![]() Il matrimonio rappresenta uno degli eventi più importanti della vita: ecco i segreti dell'organizzatrice di eventi di lusso Chiara Maggiora, dell'agenzia astigiana Claire Maggiora Events. La preparazione di ogni evento, e dei molteplici aspetti connessi, richiede una serie di capacità: prima di tutto quella organizzativa, di gestione del tempo a disposizione, dei fornitori ma anche degli eventuali imprevisti, oltre a una bella dose di buon gusto, creatività, entusiasmo. E, quando si tratta di un matrimonio, le ansie sulla sua buona riuscita e la necessità che tutto vada per il meglio contribuiscono certamente a renderlo "l'evento della vita". Che si organizzi tutto da sé o che si richieda il supporto di un wedding planner, le variabili che entrano in gioco nell'evento matrimonio sono innumerevoli e tutte necessitano della giusta attenzione, non trascurando affatto la componente "emozionale", che sicuramente rende il tutto ancora più intenso. Ne abbiamo parlato con Chiara Maggiora, professionista dell'organizzazione di eventi di lusso con la sua agenzia Claire Maggiora Events, con sede ad Asti. Da tempo Chiara (per tutti ormai Claire, come veniva chiamata da bambina, tanto da fare di questo nome quello della sua agenzia) affianca coppie italiane e straniere nella realizzazione del proprio sogno d'amore, con un servizio organizzativo a tutto tondo per un matrimonio perfetto e curato in ogni minimo dettaglio. Salve Claire, ci svela quali sono i segreti per realizzare un matrimonio memorabile? <<La mia concezione di matrimonio memorabile è quella di un evento in cui tutto sia in armonia, dove dall'inizio alla fine gli invitati abbiano la percezione di vivere una magia, sentendosi per una giornata o più, fuori dal tempo e dallo spazio, una festa dove tutti possano sorridere e divertirsi e rendere gli sposi i veri protagonisti di questo momento. Per quanto riguarda gli sposi, memorabile è il matrimonio in cui alla fine di tutto, proprio loro vengono da te, organizzatrice, a ringraziarti con un abbraccio e gli occhi lucidi. La loro soddisfazione e la loro gioia è il vero successo di un evento. Per arrivare a ciò il mio personale segreto è la calma, che i diretti interessati spesso perdono perché troppo coinvolti emotivamente. Per me non esistono problemi ma solo soluzioni, si tratta di momenti belli, di feste, niente deve essere turbato da banali preoccupazioni o agitazioni, quindi il segreto fondamentale è avere una capacità organizzativa eccellente e un'attitudine alla serenità da poter trasmettere a tutti. Un altro segreto è affidarsi ai migliori fornitori scegliendo solo e sempre grandi professionisti>>. Quali sono invece gli errori da non commettere? <<Svariati sono gli errori da evitare, per quanto riguarda il mio modo di lavorare innanzitutto mai avere la smania di protagonismo da rendersi troppo visibili e al centro dell'attenzione. Una brava wedding planner è regista ma mai protagonista, il suo lavoro deve trasparire dai fatti concreti, mai dalle parole e dalla troppa visibilità durante l'evento. Non bisogna mai lasciare nulla al caso, ma avere piani A e piani B per ogni evenienza, e come ho già detto mai affidarsi a persone che si improvvisano, in nessun ambito, la scelta dei propri fornitori e collaboratori fa sempre la differenza. In ultimo ma basilare mai cercare di prevaricare i clienti nelle decisioni, consigliare, guidare, ma mai imporre. Io adoro il colore verde, ma se loro lo odiano non c'è storia, non si utilizza!>> Che consigli offre agli sposi per prepararsi ad affrontare al meglio l'evento della vita? <<Ammetto di non dare molti consigli ai miei sposi, in fondo io non sono sposata! L'unica cosa che dico sempre è di affrontare tutto con gioia, non farsi prendere dal panico o dalle ansie e di fidarsi di me perché dall'esterno si vedono cose che spesso sfuggono ai diretti interessati. I consigli che elargisco più facilmente sono quelli "futili" ma per noi fondamentali, ovvero quelli di bellezza e stile, le mie spose hanno sempre lunghe liste di prodotti beauty e segreti per arrivare splendide al giorno fatidico! Di questi consigli spesso beneficiano anche damigelle, sorelle, mamme, suocere...essendo un'esperta di cosmetica e bellezza in generale diciamo che "ci vado a nozze"!!>>. Quanto conta il lavoro del wedding planner (ed è davvero tanto costoso quanto si possa credere)? <<Il lavoro del wedding planner, se fatto bene, fa la differenza perché si nota subito un evento curato da una mano esperta piuttosto che creato da sé. Ricordiamoci che sono sempre i dettagli a fare la differenza e la mano di un'esperta wedding planner la fa. Per quanto riguarda i costi sicuramente sono da valutare, non tutti possono o vogliono permetterselo, però un matrimonio organizzato nei minimi dettagli spesso può venire a costare meno tramite un'agenzia grazie alle conoscenze dirette dei fornitori e alla capacità di gestire il budget totale. Poi ricordiamoci sempre che ci sono fasce di prezzo differenti, organizzatori che trattano budget più bassi e altri come me che si rivolgono al mondo del luxury, ma questo non significa la bellezza o meno di un evento, si possono creare eventi meravigliosi con un piccolo budget e altri ridicoli spendendo tanti soldi, la differenza la fa solo il buon gusto, dei clienti e dell'organizzatore>>. Star internazionali, ma anche persone comuni provenienti dall'estero, hanno scelto negli ultimi anni una location italiana quale scenario per il proprio matrimonio: quanto è attuale questo fenomeno? <<Il fenomeno del destination wedding sta prendendo sempre più piede, infatti la mia agenzia si dedica con tanto entusiasmo a questo aspetto. Sono sempre di più gli stranieri che scelgono il nostro paese per sposarsi, e non c'è bisogno che ne spieghi il motivo, è il paese più bello del mondo! Abbiamo il mare ,i laghi, le città d'arte, le campagne...abbiamo luoghi per tutti i gusti e tutte le tasche. Certamente il fatto che molte celebrità si siano sposate in Italia ha contribuito a renderla meta di interesse perciò siamo sempre grati a coloro che pubblicizzano le nostre bellezze nel mondo. La mia agenzia in particolare offre un servizio a 360 gradi agli stranieri potendosi avvalere di due tour operators molto famosi in Italia che prendono in carico gli spostamenti degli ospiti da ogni parte del mondo e offrono assistenza costante. Proprio in questo periodo sto sviluppando un progetto con persone molto in gamba che riguarda il nostro territorio piemontese delle Langhe e Monferrato, se andrà in porto ve ne parlerò volentieri in un'altra intervista>>. Parliamo infine di tendenze matrimonio 2019-2020. Cosa è IN, cosa è OUT? <<Potrà sembrare strano ma non sono una grande amante dei trends e delle mode. Li seguo ovviamente per una questione di aggiornamento ma la mia parole d'ordine è buon gusto, non a caso il motto di apertura del mio sito è "beauty can save the world" e non tutto ciò che è modaiolo è anche sempre bello. E' anche vero che dicono che il bello sia soggettivo ma io credo che ci siano dei canoni di estetica, eleganza e raffinatezza che prescindano da tutto il resto e non sono discutibili perciò chi si rivolge alla mia agenzia sa che questa è la mia filosofia, un occhio alle mode sì ma con cautela. Posso perciò dirvi che IN sarà sempre l'elegante semplicità mentre OUT la confusione e la volgarità, di forme e contenuti>>.
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![]() Ayrton Senna, il grande campione brasiliano di Formula1 scomparso 25 anni fa all'età di 34 anni, è stato ricordato con una importante mostra presso Palazzo Mazzetti di Asti. L'esposizione, inaugurata il 29 marzo, si conclude oggi, 14 aprile. Ieri sono tornata con piacere ad Asti per visitare una mostra che definirei unica nel suo genere. La mostra, a ingresso gratuito, è stata curata dall'Instituto Ayrton Senna, si tratta della più importante organizzazione privata a livello mondiale per l'assistenza all'infanzia della quale è da sempre presidentessa la sorella del pilota Viviane Senna. Indispensabile per l'organizzazione il grande aiuto del suo Padrino per l'Europa, l'astigiano Claudio Giovannone che, innamorato della propria città, ha voluto che fosse proprio Asti a ospitare questa importante iniziativa collaborando alla realizzazione dell'evento con la Fondazione Asti Musei e con il Comune di Asti. L'esposizione si snoda all'interno delle sale del suggestivo Palazzo Mazzetti, la pinacoteca civica di Asti. La cosa che mi ha colpito di più di questa mostra è stato l'approccio positivo, direi vincente. Forse l'unico approccio possibile per celebrare questo grande uomo e grande atleta. Dell'incidente mortale avvenuto a Imola nel 1994 non si fa minimamente cenno, se non nel ricordo della data. Si tratta quindi di una mostra che celebra certamente il pilota e il suo mito, ma ancora di più l'uomo e il suo impegno nell'aiutare e sostenere il suo popolo, il popolo brasiliano, attraverso il quale egli stesso continua a vivere. Quando dico che è una mostra unica nel suo genere non mi riferisco soltanto al fatto che ha messo a disposizione dei visitatori la collezione di memorabilia più completa mai presentata in Europa su Ayrton Senna, ma soprattutto al fatto che mettendo al centro la solidarietà, è riuscita a coinvolgere un pubblico di appassionati e non solo. Io personalmente non sono un'amante della Formula1, ma ho apprezzato moltissimo il racconto della vita di un grande uomo mentre fino a ieri conoscevo soltanto la drammatica fine di un grande atleta durante una importante corsa. Sono rimasta profondamente sorpresa e colpita. La mostra L'immagine del pilota in tuta da corsa, che sembra davvero essere presente per salutare di persona ogni visitatore, dà il via al percorso: a partire dalle fotografie di bambino spensierato in Brasile, che subito dopo i primi passi compie i primi giri al volante, ci si ritrova immersi nelle emozioni donateci dal campione lungo tutta la sua vita. Tantissimi i documenti e le foto che riportano all'infanzia, alla giovinezza, alla vita in famiglia. Naturalmente domina la scena la sua carriera sportiva, di cui la mostra è ricca di cimeli in grado di sbalordire ogni appassionato. I primi go-kart, le auto guidate dalle serie minori alla Formula1, le tute da corsa e gli iconici caschi gialli con le due bande verde e blu, sono accompagnate da immagini di repertorio delle corse, ma anche da fotografie e altri oggetti che ci restituiscono l'intimità della persona e la sua grande sensibilità. Tra i visitatori anche molte famiglie, con bambini piccoli, esaltati e contenti almeno quanto i loro papà e le loro mamme. Una bellissima atmosfera. La mostra purtroppo si conclude oggi e al momento non sono previste tappe in altre città, ma mi ha fatto molto piacere condividere la mia esperienza e il messaggio di solidarietà che porta con sè. Ayrton Senna diceva: "La gente ricca non può vivere su un'isola circondata da un oceano di povertà. Se davvero vogliamo cambiare le cose è dai bambini che dobbiamo incominciare. Noi dovremmo dare a tutti loro una possibilità, almeno una possibilità, di essere nutriti, curati e di poter giocare e studiare, la possibilità di avere una vita normale". Per chi fosse interessato, è possibile fare una donazione all'Instituto Ayrton Senna che, come detto, fornisce assistenza all'infanzia ogni anno con programmi di nutrizione, assistenza medica, studio, gioco e sport, cliccando al seguente link > Instituto Ayrton Senna ![]() Sicuramente la maggior parte di voi conoscerà Roberto Bolle, Étoile del Teatro alla Scala di Milano dal 2004 e dal 2009 Principal Dancer dell' American Ballet Theatre di New York, onore mai tributato a nessun altro ballerino italiano. Tra i tanti meriti artistici che gli sono stati riconosciuti nei suoi anni di gloriosa carriera, Roberto Bolle ha anche avuto il grande merito di esser riuscito a portare la danza classica oltre i confini dei grandi teatri facendola conoscere, con la sua solita eleganza, a un pubblico molto più ampio e variegato, portando questa disciplina in una dimensione che possiamo definire pop, ma senza per questo privarla della sua magia. Le prime serate di Bolle su RaiUno, nel 2016 il debutto con "Roberto Bolle - La Mia Danza Libera" e in seguito "Roberto Bolle - Danza con me", hanno infatti sempre fatto registrare un grandissimo successo in termini di ascolti, alzando l'asticella della qualità della programmazione Rai. Chi volesse ammirarlo dal vivo, magari cogliendo l'occasione per visitare una bellissima città italiana, ma un po' fuori mano come Trieste, potrebbe organizzare un bel viaggetto nella settimana del 24 e 25 aprile, date in cui il grandissimo ballerino porterà in scena al Teatro Rossetti lo spettacolo intitolato "Roberto Bolle e i Solisti del Teatro alla Scala". Per il tanto atteso ritorno nella città di Trieste, dove Roberto Bolle era già stato presente con il suo fortunatissimo "Roberto Bolle and Friends", andrà in scena uno spettacolo diviso in due parti: la serata si aprirà con una serie di passi a due e assoli tratti dal repertorio classico e contemporaneo interpretati da Roberto Bolle e alcuni solisti e primi ballerini del Teatro alla Scala, per proseguire poi con l’esibizione corale di “The Seasons”, nuova produzione finora allestita soltanto per l’apertura dei lavori del World Economic Forum di Davos (gennaio 2018), con coreografie di Massimiliano Volpini su musiche di Antonio Vivaldi e dell’americano Edwaard Liang su Astor Piazzolla. INFO Mercoledì 24 aprile ore 20.30 Giovedì 25 aprile ore 18.00 Biglietti da 39 € acquistabili su circuito TicketOne Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Largo Giorgio Gaber, 1 - 34126 TriesteTel.: 040 3593511 E-mail: info@ilrossetti.it Io ho avuto il piacere di assistere dal vivo allo spettacolo "Roberto Bolle & Friends" nel 2017 al Teatro Arcimboldi di Milano e se non avete ancora avuto occasione di farlo, vi assicuro che è un'esperienza che vale la pena vivere, e rivivere. Io cercherò di organizzarmi! ![]() C'è un'altra mostra nella mia lista dei desideri e visitarla sarebbe anche l'occasione per tornare in una città che mi piace parecchio, Ferrara. La mostra in questione è intitolata Boldini e la Moda ed è appunto un tributo che la città romagnola dedica al maestro Boldini, raffinato ritrattista e pittore nato proprio a Ferrara alla fine del 1842. Io lo amo particolarmente, per i suoi famosissimi ritratti ma anche per i paesaggi e le vedute di Parigi che ha realizzato. Trovo che i suoi dipinti, caratterizzati dalle pennellate veloci e dinamiche che sono un po' la sua firma, siano di una bellezza unica. Per quanto appaiano così leggere e quasi rarefatte, le pennellate di Boldini restituiscono alle sue opere, in particolare ai suoi ritratti, una dinamicità e una precisione nel racconto dei particolari degli abiti e dei gioielli pazzesca tanto che anticipò con la sua arte formule e linguaggi del cinema e della fotografia di moda del Novecento. Amo poi la sensualità misurata quanto dirompente che l’enfatizzazione delle pose manierate e sensuali dei suoi soggetti comunica. Tutti questi elementi fanno di Boldini un artista unico nel suo genere. Adesso e fino al 2 giugno sarà possibile farsi catturare dal magnetismo dei suoi ritratti presso il Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna - Museo Giovanni Boldini di Ferrara, la mostra racconta per la prima volta la storia dell'indubbio quanto affascinante legame tra Boldini e la moda del suo tempo. Frutto di un lungo e meticoloso studio che attraverso i documenti ha permesso di ricostruire la fitta rete di rapporti sociali e professionali dell’artista, la rassegna illustra infatti come Boldini fu capace di farsi interprete della moda del tempo fino a giungere a influenzarne le scelte. Potremmo quindi davvero considerarlo come il trendsetter della Belle Époque. La mostra prende il via da un fatto del luglio del 1931: Boldini era scomparso solo qualche mese prima e, in occasione della prima retrospettiva allestita a Parigi, Vogue dedicava al grande pittore ferrarese un articolo dal titolo emblematico: Giovanni Boldini. Pittore dell’eleganza. Fu così che nel momento in cui il ritrattista che per decenni era stato interprete acuto e sensibile del gusto parigino abbandonava la scena iniziava il mito di un artista che, avendo dato vita a un canone di bellezza moderno e dirompente, avrebbe ispirato generazioni di stilisti, da Christian Dior a Giorgio Armani, da Alexander McQueen a John Galliano. La mostra di Ferrara è studiata come un suggestivo percorso composto da quasi centrotrenta opere che si snoda tra splendidi dipinti, disegni e incisioni di Boldini e dei colleghi Degas, Manet, Sargent, Seurat, Blanche ed Helleu ai quali si accostano meravigliosi abiti d’epoca, libri e accessori preziosi. Ordinata in sezioni tematiche, ciascuna patrocinata da letterati che hanno contribuito a fare della moda un elemento fondante delle poetiche della modernità, da Charles Baudelaire a Oscar Wilde, da Marcel Proust a Gabriele D’Annunzio, la mostra svela gli intrecci tra arte, moda e letteratura che hanno segnato la fin de siècle e, evocando la cornice di mondanità e raffinatezza che fece da sfondo alla lunga carriera di Boldini, immerge il visitatore nelle atmosfere raffinate e luccicanti della vita parigina nel momento del suo massimo vivace splendore. Io ho già potuto ammirare le opere di Boldini in occasione di una bellissima mostra che era stata organizzata nell'incantevole Villa Olmo sul Lago di Como nel 2011, ma cercherò di non perdere assolutamente l'occasione per tornare a godere di tali meraviglie attraverso questa nuova interessante chiave di lettura proposta dalla città natale del pittore. Boldini e la moda Ferrara, Palazzo dei Diamanti 16 febbraio – 2 giugno 2019 Aperto tutti i giorni, dalle 9.00 alle 19.00 Aperto anche a Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno Per informazioni e prenotazioni: tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it www.palazzodiamanti.it/ |