale e personale, su temi come il recupero di un rapporto di rispetto con la natura, sull'impiego di materie organiche nella moda, sul riuso creativo dei cosiddetti materiali di scarto. 
L'industria della moda ha cominciato a prendere consapevolezza del grosso impatto che ha avuto sullo stato di salute del nostro pianeta e sta correndo ai ripari. Nuove generazioni di designer si stanno approcciando in maniera del tutto nuova e consapevole, ma anche le grandi case di moda affermate da decenni sul mercato si stanno orientando verso l'utilizzo di nuovi materiali ecologici e performanti anche attraverso il perfezionamento dei processi produttivi.
La mostra è stata organizzata in 4 aree tematiche specifiche: 
Trasformazioni, dedicata al riciclo; Artigianalità e moda sociale, dedicata a manufatti preziosi realizzati con tecniche antiche tramandate nel tempo e alla moda che impiega soggetti deboli; Area Innovazione, dove trovano spazio i designer che fanno dell'uso di tecniche rivoluzionarie (es. stampa 3D o sviluppo di tessuti attraverso la coltura di microbi e funghi) la propria firma; infine l'Area Natura, dove si concentrano i designer che privilegiano l'utilizzo di fibre naturali ma che provengono da filiera controllata (es. non si usano pesticidi nelle coltivazioni di provenienza, il consumo di acqua è razionalizzato rispetto alle colture intensive e le tinture sono prive di metalli pesanti).
All'interno della mostra anche l'iconico sandalo che Salvatore Ferragamo realizzò nel 1938 per l'attrice Judy Garland (famosa per aver interpretato Dorothy ne Il mago di Oz nel 1939, per il quale sempre Salvatore Ferragamo realizzò le magiche, indimenticabili scerpette rosse), in questa occasione rivisitato e realizzato a mano in cotone organico lavorato all’uncinetto, tacco e piattaforma a strati in legno ricoperti del medesimo materiale (in foto). 
Il progetto espositivo prosegue nella Sala delle Udienze di Palazzo Vecchio e al Museo Novecento.
Fino all'8 marzo 2020. 
Orari:
10.00 - 19.30
chiuso il 1° gennaio, il 1° maggio, il 15 agosto e il 25 dicembre.     
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15 anni di mi ami festival a milano: 24, 25 e 26 maggio grande appuntamento con la musica all'idroscalo

19/5/2019

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FotoProgetto grafico Mi Ami Festival 2019
E' alle porte il Mi Ami Festival 2019, l'evento musicale milanese che ogni anno, da ormai quindici anni, anticipa l'estate.
Ci siamo! Mancano ormai pochissimi giorni, quattro per la precisione, a uno degli appuntamenti più attesi per gli amanti della musica ​italiana, in particolare della scena indie che, dall'esordio di nicchia del 2005, anno di fondazione del Festival, ha conquistato sempre maggior visibilità arrivando negli ultimi anni a mescolarsi al panorama mainstream.
Anche per questa edizione 2019, per il quattordicesimo anno di fila, l'Idroscalo di Milano e il Circolo Magnolia aprono le porte a Mi Ami Festival_musica importante a Milano_festival della musica bella e dei baci, ideato e diretto da Stefano Fiz Bottura e Carlo Pastore di Rockit.it.
Ogni anno una nuova accattivante grafica identifica e promuove l'evento. Anche gli hashtag non sono mai lasciati al caso, ovviamente. Quest'anno al solito #miamifestival si affianca #amorvincitomnia. Quattro i palchi sui quali si esibiranno tantissimi artisti: Tidal Stage, palco Jowae, palco Weroad, palco Retro. Tutto avrà inizio alle ore 16.00 (apertura cancelli) di venerdì 24 maggio dove, tra gli altri, ci saranno Clavdio, Coma Cose, Fast Animals and Slow Kids, Giorgio Poi, Franco 126. La giornata di sabato vedrà sul palco, per citare i più noti al grande pubblico: Riccardo Sinigallia, Motta, Mahmood, che proprio ieri si è classificato secondo all'Eurovision Song Contest. Domenica invece, in chiusura, molti altri grandi nomi tra i quali Giorgio Canali, Dimartino, Luca Carboni. 

I biglietti sono ancora disponibili e acquistabili su Mailticket e TicketOne: 75 € + diritti di prevendita per l'abbonamento, che garantisce l'accesso a tutte e tre le giornate; 28 € + diritti di prevendita per il ticket giornaliero valido esclusivamente per la data selezionata al momento dell'acquisto. 
Per il programma completo delle tre giornate e per tutte le informazioni pratiche > MI AMI 2019

La mia esperienza alle scorse edizioni del Mi Ami Festival 

Quando arriva il Mi Ami arriva l'estate, con tutte le sensazioni e le emozioni proprie di questa stagione dell'anno. C'è l'euforia, c'è la voglia di spensieratezza, di vivere all'aria aperta e sorseggiare una birra in compagnia ascoltando, come dice il sottotitolo, musica bella.
Da tre anni a questa parte, ho partecipato sempre ad almeno una delle giornate del Festival e anche quest'anno ci tornerò con piacere. L'atmosfera che si respira è frizzante, piena di energia ma allo stesso tempo rilassata e lenta. Gli spazi in cui si svolge l'evento si prestano bene ad accogliere il pubblico, eterogeneo ma sempre più giovane e sempre più numeroso rispetto alle prime volte. Il Mi Ami, dal 2005 a oggi, ha raggiunto il successo che merita, in termini di pubblico ma anche di attenzione da parte del panorama musicale, senza perdere la semplicità e l'ingenuità delle prime volte. 
Tanti gli artisti che si sono susseguiti sui palchi del Mi Ami negli anni: Carmen Consoli, Baustelle, I Cani, Brunori Sas, Ex Otago, Cosmo, Selton, Calcutta, Nada, e molti altri. 

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l'intervista - claire maggiora: come organizzare un matrimonio di successo. parola di wedding planner

12/5/2019

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FotoL'organizzatrice di eventi di lusso Chiara Maggiora di Claire Maggiora Events
Il matrimonio rappresenta uno degli eventi più importanti della vita: ecco i segreti dell'organizzatrice di eventi di lusso Chiara Maggiora, dell'agenzia astigiana Claire Maggiora Events.
La preparazione di ogni evento, e dei molteplici aspetti connessi, richiede una serie di capacità: prima di tutto quella organizzativa, di gestione del tempo a disposizione, dei fornitori ma anche degli eventuali imprevisti, oltre a una bella dose di buon gusto, creatività, entusiasmo. E, quando si tratta di un matrimonio, le ansie sulla sua buona riuscita e la necessità che tutto vada per il meglio contribuiscono certamente a renderlo "l'evento della vita". Che si organizzi tutto da sé o che si richieda il supporto di un wedding planner, le variabili che entrano in gioco nell'evento matrimonio sono innumerevoli e tutte necessitano della giusta attenzione, non trascurando affatto la componente "emozionale", che sicuramente rende il tutto ancora più intenso. Ne abbiamo parlato con Chiara Maggiora, professionista dell'organizzazione di eventi di lusso con la sua agenzia Claire Maggiora Events, con sede ad Asti. Da tempo Chiara (per tutti ormai Claire, come veniva chiamata da bambina, tanto da fare di questo nome quello della sua agenzia) affianca coppie italiane e straniere nella realizzazione del proprio sogno d'amore, con un servizio organizzativo a tutto tondo per un matrimonio perfetto e curato in ogni minimo dettaglio. 
Salve Claire, ci svela quali sono i segreti per realizzare un matrimonio memorabile?
<<La mia concezione di matrimonio memorabile è quella di un evento in cui tutto sia in armonia, dove dall'inizio alla fine gli invitati abbiano la percezione di vivere una magia, sentendosi per una giornata o più, fuori dal tempo e dallo spazio, una festa dove tutti possano sorridere e divertirsi e rendere gli sposi i veri protagonisti di questo momento. Per quanto riguarda gli sposi, memorabile è il matrimonio in cui alla fine di tutto, proprio loro vengono da te, organizzatrice, a ringraziarti con un abbraccio e gli occhi lucidi. La loro soddisfazione e la loro gioia è il vero successo di un evento. Per arrivare a ciò il mio personale segreto è la calma, che i diretti interessati spesso perdono perché troppo coinvolti emotivamente. Per me non esistono problemi ma solo soluzioni, si tratta di momenti belli, di feste, niente deve essere turbato da banali preoccupazioni o agitazioni, quindi il segreto fondamentale è avere una capacità organizzativa eccellente e un'attitudine alla serenità da poter trasmettere a tutti. Un altro segreto è affidarsi ai migliori fornitori scegliendo solo e sempre grandi professionisti>>.
Quali sono invece gli errori da non commettere?
<<Svariati sono gli errori da evitare, per quanto riguarda il mio modo di lavorare innanzitutto mai avere la smania di protagonismo da rendersi troppo visibili e al centro dell'attenzione. Una brava wedding planner è regista ma mai protagonista, il suo lavoro deve trasparire dai fatti concreti, mai dalle parole e dalla troppa visibilità durante l'evento. Non bisogna mai lasciare nulla al caso, ma avere piani A e piani B per ogni evenienza, e come ho già detto mai affidarsi a persone che si improvvisano, in nessun ambito, la scelta dei propri fornitori e collaboratori fa sempre la differenza. In ultimo ma basilare mai cercare di prevaricare i clienti nelle decisioni, consigliare, guidare, ma mai imporre. Io adoro il colore verde, ma se loro lo odiano non c'è storia, non si utilizza!>>
Che consigli offre agli sposi per prepararsi ad affrontare al meglio l'evento della vita?
<<Ammetto di non dare molti consigli ai miei sposi, in fondo io non sono sposata! L'unica cosa che dico sempre è di affrontare tutto con gioia, non farsi prendere dal panico o dalle ansie e di fidarsi di me perché dall'esterno si vedono cose che spesso sfuggono ai diretti interessati. I consigli che elargisco più facilmente sono quelli "futili" ma per noi fondamentali, ovvero quelli di bellezza e stile, le mie spose hanno sempre lunghe liste di prodotti beauty e segreti per arrivare splendide al giorno fatidico! Di questi consigli spesso beneficiano anche damigelle, sorelle, mamme, suocere...essendo un'esperta di cosmetica e bellezza in generale diciamo che "ci vado a nozze"!!>>.
 Quanto conta il lavoro del wedding planner (ed è davvero tanto costoso quanto si possa credere)?
<<Il lavoro del wedding planner, se fatto bene, fa la differenza perché si nota subito un evento curato da una mano esperta piuttosto che creato da sé. Ricordiamoci che sono sempre i dettagli a fare la differenza e la mano di un'esperta wedding planner la fa. Per quanto riguarda i costi sicuramente sono da valutare, non tutti possono o vogliono permetterselo, però un matrimonio organizzato nei minimi dettagli spesso può venire a costare meno tramite un'agenzia grazie alle conoscenze dirette dei fornitori e alla capacità di gestire il budget totale. Poi ricordiamoci sempre che ci sono fasce di prezzo differenti, organizzatori che trattano budget più bassi e altri come me che si rivolgono al mondo del luxury, ma questo non significa la bellezza o meno di un evento, si possono creare eventi meravigliosi con un piccolo budget e altri ridicoli spendendo tanti soldi, la differenza la fa solo il buon gusto, dei clienti e dell'organizzatore>>.
Star internazionali, ma anche persone comuni provenienti dall'estero, hanno scelto negli ultimi anni una location italiana quale scenario per il proprio matrimonio: quanto è attuale questo fenomeno?
<<Il fenomeno del destination wedding sta prendendo sempre più piede, infatti la mia agenzia si dedica con tanto entusiasmo a questo aspetto. Sono sempre di più gli stranieri che scelgono il nostro paese per sposarsi, e non c'è bisogno che ne spieghi il motivo, è il paese più bello del mondo! Abbiamo il mare ,i laghi, le città d'arte, le campagne...abbiamo luoghi per tutti i gusti e tutte le tasche. Certamente il fatto che molte celebrità si siano sposate in Italia ha contribuito a renderla meta di interesse perciò siamo sempre grati a coloro che pubblicizzano le nostre bellezze nel mondo. La mia agenzia in particolare offre un servizio a 360 gradi agli stranieri potendosi avvalere di due tour operators molto famosi in Italia che prendono in carico gli spostamenti degli ospiti da ogni parte del mondo e offrono assistenza costante. Proprio in questo periodo sto sviluppando un progetto con persone molto in gamba che riguarda il nostro territorio piemontese delle Langhe e Monferrato, se andrà in porto ve ne parlerò volentieri in un'altra intervista>>.
Parliamo infine di tendenze matrimonio 2019-2020. Cosa è IN, cosa è OUT?
<<Potrà sembrare strano ma non sono una grande amante dei trends e delle mode. Li seguo ovviamente per una questione di aggiornamento ma la mia parole d'ordine è buon gusto, non a caso il motto di apertura del mio sito è "beauty can save the world" e non tutto ciò che è modaiolo è anche sempre bello. E' anche vero che dicono che il bello sia soggettivo ma io credo che ci siano dei canoni di estetica, eleganza e raffinatezza che prescindano da tutto il resto e non sono discutibili perciò chi si rivolge alla mia agenzia sa che questa è la mia filosofia, un occhio alle mode sì ma con cautela. Posso perciò dirvi che IN sarà sempre l'elegante semplicità mentre OUT la confusione e la volgarità, di forme e contenuti>>.

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salone del libro di torino 2019: informazioni sull'evento e grandi ospiti, da jovanotti a sepùlveda

5/5/2019

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FotoLocandina del Salone Internazionale del Libro di Torino 2019
Dal 9 al 13 maggio 2019 si svolge la più grande manifestazione italiana legata al mondo dell'editoria, il Salone Internazionale del Libro di Torino: ecco info sull'evento e ospiti attesi.
Mancano pochi giorni all'inizio dell'evento che ogni anno porta nel capoluogo piemontese appassionati di lettura, semplici curiosi, scrittori, editori, illustratori, giornalisti, traduttori e artisti di vario genere, uniti da una unica parola: libro. Quest'anno la manifestazione è giunta alla sua 32° edizione, e segue il grande successo della scorsa edizione. Nel 2018, infatti, il Salone del Libro di Torino aveva battuto i record dell’anno precedente con un aumento consistente di visitatori ed editori partecipanti con il loro stand: 144.386 visitatori (contro i 143.815 del 2017), cui aggiungere i 26.400 del Salone Off (contro i 25.000 del 2017), per un totale di 170.786 provenienti da tutto il mondo. Con questi precedenti positivi, il Salone di quest'anno si appresta a partire con grandi aspettative.

La location 
​Si riconferma il Lingotto Fiere, amato dagli organizzatori che hanno spesso sottolineato il fatto che rappresenti la sede ideali per ospitare la più importante fiera italiana dedicata ai libri con i suoi stand per gli editori e le numerose e comode sale in cui svolgere i molteplici incontri.

Il tema del Salone del Libro 2019
Il gioco del mondo: ecco il tema di quest'anno, a significare che la cultura non manifesta linee di divisione, non mette barriere, ma anzi le elimina, lasciando che il pensiero, le idee, le identità si mescolino. Un incontro di diversità che trovano forma nell'abbraccio e nel sostegno reciproco, circolare, come circolare è il mondo. L'immagine della locandina è stata realizzata dall'artista italiana MP5, che si distingue per il disegno in bianco e nero, dalle linee molto essenziali.

Il Paese ospite
La novità del 2019 è che non esiste un Paese ospite ma una lingua ospite, lo spagnolo. Un modo questo per sottolineare l'abbattimento dei confini territoriali, andando oltre e rendendo fluida la concezione di ospite, dal momento che si tratta di una delle lingue più parlate al mondo. E' attesa infatti una folta delegazione di autrici e autori provenienti dai Paesi del Centro e Sud America, per la creazione di un progetto culturale ambizioso sul piano internazionale. 

Gli ospiti (tanti) attesi
Un gran numero di scrittori prenderanno parte all'evento torinese. Si parte giovedì 9 maggio con una grande lezione di apertura grazie a Fernando Savater, tra i più illustri intellettuali spagnoli viventi. Ma si attendono anche lo scrittore cileno Luis Sepúlveda ("Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare", "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore"); il giornalista russo Masha Gessen ("Il futuro è storia", vincitore del National Book Award 2017); lo scrittore e attivista africano Wole Soyinka (Nobel per la Letteratura 1986); Matt Salinger, attore e produttore, figlio dello scrittore di "Il giovane Holden" a celebrare il centenario della nascita di J.D Salinger; lo scrittore irlandese Colum McCann (National Book Award nel 2009 e Premio Mondello Internazionale Sezione Autore Straniero 2019); la svedese  Camilla Läckberg, tradotta in 42 lingue e pubblicata in 66 Paesi.
Tra le personalità presenti anche la scrittrice Michela Murgia, la scrittrice araba Fatima Sharafeddine, i linguisti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, fumettisti e illustratori come Zerocalcare a Joann Sfar, il trapper Achille Lauro, il rapper Frankie Hi-nrg MC, gli astronauti Umberto Guidoni e Linda Raimondo; ci sarà poi l'attore Francesco Pannofino a leggere i brani più famosi dalla saga di Harry Potter; Neri Marcorè e Max Paiella impegnati con le Filastrocche in cielo e in terra di Gianni Rodari; Gek Tessaro con Pinocchio e Geronimo Stilton; sui temi ambientali interverranno invece Simone Perotti, Federico Taddia e Pierdomenico Baccalario. Molto atteso, l'11 maggio, Jovanotti, che parlerà di lettura e scrittura, di linguaggi e di viaggi. 
Presenti, come da tradizione, i finalisti del Premio Strega Europeo, giunto alla 6° edizione: il francese David Diop con "Fratelli d’anima", l’irlandese Catherine Dunne con "Come cade la luce", l’austriaco Robert Menasse con "La capitale", l’olandese Ilja Leonard Pfeijffer con "La Superba" e la tedesca Sasha Marianna Salzmann con "Fuori di sé".

Salone del Libro Off 2019
Arrivato alla sua 16° edizione, il Salone Off è la manifestazione collaterale al Salone del Libro di Torino che intende portare autori, artisti e libri non solo nelle diverse circoscrizioni torinesi, ma anche in circa venti Comuni della Città Metropolitana. Per quest'anno, dal 2 al 19 maggio 2019, sono oltre 530 gli appuntamenti in oltre 270 luoghi diversi per vivere il mondo della cultura in maniera sempre più diffusa.

Informazioni generali
Date: da giovedì 9 a lunedì 13 maggio 2019
Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Indirizzo: Via Nizza, 294 – 10126 Torino
Programma dettagliato e tutte le ulteriori informazioni sul  sito ufficiale del Salone Internazionale del Libro.

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