![]() Oggi non potevamo che parlare di una mostra tutta al femminile organizzata presso la Basilica Palladiana di Vicenza, per la quale le misure restrittive di questi giorni a causa del Coronavirus ne hanno prorogato la data di chiusura al 3 maggio 2020, per consentirne una più serena partecipazione da parte del pubblico dopo la fine dell'emergenza di questi giorni. Parliamo di Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi. Un'esposizione incentrata sulla figura della donna nel decennio immediatamente successivo alla Prima Guerra Mondiale, un momento storico in cui si assiste alla trasformazione del ruolo e dell’immagine della donna, che diviene sempre più autonoma, seducente e moderna. La mostra a Vicenza Fino al 3 maggio 2020 la mostra nella bellissima location veneta consente di effettuare un percorso tra dipinti, abiti, gioielli, sogni di esotismo che evocano un’Europa da poco uscita dai disastri della guerra. In una fase di cambiamenti sociali e riassetto delle vite di tutti, le donne gradualmente iniziano a ritagliarsi ruoli sempre più autonomi, a livello teorico ma anche pratico in alcuni casi. Pensiamo a molte pioniere di quel periodo: la scrittrice Virginia Woolf che cambia il corso della letteratura, l’aviatrice Amelia Earhart che attraversa in volo l’Atlantico, la danzatrice Josephine Baker che incanta Parigi con i suoi balli, l’attrice Louise Brooks volto delle pellicole mute, la stilista Coco Chanel che rivoluziona la moda. Insomma, inizia a emergere sempre di più la volontà di fare qualcosa che vada oltre vincoli sociali e di genere. Tale fenomeno, complesso e non privo di difficoltà, è espresso nelle opere del pittore Ubaldo Oppi, che crea suggestivi ritratti di donne piene di fascino e di carisma. Una "Nuova Donna" presente anche nella pittura di artisti come Casorati, Sironi, Cavaglieri, Marussig, esponenti del cosiddetto Novecento Italiano, ma espressa anche da opere di illustri pennelli stranieri, come Gustav Klimt, la cui opera "Giuditta" apre la mostra. Nota 08-03-20: mostra chiusa fino al 3 aprile 2020 Nel rispetto del decreto (DPCM) dell'8 marzo, articolo 2 comma d, la Basilica Palladiana e la mostra "Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi", chiude con decorrenza immediata fino al 3 aprile 2020. Tutte le informazioni sulla riapertura e aggiornamenti sul sito ufficiale: Mostreinbasilica
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I musei e i parchi italiani più visitati del 2019? Ecco la classifica. E tu, quale preferisci?26/1/2020 ![]() L'Italia deve gran parte della sua attrattività alle risorse culturali che vanta, in ogni sua regione. Un territorio che da Nord a Sud, isole comprese, offre al visitatore un numero pressochè infinito di occasioni per ammirare arte, storia, archeologia, architettura, racchiuse in tesori senza tempo. Non mancano, durante l'anno, le occasioni per prendere parte alla cultura del territorio, soprattutto attraverso un gran numero di mostre nei luoghi più caratteristici, ma anche tramite giornate dedicate alla scoperta delle bellezze della Penisola. Come ogni anno, anche per il 2019 è stata stilata la lista delle località (nella fattispecie musei e parchi archeologici statali) maggiormente visitate da turisti italiani e stranieri. Complessivamente nei primi 30 musei e parchi archeologici sono entrati nel 2019 circa 30 milioni di visitatori, ovvero quasi 700 mila in più rispetto al 2018 (+2,4%). Le prime cinque regioni per numero di ingressi sono il Lazio, la Campania, la Toscana, il Piemonte e la Lombardia. Ma quali sono quelli più visitati? Conferme ma anche sorprese. Al primo posto troviamo Roma con il suo Colosseo, stabile in vetta con oltre 7,5 milioni di visitatori. A seguire, gli Uffizi a Firenze con 4,4 milioni di ingressi. Sul terzo gradino del podio, gli Scavi di Pompei con 4 milioni circa di visitatori (160 mila in più rispetto al 2018). Oltre alle location che mantengono le loro posizioni, la top 30 dei musei e dei parchi archeologici statali offre anche alcune novità interessanti. Pensiamo ad esempio al boom della Galleria Nazionale delle Marche, che registra un +36,8% e sale di sette posizioni entrando al ventottesimo posto della top dove mancava dal 2012. Riscontri molto positivi anche per il Museo di Capodimonte a Napoli, che ha visto accrescere del 34% i visitatori con 253 mila ingressi circa, entrando nella top 30 scalando 4 posizioni. Sempre nella città partenopea, vede crescere i suoi visitatori Castel Sant'Elmo con un +18,7% e Palazzo Reale con un +11%. Bene, in termini di crescita, anche le Terme di Caracalla a Roma, con un aumento del 10,9% e il Castello di Miramare a Trieste con un +10,7% di ingressi. Buon risultato infine per il Palazzo Ducale di Mantova che da 324 mila visitatori passa a oltre 346 mila con un incremento del 7% e la diciottesima posizione in classifica. ![]() È iniziata il 12 dicembre e rimarrà a disposizione dei visitatori fino al 1° marzo. C'è ancora tempo quindi per tuffarsi nel mondo iper tecnologico e futuristico de La Città dei Robot, la mostra-evento ospitata a Milano presso il Bicocca Village. Vediamo di cosa si tratta. Avete mai sognato di poter ballare, giocare o in qualche modo interagire con un androide, con un robot dalle fattezze umane? Io ci penso ogni volta che vedo un nuovo episodio di Star Wars e, avendo visto di recente l'ultimo al cinema, sono stata molto incuriosita da questa mostra. Dopo aver già fatto tappa in altre 30 città europee, adesso La Città dei Robot è... Milano. Protagoniste assolute sono tecnologia, intelligenza artificiale, robotica. Un'occasione divertente e insolita per tutta la famiglia! Ecco cosa offre La Città dei Robot Sarà possibile conoscere I nuovi robot di tutto il mondo: il robot francese Reeti, il realistico robot ragno dal libro Guinness dei primati, il primo robot pesce, il robot cane e il robot ballerino dell'ultima generazione di robot intelligenti sono arrivati da Las Vegas, Pechino e Berlino. Si potrà assistere a Show ed esperimenti: assistere allo spettacolo di roboacte al teatro dei robot, ballare con i robot, godersi la musica dei fulmini e partecipare agli esperimenti. Tutte attività che possono diventare realtà! Si potranno incontrare i Robot assistenti: esistono davvero dei robot pronti a fare tutte le faccende domestiche? Eh sì! Lavano le finestre e fanno brillare gli specchi, servono una deliziosa colazione, preparano il tuo caffè preferito e alla sera, persino ti fanno un massaggio! Cancelliamo i confini tra la realtà e il mondo virtuale! Nella Città dei Robot gli ologrammi si librano nell'aria e per vederli non è necessario indossare occhiali speciali. Potrai controllare gli ologrammi intorno a te e farli muovere con un movimento della mano. Inoltre è a disposizione dei visitatori uno Spazio esterno interattivo in cui intraprendere un viaggio attraverso la galassia e diventare un astronauta con l'aiuto delle ultime tecnologie. Diventa una "stella" e crea un big bang, vola nello spazio sull'ascensore attraverso tutti gli strati dell'atmosfera! Laboratori e work shop Tanti i laboratori e i work shop pensati per garantire occasioni di divertimento e scoperta ai più piccoli: da Robot-pittore, per creare un robot che sarà in grado di disegnare autonomamente! A casa tua ti aiuterà a creare delle figure complesse colorate a Spazio in una provetta, dove sarà possibile racchiudere uno spazio infinito in una provetta! Risultato: creerai il tuo Universo in miniatura dagli oggetti circostanti! In appena un'ora, si potrà assemblare un robot e persino portarlo a casa. Si potrà anche disegnare con una penna 3D o fare un costume da robot con materiale di scarto. I laboratori si pagano separatamente. È previsto uno sconto del 30% con la carta Coop e Socio Coop. Info per raggiungere l'evento e orari Milano Viale Sarca, angolo via Chiese Bicocca Village Autobus 51, 87 (fermata Via Chiese) M5 (fermata Ponale) Lunedi - Giovedi: 14:00 - 21:00 Venerdì - Domenica: 10:00-21.00 Mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale a Roma per i cinquecento anni dalla sua morte12/1/2020 ![]() Si preannuncia una delle mostre più interessanti degli ultimi tempi, forse quella di maggiore spicco per l'anno appena iniziato. In occasione del cinquecentenario della morte del genio della pittura rinascimentale, avvenuta a Roma il 6 aprile 1520 all'età di appena 37 anni, una grande esposizione si svolge a Roma a partire dal 5 marzo e fino al 2 giugno 2020. Le Scuderie del Quirinale, in collaborazione con la Galleria degli Uffizi di Firenze, si preparano a ospitare una mostra monografica, con oltre duecento capolavori tra dipinti, disegni e opere di confronto. L'esposizione, che si focalizza in maniera particolare nel periodo romano di Raffaello, che lo consacrò artista di grandezza ineguagliabile e leggendaria, racconta con grande attenzione ai dettagli tutto il suo complesso e articolato percorso creativo attraverso un imponente corpus di opere, per la prima volta esposte tutte insieme. E si configura come la più grande rassegna dedicata a un artista mai realizzata in Italia. Dalla “Madonna del Granduca” e la "Velata” delle Gallerie degli Uffizi, da dove provengono 50 opere, fino alla “Madonna Alba” della National Gallery di Washington. I prestiti provengono infatti dalle maggiori istituzioni culturali del mondo: tra questi, in Italia, le Gallerie Nazionali d'Arte Antica, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Fondazione Brescia Musei, e all'estero, oltre ai Musei Vaticani, il Louvre, la National Gallery di Londra, il Museo del Prado, l'Albertina di Vienna, il British Museum, la Royal Collection, l'Ashmolean Museum di Oxford, il Musée des Beaux-Arts di Lille. Sempre per celebrare il grande artista a cui è dedicato il 2020 culturale dell'Italia e non solo, per tutto l'anno, al Pantheon, una rosa rossa indicherà la tomba di Raffaello. Ma in suo onore sono anche altre le iniziative a Roma: dalla Domus Aurea, dove da marzo si potrà ammirare “Raffaello nella Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche”, fino alla Galleria Borghese, dove da ottobre si svolgerà “Raffaello dei Borghese”. Sicuramente però l'evento più importante delle celebrazioni in suo onore è proprio la mostra dei 200 capolavori alle Scuderie del Quirinale nella Capitale, per la quale già dal suo annuncio sono partite da tutto il mondo le prenotazioni. Mostre d'inverno in Italia: tanti appuntamenti con l'arte da dicembre e per i primi mesi del 20208/12/2019 ![]() Le mostre della stagione invernale 2019-2020 in Italia? Ecco quelle più belle in giro per la Penisola durante i prossimi mesi. Oggi, con la ricorrenza dell'Immacolata, si dà ufficialmente il via all'attesa del Natale, e quindi della stagione invernale che entrerà tra pochissimi giorni. E' questo un periodo dell'anno sempre molto ricco in termini di mostre e appuntamenti con l'arte e la cultura. Per questo, ricordiamo alcuni degli eventi espositivi più rappresentativi delle prossime settimane...assolutamente da non perdere! Joan Mirò al PAN di Napoli Il PAN - Palazzo delle Arti di Napoli ospita fino al 23 febbraio 2020 la mostra "Joan Mirò - Il linguaggio dei segni". Tutte di provenienza dalla collezione dello Stato portoghese, le opere raccontano un linguaggio che ha trasformato l’arte del XX secolo. Sei i decenni percorsi, dal 1924 al 1981, per raccontare il “maestro dell’evasione” attraverso 80 opere tra dipinti, disegni, sculture, collage, arazzi. PAN - Palazzo delle Arti Andy Warhol alla Basilica della Pietrasanta di Napoli Fino al 23 febbraio 2020, un corpus di circa 150 opere narra la carriera artistica del padre della pop art che nel corso della sua vita è rimasto affascinato dalla città, visitandola più e più volte. Una delle testimonianze più affascinanti del suo legame con il capoluogo campano è la serie "Vesuvi". Per l'ccasione, la Basilica della Pietrasanta nel centro di Napoli è allestita per ospitare nella maniera più originale possibile la mostra del visionario artista. Bacon, Freud e la Scuola di Londra al Chiostro del Bramante a Roma C'è tempo fino al 23 febbraio 2020 per visitare al Chiostro del Bramante di Roma la mostra sulle "verità umane". Organizzata in collaborazione con la Tate di Londra, la mostra raggruppa artisti della “Scuola di Londra” nati tra l’inizio del Novecento e gli anni Trenta, includendo Michael Andrews, Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Rego. Francis Bacon e Lucian Freud sono insieme per la prima volta in Italia. Chiostro del Bramante Van Gogh al Complesso Monumentale di Santa Sofia a Salerno C'è tempo sempre fino al 23 febbraio 2020 per ammirare la mostra immersiva dedicata alle opere di Van Gogh. Cliccando su questo link, troverete tutte le info nell'approfondimento dedicato. Mostra collezione Thannhauser Guggenheim al Palazzo Reale di Milano Fino al 1° marzo 2020, il Palazzo Reale di Milano ospita la mostra "Guggenheim. La collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso". Per la prima volta i più importanti capolavori della collezione Thannhauser del Guggenheim arrivano in Europa. Circa cinquanta capolavori dei maestri impressionisti, post-impressionisti e di membri delle avanguardie dei primi del Novecento: da Paul Cézanne, Edgar Degas, Paul Gauguin a Édouard Manet, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Vincent van Gogh e Pablo Picasso. Palazzo Reale Milano Filippo De Pisis al Museo del Novecento di Milano E' dedicata al pittore emiliano Filippo De Pisis la retrospettiva che trova spazio nel Museo del Novecento di Milano fino al'1 marzo 2020. Oltre 90 dipinti tra vedute urbane, nature morte e fantasie marine. La mostra è suddivisa in dieci sale che seguono un andamento cronologico. Dagli esordi del 1916, passando per l’incontro con la pittura metafisica, fino al ricovero in clinica psichiatrica, si indaga la figura di uno dei protagonisti della pittura italiana tra le due guerre. Museo del Novecento Da Tiziano a Rubens. Capolavori da Anversa e da altre collezioni fiamminghe a Venezia Sempre fino all'1 marzo 2020, il Palazzo Ducale di Venezia ospita la mostra che include un gran numero di capolavori provenienti da collezioni sia pubbliche sia private, alcune mostrate al pubblico per la prima volta. Tiziano, Pier Paul Rubens, Anthony van Dyck e Michiel Sweerts sono solo alcuni degli artisti presenti. Tornano a Venezia l’opera denominata dalla stampa internazionale "Il Tintoretto di David Bowie" e il “Ritratto di una Dama e sua figlia” di Tiziano. Palazzo Ducale Van Gogh, Monet, Degas al Palazzo Zabarella di Padova Oltre 70 capolavori di Edgar Degas, Eugène Delacroix, Claude Monet, Pablo Picasso e Vincent van Gogh in mostra al Palazzo Zabarella di Padova fino all'1 marzo 2020. Le preziose opere provengono dalla Mellon Collection of French Art del Virginia Museum of Arts e sono esposte lungo un arco cronologico che va dalla metà dell’Ottocento fino ai primi decenni del Novecento, passando attraverso la prolifera stagione dell’Impressionismo. Palazzo Zabarella Chagall al Palazzo Albergati di Bologna Fino all'1 marzo 2020, Palazzo Albergati di Bologna ospita la mostra "Chagall. Sogno e Magia" con 160 opere tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni che raccontano l'arte inimitabile del pittore russo naturalizzato francese. A fare da filo conduttore capace di legare le opere tra di loro è la sensibilità poetica dell'artista. L'esposizione è curata da Dolores Duràn Ucar e organizzata da Arthemisia. Palazzo Albergati Mostra Anni Venti al Palazzo Ducale di Genova Gli Anni Venti raccontati in una mostra allestita presso l'Appartamento del Doge e Cappella Dogale del Palazzo Ducale di Genova, fino all'1 marzo 2020. In esposizione, opere di artisti del calibro di Carlo Carrà, Felice Casorati, Galileo Chini, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Achille Funi, Virgilio Guidi, Alberto Martini, Arturo Martini, Fausto Pirandello, Enrico Prampolini, Alberto Savinio, Scipione, Gino Severini, Mario Sironi, Adolfo Wildt. Palazzo Ducale Frida Kahlo al Set Spazio Eventi Tirso di Roma "Frida Kahlo. Il Caos dentro", ospitata dal Set Spazio Eventi di Roma in via Tirso 16, fino al 29 marzo 2020, celebra il mito della pittrice messicana intitolata attraverso un'immersione a 660 gradi nel mondo di Frida. Si può assistere alla riproduzione in altissima risoluzione nello speciale formato "modlight" delle sue opere, oltre a una serie di sezioni tematiche che andranno a concentrarsi su alcuni aspetti fondamentali della vita dell'artista, come le fotografie realizzate insieme al fotoreporter Leo Matiz. Set Spazio Eventi Tirso Gio Ponti al MAXXI di Roma A 40 anni dalla sua scomparsa, fino al 26 aprile 2020, il MAXXI di Roma celebra l’architetto, designer e art director Gio Ponti. La retrospettiva ripercorre l’attività dell’artista integrale attraverso la sua architettura. La mostra offre allo spettatore materiali d’archivio, fotografie, modelli, oggetti che permettono di entrare nel lavoro di uno dei maggiori protagonisti dell’architettura italiana. MAXXI - Museo Nazionale della Arti del XXI secolo Marina Abramovic alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano Fino al 31 dicembre 2020, presso la Pinacoteca Ambrosiana di Milano, si svolge “The Kitchen. Homage to Saint Therese”, ciclo di tre video in cui l’artista ripercorre l’episodio della levitazione mistica di Santa Teresa d’Avila. La mostra si svolge all’interno del percorso di visita della Cripta di San Sepolcro (ha riaperto nel 2016 dopo 50 anni di chiusura) come parte del programma dedicato all’arte contemporanea iniziato nel 2017. Pinacoteca Ambrosiana ![]() Dal 23 novembre, la Chiesa dell'Addolorata nel complesso monumentale di Santa Sofia a Salerno ospita un evento che ha emozionato il mondo: "Van Gogh - La mostra immersiva". Info e orari. Si svolge dal 23 novembre e fino al 23 febbraio 2020 l'esperienza sensoriale alla scoperta del genio di Van Gogh che ha appassionato i visitatori durante la sua itineranza, in Italia e nel mondo. Un'immersione totalizzante, per godere delle opere del pittore olandese a 360 gradi. "Van Gogh - La mostra immersiva" già dal nome evidenzia l'essenza del progetto: si tratta di una mostra interattiva, che unisce osservatore e opere d'arte e di tecnologia. L'invito è quello di "entrare" all'interno delle creazioni, di conoscere Van Gogh camminando all'interno dei suoi quadri. Ciò grazie a un innovativo sistema di proiezioni 3D mapping. Ogni superficie si trasforma così in arte: pareti, colonne, soffitti e pavimenti assumono le tinte caratteristiche dell'artista. Dal blu profondo della notte stellata al giallo vivace dei girasoli. L’osservatore diviene così parte attiva del percorso artistico, delle opere che esplora. Tra i sensi coinvolti, non solo la vista, ma anche l’udito, con una colonna sonora che accompagna il visitatore nel suo percorso, esaltando ancora di più l’emotività del percorso. La location Si tratta del primo monastero dell'Ordine Benedettino dedicato a Santa Sofia, realizzato alla fine del X secolo. Una location suggestiva che si trova in piazza Abate Conforti, 21 nel centro di Salerno. L’interno della Chiesa di Santa Sofia viene totalmente rivoluzionato dalla proiezione video di altissima definizione. Nel dettaglio, l’“esperienza” è suddivisa in tre parti emozionali: la presentazione dell'artista (il pubblico viene introdotto alla scoperta della pittura dell'artista, dei suoi studi, della ricerca del suo stile); l'immersione completa; i momenti bui (mentre il pittore affonda nella follia e nell’alcol, dà vita ad alcune delle sue opere più apprezzate come “La Notte Stellata”). La virtual reality experience Il visitatore vive e sperimenta, anche grazie all’utilizzo di auricolari da virtual reality, una giornata di Van Gogh: dall’alba al tramonto nel corpo del pittore, nel villaggio di Hales, Francia. La passeggiata immersiva ruota intorno a sette opere: dal risveglio nella camera da letto ("La camera da letto di Van Gogh"), al camminare per le scale, passando per la scoperta della casa dall'esterno ("La Casa Bianca"), l'avanzamento nei campi con l'incontro delle contadine ("La Siesta "), l'arrivo nel "Campo di grano con i corvi" e "Un campo di grano con cipressi" e la transizione a "La Notte Stellata" inizia prima che finisca definitivamente il giorno con la pittura notturna sul lungomare ("Notte stellata sul Rodano") e il ritorno alla camera da letto ("La camera da letto di Van Gogh"). Info sulla mostra di Van Gogh a Salerno Ingresso dal lunedì al venerdì 9-14/16-20; sabato 9 – 23; domenica e festivi 9-20. Biglietto intero 13 euro. Ridotto over 65 e bambini 6-12 anni: 10 euro. Family 2 adulti più 1 bambino 6-12 anni 28 euro. Family 2 adulti più 1 bambino fino a 6 anni 26 euro. Per gruppi di 25 persone, il costo del biglietto è 25 euro a persona. Ridotto diversamente abili 10 euro. L’ultimo ingresso è concesso un’ora prima dell’orario di chiusura della mostra. I Love Lego Milano: una mostra da non perdere per amanti dei mitici mattoncini colorati e non solo10/11/2019 ![]() Fino al 2 febbraio 2020, il Museo della Permanente di Milano ospita una mostra incredibile dedicata al magico mondo dei mattoncini Lego: tutte le info per partecipare all'evento. Amanti del gioco dei Lego? Alla ricerca di mostre per tutta la famiglia in compagnia di bambini? O semplici curiosi? Ecco un’occasione imperdibile per trascorrere una giornata all'insegna del divertimento, dei colori e della fantasia. Ritornare bambini per qualche ora, sorprendendosi di come si possano riprodurre realtà utilizzando migliaia di mattoncini assemblabili; immergendosi in un mondo che affascina da decenni un pubblico immenso da tutto il mondo. C'è tempo fino al 2 febbraio 2020 per ammirare la mostra I Love Lego, ospitata nel Museo della Permanente di Milano. Si tratta di una sorta di narrazione dell’incredibile trasformazione di quello che, da giocattolo tra i più comuni e conosciuti si è trasformato, nel corso del tempo, in vere e proprie opere d’arte. Ad accogliere i visitatori, all’inizio del percorso di mostra, una proiezione olografica ideata da Display Expert con Arthemisia: è possibile ammirare immagini ad altissima definizione che consentono la visualizzazione di oggetti in 3D fluttuanti nello spazio circostante. Su uno spazio immenso, di decine di metri quadrati, sono poi riprodotti scenari che vanno da antichissimi monumenti storici a città contemporanee: a creare dei mini mondi fantastici come quello dei leggendari pirati del mare, di ricostruzioni di villaggi medievali e architetture dell'Antica Roma, fino a interi mondi di più moderne realtà. Impressionante la minuzia dei particolari davvero stupefacenti per il realismo con il quale sono ricreati città, palazzi, scenari, parchi, attrazioni dal mondo. L'evento è sostenuto dalla collaborazione di RomaBrick, costola dell’associazione nazionale di amanti Lego che riesce a creare ambienti tra i più grandi che si possano vedere nel mondo: ogni parte delle installazioni emerge da una creazione collettiva, basta osservare edifici, strade, ambienti vari concepiti da un team che vanta la presenza di numerosi architetti e ingegneri. A fare capolino tra le diverse installazioni, 12 oli ispirati a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego” dal giovane artista contemporaneo Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i Lego e la sua arte – attraverso una tecnica pittorica ad olio – crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali. L’esposizione di Arthemisia vanta anche un'eccezionale collaborazione con “Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando proprio i Lego. Info per visitare la mostra I Love Lego Milano La mostra si svolge presso il Museo della Permanente, sito in Via Filippo Turati, 34 - Milano Orari: tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 (la biglietteria e l'ingresso chiudono 1 ora prima) Prezzi: da 8,00€ a 15,00€ inclusa prevendita Biglietto Famiglia: 1 o 2 adulti con bambini dai 4 agli 11 anni = adulto 13,00€ - bambini (dai 4 agli 11 anni) 8,00€ (se presenti SOLO bambini sotto i 4 anni, il pacchetto non può essere acquistato; acquistare in tal caso solo i biglietti adulti a prezzo INTERO). Infoline: 02 8929921. Sito di riferimento: https://www.ilovelegomilano.it/ ![]() La stagione delle mostre è appena iniziata: ecco una selezione di quelle più interessanti sparse sul territorio italiano, che ci faranno compagnia a partire dall'autunno 2019. Joan Mirò al PAN di Napoli Il PAN - Palazzo delle Arti di Napoli ospita fino al 23 febbraio 2020 la mostra "Joan Mirò - Il linguaggio dei segni". Tutte di provenienza dalla collezione dello Stato portoghese, le opere raccontano un linguaggio che ha trasformato l’arte del XX secolo. Sei i decenni percorsi, dal 1924 al 1981, per raccontare il “maestro dell’evasione” attraverso 80 opere tra dipinti, disegni, sculture, collage, arazzi. PAN - Palazzo delle Arti Bacon, Freud e la Scuola di Londra al Chiostro del Bramante a Roma C'è tempo fino al 23 febbraio 2020 per visitare al Chiostro del Bramante di Roma la mostra sulle "verità umane". Organizzata in collaborazione con la Tate di Londra, la mostra raggruppa artisti della “Scuola di Londra” nati tra l’inizio del Novecento e gli anni Trenta, includendo Michael Andrews, Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Rego. Francis Bacon e Lucian Freud sono insieme per la prima volta in Italia. Chiostro del Bramante Gio Ponti al MAXXI di Roma A 40 anni dalla sua scomparsa, dal 7 novembre 2019 al 26 aprile 2020, il MAXXI di Roma celebra l’architetto, designer e art director Gio Ponti. La retrospettiva ripercorre l’attività dell’artista integrale attraverso la sua architettura. La mostra offre allo spettatore materiali d’archivio, fotografie, modelli, oggetti che permettono di entrare nel lavoro di uno dei maggiori protagonisti dell’architettura italiana. MAXXI - Museo Nazionale della Arti del XXI secolo Natalia Gongharova al Palazzo Strozzi di Firenze Termina il 12 gennaio 2020 la mostra che esalta l'avanguardia al femminile. Un percorso che include 130 opere per celebrare Natalia Goncharova, l’artista anticonformista che vanta una vasta e poliedrica produzione d'arte. La sua vena creativa è anche confrontata con opere di grandi artisti come Paul Gauguin, Pablo Picasso, Umberto Boccioni. Il suo lavoro è un viaggio tra la campagna Russa, Mosca e Parigi. La mostra è promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dalla Tate Modern di Londra, con la collaborazione di Ateneum Art Museum, Helsinki. Palazzo Strozzi Marina Abramovic alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano Dal 18 ottobre 2019 al 31 dicembre 2020, presso la Pinacoteca Ambrosiana di Milano, si svolge “The Kitchen. Homage to Saint Therese”, ciclo di tre video in cui l’artista ripercorre l’episodio della levitazione mistica di Santa Teresa d’Avila. La mostra si svolge all’interno del percorso di visita della Cripta di San Sepolcro (ha riaperto nel 2016 dopo 50 anni di chiusura) come parte del programma dedicato all’arte contemporanea iniziato nel 2017. Pinacoteca Ambrosiana Filippo De Pisis al Museo del Novecento di Milano E' dedicata al pittore emiliano Filippo De Pisis la retrospettiva che trova spazio nel Museo del Novecento di Milano dal 4 ottobre 2019 all'1 marzo 2020. Oltre 90 dipinti tra vedute urbane, nature morte e fantasie marine. La mostra è suddivisa in dieci sale che seguono un andamento cronologico. Dagli esordi del 1916, passando per l’incontro con la pittura metafisica, fino al ricovero in clinica psichiatrica, si indaga la figura di uno dei protagonisti della pittura italiana tra le due guerre. Museo del Novecento Da Tiziano a Rubens. Capolavori da Anversa e da altre collezioni fiamminghe a Venezia Fino all'1 marzo 2020, il Palazzo Ducale di Venezia ospita la mostra che include un gran numero di capolavori provenienti da collezioni sia pubbliche sia private, alcune mostrate al pubblico per la prima volta. Tiziano, Pier Paul Rubens, Anthony van Dyck e Michiel Sweerts sono solo alcuni degli artisti presenti. Tornano a Venezia l’opera denominata dalla stampa internazionale "Il Tintoretto di David Bowie" e il “Ritratto di una Dama e sua figlia” di Tiziano. Palazzo Ducale Van Gogh, Monet, Degas al Palazzo Zabarella di Padova Oltre 70 capolavori di Edgar Degas, Eugène Delacroix, Claude Monet, Pablo Picasso e Vincent van Gogh in mostra al Palazzo Zabarella di Padova a partire dal 26 ottobre 2019 e fino all'1 marzo 2020. Le preziose opere provengono dalla Mellon Collection of French Art del Virginia Museum of Arts e sono esposte lungo un arco cronologico che va dalla metà dell’Ottocento fino ai primi decenni del Novecento, passando attraverso la prolifera stagione dell’Impressionismo. Palazzo Zabarella ![]() C'è tempo fino al 20 ottobre 2019 per visitare la mostra "Time Capsule di Louis Vuitton", organizzata a Milano, nei pressi di Palazzo Reale, e inaugurata con l'inizio della Settimana della Moda. Durante la Fashion Week milanese si sono aperte le porte di un'esposizione che incuriosisce non poco gli amanti della storia della moda e gli appassionati delle luxury experiences. La Time Capsule di Louis Vuitton è approdata il 20 settembre davanti al Palazzo Reale di Milano, per restarci un mese esatto, in una struttura temporanea avveniristica e composta da diverse stanze a tema. Dagli archivi di Louis Vuitton fino alla Piazzetta Reale a Milano si festeggia il legame con la prima città che nel 1984 ha rappresentato l’ingresso della Maison in Italia. La mostra si apre con la dimostrazione live delle abilità degli artigiani che lavorano la pelle, proseguendo con un itinerario cronologico dei momenti più importanti dell'azienda. Un percorso cronologico che parte nel lontano 1854 e giunge ai nostri giorni, esponendo l'evoluzione storica e stilistica del marchio di lusso Louis Vuitton. Partendo dagli iconici bauli, dall'originaria tela adoperata, la Trianon Grey. Si segue l'evoluzione dei codici e la loro reinvenzione, dalla Damier alla leggendaria Monogram del 1896, declinate sui modelli creati nel corso del tempo per adattarsi ai diversi mezzi di trasporto (treni, transatlantici, automobili, aerei). Come la Steamer Bag, pieghevole, flessibile, antesignana del moderno borsone sportivo. La stanza “Elegance in motion” è dedicata agli ordini speciali di una clientela esigente e cosmopolita, a partire dall’imperatrice Eugenia, la moglie di Napoleone III. Non potevano mancare i modelli frutto delle collaborazioni con artisti come Takashi Murakami, Yayoi Kusama, Cindy Sherman, Jeff Koons, ma anche installazioni dal grande impatto emotivo, come quella digitale immersiva, incentrata sull’iconico baule, che racconta l’universo Vuitton. Presente anche una speciale stanza dedicata a Milano, nella sua specificità di capitale della moda e del design (ricordiamo che proprio “Milano” fu chiamato il baule da viaggio del 1925, presentato all'Expo di Parigi di quell'anno). Qui è possibile ammirare abiti custom made di Nicolas Ghesquière creati per il red carpet, capi da uomo di Virgil Abloh e gli Objets Nomades che rappresentano un appuntamento fisso del Salone del Mobile. Più una Malle Milano in pelle nera e foderata di marocchino rosso, realizzata per l’Esposizione Internazionale di Parigi del 1925 che consacrò l’Art Déco, contenente 50 indispensabili da viaggio in avorio, cristallo e vermeil, dal design geometrico che ricorda la silhouette a guglie del Duomo. La mostra è visitabile fino al 20 ottobre 2019, tutti i giorni dalle 10 alle 20, con ingresso gratuito, presso la Piazzetta Reale (Milano). ![]() Ami le due ruote e ti piace la buona cucina? Ecco la mostra "Fuori porta", visitabile fino al 10 novembre 2019 presso il Museo Piaggio a Pontedera (Pisa). Questa settimana, la nostra proposta relativa alla sezione Mostre-Eventi è dedicata al Museo Piaggio di Pontedera, in provincia di Pisa, che dal 2000 è ospitato nei locali dell’ex officina attrezzeria. Si tratta di uno dei corpi di fabbrica più antichi del complesso industriale locale, in cui l’azienda ha insediato la propria produzione a partire dai primi anni Venti del Novecento. Un museo denso di storia e di fascino, per ammirare la straordinaria produzione di uno dei colossi aziendali d'Italia. La mostra attualmente visitabile si intitola "Fuori Porta", che celebra il gemellaggio storico tra Vespa e La Cucina Italiana il giornale che, attraverso una paziente e instancabile opera di diffusione della più autentica cultura del cibo, ha traghettato l’Italia dagli anni Trenta ai giorni nostri attraversando guerra, ricostruzione, boom, Sessantotto e tutte le grandi tappe della nostra storia, fino a un oggi di consapevole omaggio a una tradizione felice che serve in tavola il buonumore. L’approccio della mostra è facile e leggero, agile ma anche profumato, interattivo e sempre condiviso come le ricette che da quasi un secolo La Cucina Italiana sperimenta con cura sui suoi fornelli prima di offrirle ai suoi lettori. La mostra ripercorre e fa rivivere una storia che appartiene a tutti illuminandola di una straordinaria attualità che è il riflesso dell’immagine di Vespa e de La Cucina Italiana, il cui successo si basa nell’essere stati sempre interpreti moderni, sempre contemporanei e “cool” nella loro lunga tradizione. Il percorso espositivo è divertente, visuale, curioso, «tondo» come un piatto e come una ruota, ma anche come un oblò che apre un orizzonte su un personaggio, un’epoca, una moda, una curiosità. L'esposizione di compone di 6 sezioni: da «Signore e signorine» a «All’aria aperta», da «Italia Fuori Porta» a «Una finestra sul mondo», da «Questione di stile» a «Oggi», ognuna delle quali è dotata di un testimonial (una ricetta che ha molto da raccontare, che caratterizza quel periodo o quell’argomento).
Sustainable Thinking, la mostra su arte e moda sostenibili al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze26/5/2019 ![]() Al Museo Salvatore Ferragamo a Firenze, fino all'8 marzo 2020, la mostra che, in collaborazione con Museo di Palazzo Vecchio e Museo Novecento, esplora le nuove frontiere della moda del futuro riflettendo sulla sostenibilità come insieme di azioni rispettose verso il pianeta e nuovi, incredibili spunti creativi. Avete mai visitato il Museo Salvatore Ferragamo? Se non ci siete mai stati, vi consiglio di metterlo nella lista delle cose da fare al vostro prossimo viaggio a Firenze. Il Palazzo Spini Feroni nel quale si trova oggi il museo fu acquistato nel 1938 da Salvatore Ferragamo che lo adibì a sede della propria azienda e del proprio laboratorio. Siamo in pieno centro storico di Firenze. Il museo, inaugurato nel maggio del 1995, è nato per iniziativa della moglie di Salvatore, Wanda, alla guida dell'azienda dal 1960 (anno della morte del marito) e dei suoi sei figli, con lo scopo di diffondere le qualità artistiche di Salvatore Ferragamo e di condividere con il grande pubblico lo sforzo creativo che lo ha reso un tassello fondamentale non solo della storia della calzatura italiana nel mondo, ma della moda a livello globale. Dal 12 aprile scorso fino all'8 marzo del prossimo anno sarà possibile visitare Sustainable Thinking, mostra che mette al centro la riflessione consapevole sul tema della sostenibilità e dell'equilibrio attraverso il linguaggio dell'arte e della moda. Molti i designer e gli artisti presenti, tutti concentrati, in maniera originale e personale, su temi come il recupero di un rapporto di rispetto con la natura, sull'impiego di materie organiche nella moda, sul riuso creativo dei cosiddetti materiali di scarto. L'industria della moda ha cominciato a prendere consapevolezza del grosso impatto che ha avuto sullo stato di salute del nostro pianeta e sta correndo ai ripari. Nuove generazioni di designer si stanno approcciando in maniera del tutto nuova e consapevole, ma anche le grandi case di moda affermate da decenni sul mercato si stanno orientando verso l'utilizzo di nuovi materiali ecologici e performanti anche attraverso il perfezionamento dei processi produttivi. La mostra è stata organizzata in 4 aree tematiche specifiche: Trasformazioni, dedicata al riciclo; Artigianalità e moda sociale, dedicata a manufatti preziosi realizzati con tecniche antiche tramandate nel tempo e alla moda che impiega soggetti deboli; Area Innovazione, dove trovano spazio i designer che fanno dell'uso di tecniche rivoluzionarie (es. stampa 3D o sviluppo di tessuti attraverso la coltura di microbi e funghi) la propria firma; infine l'Area Natura, dove si concentrano i designer che privilegiano l'utilizzo di fibre naturali ma che provengono da filiera controllata (es. non si usano pesticidi nelle coltivazioni di provenienza, il consumo di acqua è razionalizzato rispetto alle colture intensive e le tinture sono prive di metalli pesanti). All'interno della mostra anche l'iconico sandalo che Salvatore Ferragamo realizzò nel 1938 per l'attrice Judy Garland (famosa per aver interpretato Dorothy ne Il mago di Oz nel 1939, per il quale sempre Salvatore Ferragamo realizzò le magiche, indimenticabili scerpette rosse), in questa occasione rivisitato e realizzato a mano in cotone organico lavorato all’uncinetto, tacco e piattaforma a strati in legno ricoperti del medesimo materiale (in foto). Il progetto espositivo prosegue nella Sala delle Udienze di Palazzo Vecchio e al Museo Novecento. Fino all'8 marzo 2020. Orari: 10.00 - 19.30 chiuso il 1° gennaio, il 1° maggio, il 15 agosto e il 25 dicembre. ![]() Ayrton Senna, il grande campione brasiliano di Formula1 scomparso 25 anni fa all'età di 34 anni, è stato ricordato con una importante mostra presso Palazzo Mazzetti di Asti. L'esposizione, inaugurata il 29 marzo, si conclude oggi, 14 aprile. Ieri sono tornata con piacere ad Asti per visitare una mostra che definirei unica nel suo genere. La mostra, a ingresso gratuito, è stata curata dall'Instituto Ayrton Senna, si tratta della più importante organizzazione privata a livello mondiale per l'assistenza all'infanzia della quale è da sempre presidentessa la sorella del pilota Viviane Senna. Indispensabile per l'organizzazione il grande aiuto del suo Padrino per l'Europa, l'astigiano Claudio Giovannone che, innamorato della propria città, ha voluto che fosse proprio Asti a ospitare questa importante iniziativa collaborando alla realizzazione dell'evento con la Fondazione Asti Musei e con il Comune di Asti. L'esposizione si snoda all'interno delle sale del suggestivo Palazzo Mazzetti, la pinacoteca civica di Asti. La cosa che mi ha colpito di più di questa mostra è stato l'approccio positivo, direi vincente. Forse l'unico approccio possibile per celebrare questo grande uomo e grande atleta. Dell'incidente mortale avvenuto a Imola nel 1994 non si fa minimamente cenno, se non nel ricordo della data. Si tratta quindi di una mostra che celebra certamente il pilota e il suo mito, ma ancora di più l'uomo e il suo impegno nell'aiutare e sostenere il suo popolo, il popolo brasiliano, attraverso il quale egli stesso continua a vivere. Quando dico che è una mostra unica nel suo genere non mi riferisco soltanto al fatto che ha messo a disposizione dei visitatori la collezione di memorabilia più completa mai presentata in Europa su Ayrton Senna, ma soprattutto al fatto che mettendo al centro la solidarietà, è riuscita a coinvolgere un pubblico di appassionati e non solo. Io personalmente non sono un'amante della Formula1, ma ho apprezzato moltissimo il racconto della vita di un grande uomo mentre fino a ieri conoscevo soltanto la drammatica fine di un grande atleta durante una importante corsa. Sono rimasta profondamente sorpresa e colpita. La mostra L'immagine del pilota in tuta da corsa, che sembra davvero essere presente per salutare di persona ogni visitatore, dà il via al percorso: a partire dalle fotografie di bambino spensierato in Brasile, che subito dopo i primi passi compie i primi giri al volante, ci si ritrova immersi nelle emozioni donateci dal campione lungo tutta la sua vita. Tantissimi i documenti e le foto che riportano all'infanzia, alla giovinezza, alla vita in famiglia. Naturalmente domina la scena la sua carriera sportiva, di cui la mostra è ricca di cimeli in grado di sbalordire ogni appassionato. I primi go-kart, le auto guidate dalle serie minori alla Formula1, le tute da corsa e gli iconici caschi gialli con le due bande verde e blu, sono accompagnate da immagini di repertorio delle corse, ma anche da fotografie e altri oggetti che ci restituiscono l'intimità della persona e la sua grande sensibilità. Tra i visitatori anche molte famiglie, con bambini piccoli, esaltati e contenti almeno quanto i loro papà e le loro mamme. Una bellissima atmosfera. La mostra purtroppo si conclude oggi e al momento non sono previste tappe in altre città, ma mi ha fatto molto piacere condividere la mia esperienza e il messaggio di solidarietà che porta con sè. Ayrton Senna diceva: "La gente ricca non può vivere su un'isola circondata da un oceano di povertà. Se davvero vogliamo cambiare le cose è dai bambini che dobbiamo incominciare. Noi dovremmo dare a tutti loro una possibilità, almeno una possibilità, di essere nutriti, curati e di poter giocare e studiare, la possibilità di avere una vita normale". Per chi fosse interessato, è possibile fare una donazione all'Instituto Ayrton Senna che, come detto, fornisce assistenza all'infanzia ogni anno con programmi di nutrizione, assistenza medica, studio, gioco e sport, cliccando al seguente link > Instituto Ayrton Senna ![]() Da Caravaggio alle opere in Lego, da Mordillo a De Chirico, Genova accoglie i suoi turisti con tante opportunità per visitare mostre piene di fascino durante tutta la primavera. Ecco sette mostre da tenere d'occhio per chi sta organizzando una gita fuori porta a Genova, per immergersi nell'arte e nella cultura offerta dalla Superba. L'offerta (relativa a eventi che chiudono tra maggio e inizio luglio 2019) si rivolge a un pubblico molto ampio, con eventi perfetti per ogni età, per appassionati di arte, di sport, di illustrazione, di natura da scoprire.
![]() Torino è una città sempre ricca di eventi e di occasioni culturali. Da Van Gogh a Leonardo, da Steve McCurry a Marcello Gandini: ecco le mostre più interessanti della primavera 2019! Da sempre Torino è una città di grande fermento artistico e culturale in generale, che offre davvero tante opportunità di svago e di conoscenza. Ogni anno, infatti, il capoluogo piemontese accoglie importanti esposizioni ed eventi culturali che portano in città anche molte persone da fuori regione. Con l'arrivo della bella stagione, è quindi interessante conoscere quali siano le occasioni per poter ammirare la città sabauda e godere anche di qualche ora di svago culturale. Ecco le mostre più attese della stagione primaverile.
![]() Nomi altisonanti per esposizioni da non perdere durante la primavera fiorentina: David Bowie con "Heroes", l'universo artistico di Verrocchio, maestro di Leonardo da Vinci, l'arte di Van Gogh e ancora Giorgio Morandi e Antony Gormley nella città del Rinascimento italiano. Firenze accoglie i suoi sempre numerosissimi turisti con tantissime attrazioni di carattere culturale. Con l'arrivo della primavera, e di una stagione con clima più mite, risulta meno complicato organizzare delle gite fuori porta, e quale occasione migliore per includere anche una parentesi legata all'arte, alla scoperta, al piacere della conoscenza. E così, questa settimana consigliamo alcune mostre molto interessanti che si svolgono a Firenze durante la stagione primaverile del 2019 (e anche oltre, in alcuni casi).
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