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La vita imita l’arte più di quanto l’arte non imiti la vita_Wilde

MOSTRE D'AUTUNNO IN ITALIA: ECCO QUELLE PIU' ATTESE NEI MUSEI E NEI LUOGHI D'ARTE

29/9/2019

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Foto
La stagione delle mostre è appena iniziata: ecco una selezione di quelle più interessanti sparse sul territorio italiano, che ci faranno compagnia a partire dall'autunno 2019.

Joan Mirò al PAN di Napoli
Il PAN - Palazzo delle Arti di Napoli ospita fino al 23 febbraio 2020 la mostra "Joan Mirò - Il linguaggio dei segni". Tutte di provenienza dalla collezione dello Stato portoghese, le opere raccontano un linguaggio che ha trasformato l’arte del XX secolo. Sei i decenni percorsi, dal 1924 al 1981, per raccontare il “maestro dell’evasione” attraverso 80 opere tra dipinti, disegni, sculture, collage, arazzi.
PAN - Palazzo delle Arti

Bacon, Freud e la Scuola di Londra al Chiostro del Bramante a Roma
C'è tempo fino al 23 febbraio 2020 per visitare al Chiostro del Bramante di Roma la mostra sulle "verità umane". Organizzata in collaborazione con la Tate di Londra, la mostra raggruppa artisti della “Scuola di Londra” nati tra l’inizio del Novecento e gli anni Trenta, includendo Michael Andrews, Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Rego. Francis Bacon e Lucian Freud sono insieme per la prima volta in Italia.
Chiostro del Bramante

Gio Ponti al MAXXI di Roma
A 40 anni dalla sua scomparsa, dal 7 novembre 2019 al 26 aprile 2020, il MAXXI di Roma celebra l’architetto, designer e art director Gio Ponti. La retrospettiva ripercorre l’attività dell’artista integrale attraverso la sua architettura. La mostra offre allo spettatore materiali d’archivio, fotografie, modelli, oggetti che permettono di entrare nel lavoro di uno dei maggiori protagonisti dell’architettura italiana.
MAXXI - Museo Nazionale della Arti del XXI secolo

Natalia Gongharova al Palazzo Strozzi di Firenze
Termina il 12 gennaio 2020 la mostra che esalta l'avanguardia al femminile. Un percorso che include 130 opere per celebrare Natalia Goncharova, l’artista anticonformista che vanta una vasta e poliedrica produzione d'arte. La sua vena creativa è anche confrontata con opere di grandi artisti come Paul Gauguin, Pablo Picasso, Umberto Boccioni. Il suo lavoro è un viaggio tra la campagna Russa, Mosca e Parigi. La mostra è promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dalla Tate Modern di Londra, con la collaborazione di Ateneum Art Museum, Helsinki.
Palazzo Strozzi

Marina Abramovic alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano
Dal 18 ottobre 2019 al 31 dicembre 2020, presso la Pinacoteca Ambrosiana di Milano, si svolge “The Kitchen. Homage to Saint Therese”, ciclo di tre video in cui l’artista ripercorre l’episodio della levitazione mistica di Santa Teresa d’Avila. La mostra si svolge all’interno del percorso di visita della Cripta di San Sepolcro (ha riaperto nel 2016 dopo 50 anni di chiusura) come parte del programma dedicato all’arte contemporanea iniziato nel 2017.
Pinacoteca Ambrosiana

Filippo De Pisis al Museo del Novecento di Milano
E' dedicata al pittore emiliano Filippo De Pisis la retrospettiva che trova spazio nel Museo del Novecento di Milano dal 4 ottobre 2019 all'1 marzo 2020. Oltre 90 dipinti tra vedute urbane, nature morte e fantasie marine. La mostra è suddivisa in dieci sale che seguono un andamento cronologico. Dagli esordi del 1916, passando per l’incontro con la pittura metafisica, fino al ricovero in clinica psichiatrica, si indaga la figura di uno dei protagonisti della pittura italiana tra le due guerre.
Museo del Novecento

Da Tiziano a Rubens. Capolavori da Anversa e da altre collezioni fiamminghe a Venezia
Fino all'1 marzo 2020, il Palazzo Ducale di Venezia ospita la mostra che include un gran numero di capolavori provenienti da collezioni sia pubbliche sia private, alcune mostrate al pubblico per la prima volta. Tiziano, Pier Paul Rubens, Anthony van Dyck e Michiel Sweerts sono solo alcuni degli artisti presenti. Tornano a Venezia l’opera denominata dalla stampa internazionale "Il Tintoretto di David Bowie" e il “Ritratto di una Dama e sua figlia” di Tiziano.
Palazzo Ducale

Van Gogh, Monet, Degas al Palazzo Zabarella di Padova
Oltre 70 capolavori di Edgar Degas, Eugène Delacroix, Claude Monet, Pablo Picasso e Vincent van Gogh in mostra al Palazzo Zabarella di Padova a partire dal 26 ottobre 2019 e fino all'1 marzo 2020. Le preziose opere provengono dalla Mellon Collection of French Art del Virginia Museum of Arts e sono esposte lungo un arco cronologico che va dalla metà dell’Ottocento fino ai primi decenni del Novecento, passando attraverso la prolifera stagione dell’Impressionismo.
Palazzo Zabarella

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Louis vuitton in mostra a milano: in occasione della settimana della moda, la storia della Maison francese

22/9/2019

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C'è tempo fino al 20 ottobre 2019 per visitare la mostra "Time Capsule di Louis Vuitton", organizzata a Milano, nei pressi di Palazzo Reale, e inaugurata con l'inizio della Settimana della Moda.
Durante la Fashion Week milanese si sono aperte le porte di un'esposizione che incuriosisce non poco gli amanti della storia della moda e gli appassionati delle luxury experiences. La Time Capsule di Louis Vuitton è approdata il 20 settembre davanti al Palazzo Reale di Milano, per restarci un mese esatto, in una struttura temporanea avveniristica e composta da diverse stanze a tema. Dagli archivi di Louis Vuitton fino alla Piazzetta Reale a Milano si festeggia il legame con la prima città che nel 1984 ha rappresentato l’ingresso della Maison in Italia. La mostra si apre con la dimostrazione live delle abilità degli artigiani che lavorano la pelle, proseguendo con un itinerario cronologico dei momenti più importanti dell'azienda. Un percorso cronologico che parte nel lontano 1854 e giunge ai nostri giorni, esponendo l'evoluzione storica e stilistica del marchio di lusso Louis Vuitton. Partendo dagli iconici bauli, dall'originaria tela adoperata, la Trianon Grey. Si segue l'evoluzione dei codici e la loro reinvenzione, dalla Damier alla leggendaria Monogram del 1896, declinate sui modelli creati nel corso del tempo per adattarsi ai diversi mezzi di trasporto (treni, transatlantici, automobili, aerei). Come la Steamer Bag, pieghevole, flessibile, antesignana del moderno borsone sportivo.
La stanza “Elegance in motion” è dedicata agli ordini speciali di una clientela esigente e cosmopolita, a partire dall’imperatrice Eugenia, la moglie di Napoleone III. Non potevano mancare i modelli frutto delle collaborazioni con artisti come Takashi Murakami, Yayoi Kusama, Cindy Sherman, Jeff Koons, ma anche installazioni dal grande impatto emotivo, come  quella digitale immersiva, incentrata sull’iconico baule, che racconta l’universo Vuitton.
Presente anche una speciale stanza dedicata a Milano, nella sua specificità di capitale della moda e del design (ricordiamo che proprio “Milano” fu chiamato il baule da viaggio del 1925, presentato all'Expo di Parigi di quell'anno). Qui è possibile ammirare abiti custom made di Nicolas Ghesquière creati per il red carpet, capi da uomo di Virgil Abloh e gli Objets Nomades che rappresentano un appuntamento fisso del Salone del Mobile. Più una Malle Milano in pelle nera e foderata di marocchino rosso, realizzata per l’Esposizione Internazionale di Parigi del 1925 che consacrò l’Art Déco, contenente 50 indispensabili da viaggio in avorio, cristallo e vermeil, dal design geometrico che ricorda la silhouette a guglie del Duomo.
La mostra è visitabile fino al 20 ottobre 2019, tutti i giorni dalle 10 alle 20, con ingresso gratuito, presso la Piazzetta Reale (Milano).

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Al museo piaggio di pontedera, la mostra "fuori porta" per gli amanti dei motori e della buona cucina

8/9/2019

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FotoLocandina mostra "Fuori porta" al Museo Piaggio di Pontedera
Ami le due ruote e ti piace la buona cucina? Ecco la mostra "Fuori porta", visitabile fino al 10 novembre 2019 presso il Museo Piaggio a Pontedera (Pisa).
Questa settimana, la nostra proposta relativa alla sezione Mostre-Eventi è dedicata al Museo Piaggio di Pontedera, in provincia di Pisa, che dal 2000 è ospitato nei locali dell’ex officina attrezzeria. Si tratta di uno dei corpi di fabbrica più antichi del complesso industriale locale, in cui l’azienda ha insediato la propria produzione a partire dai primi anni Venti del Novecento. Un museo denso di storia e di fascino, per ammirare la straordinaria produzione di uno dei colossi aziendali d'Italia.
La mostra attualmente visitabile si intitola "Fuori Porta", che celebra il gemellaggio storico tra Vespa e La Cucina Italiana il giornale che, attraverso una paziente e instancabile opera di diffusione della più autentica cultura del cibo, ha traghettato l’Italia dagli anni Trenta ai giorni nostri attraversando guerra, ricostruzione, boom, Sessantotto e tutte le grandi tappe della nostra storia, fino a un oggi di consapevole omaggio a una tradizione felice che serve in tavola il buonumore.
L’approccio della mostra è facile e leggero, agile ma anche profumato, interattivo e sempre condiviso come le ricette che da quasi un secolo La Cucina Italiana sperimenta con cura sui suoi fornelli prima di offrirle ai suoi lettori.
La mostra ripercorre e fa rivivere una storia che appartiene a tutti illuminandola di una straordinaria attualità che è il riflesso dell’immagine di Vespa e de La Cucina Italiana, il cui successo si basa nell’essere stati sempre interpreti moderni, sempre contemporanei e “cool” nella loro lunga tradizione.
Il percorso espositivo è divertente, visuale, curioso, «tondo» come un piatto e come una ruota, ma anche come un oblò che apre un orizzonte su un personaggio, un’epoca, una moda, una curiosità.
L'esposizione di compone di 6 sezioni: da «Signore e signorine» a «All’aria aperta», da «Italia Fuori Porta» a «Una finestra sul mondo», da «Questione di stile» a «Oggi», ognuna delle quali è dotata di un testimonial (una ricetta che ha molto da raccontare, che caratterizza quel periodo o quell’argomento).
  • Il Museo Piaggio si trova in Viale Rinaldo Piaggio, 7 (Pontedera - Pi) 
  • Sito internet: www.museopiaggio.it
  • La mostra, a ingresso libero, è visitabile fino al 10 novembre 2019, con i seguenti orari:
  • ​Martedì – sabato: 10.00-18.00
  • Settembre: seconda e quarta domenica del mese 10.00-18.00
  • Lunedì: chiuso

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poco più di un mese a umbria jazz, il più importante festival musicale jazzistico italiano

9/6/2019

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Fotoil «Generale della musica», dell’artista perugino Massimiliano Donnari in arte MaMo, protagonista del manifesto di Umbria Jazz edizione 2019.
Umbria Jazz, dal 12 al 21 luglio torna a Perugia l'imperdibile appuntamento per tutti gli appassionati di musica jazz e non solo. 
Ha festeggiato l'anno scorso il suo 45° anniversario e si appresta a inaugurare tra poco più di un mese la sua quarantaseiesima edizione, sempre all'insegna della musica di qualità, con un ricco cartellone, tra grandi artisti italiani e internazionali.
Dal 1973, anno di esordio del Festival, molte cose sono cambiate in termini di organizzazione (alla fine degli anni Ottanta è nata la Fondazione Umbria Jazz, per volontà della Regione, di cui è attuale presidente Renzo Arbore; la direzione artistica è affidata invece a Carlo Pagnotta), ma l'animo dell'evento rimane sempre inalterato: la voglia di sostenere e far conoscere al grande pubblico artisti di grande spessore in primis del panorama jazzistico, italiano e internazionale, ma con sempre più frequenti divagazioni nel rock, nel blues, nella canzone brasiliana, nella musica nera. 
La location principale è l'Arena Santa Giuliana, poi ci sono il Teatro Morlacchi e la Galleria Nazionale dell'Umbria. Importanti anche gli spazi all'aperto gratuiti: Piazza IV Novembre e i Giardini Carducci. Ogni giorno alle 11.30 e alle 18.30 l'imperdibile Street Parade che, come ogni anno, animerà il centro storico di Perugia.  
Il cartellone di quest'anno è particolarmente ricco ed è stato subito boom di prevendite. L'Arena Santa Giuliana, cuore pulsante del Festival, farà da palcoscenico a grandi nomi: da  Thom Yorke a Lauryn Hill, dall’ex Pink Floyd Nick Mason a Chick Corea, da Diana Kroll a George Benson, da Paolo Conte fino a Kamasi Washington e tanti altri (dal panorama più pop: all'Arena Santa Giuliana anche Max Gazzè e Alex Britti il 12 luglio; Gino Paoli al Teatro Morlacchi il 13 luglio). 
Una grande novità dell’edizione 2019: il Festival animerà anche via della Viola, quartiere del centro storico che da anni sta subendo una importante riqualificazione, dove troverà spazio "UJ 4 Kids", con una serie di appuntamenti e iniziative rivolti ai più piccoli per stimolare e dare libero spazio alla loro creatività. Il cinema Méliès sarà vivo fino a notte fonda grazie alle jam session con una resident band alla quale notte dopo notte si unirà chi avrà voglia di suonare; dalle 19.30 in poi, invece, dj set e lezioni di ballo swing nello splendido chiostro di San Fiorenzo.
Non meno importanti gli spazi dedicati alla musica che si mischia alla cultura gastronomica alla Bottega del Vino e al Ristorante La Taverna.
Un evento popolare in una cornice unica all'insegna della grande musica e della creatività. Da non perdere! Qui il programma completo > Umbria Jazz 2019
Biglietti per gli eventi a pagamento disponibili su circuito TicketOne e Boxol cliccando qui: Biglietti Umbria Jazz

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Sustainable Thinking, la mostra su arte e moda sostenibili al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze

26/5/2019

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FotoRainbow Future, 2018_Museo Salvatore Ferragamo, Firenze
Al Museo Salvatore Ferragamo a Firenze, fino all'8 marzo 2020, la mostra che, in collaborazione con Museo di Palazzo Vecchio e Museo Novecento, esplora le nuove frontiere della moda del futuro riflettendo sulla sostenibilità come insieme di azioni rispettose verso il pianeta e nuovi, incredibili spunti creativi. 
Avete mai visitato il Museo Salvatore Ferragamo? Se non ci siete mai stati, vi consiglio di metterlo nella lista delle cose da fare al vostro prossimo viaggio a Firenze. 
Il Palazzo Spini Feroni nel quale si trova oggi il museo fu acquistato nel 1938 da Salvatore Ferragamo che lo adibì a sede della propria azienda e del proprio laboratorio. Siamo in pieno centro storico di Firenze. Il museo, inaugurato nel maggio del 1995, è nato per iniziativa della moglie di Salvatore, Wanda, alla guida dell'azienda dal 1960 (anno della morte del marito) e dei suoi sei figli, con lo scopo di diffondere le qualità artistiche di Salvatore Ferragamo e di condividere con il grande pubblico lo sforzo creativo che lo ha reso un tassello fondamentale non solo della storia della calzatura italiana nel mondo, ma della moda a livello globale. 
Dal 12 aprile scorso fino all'8 marzo del prossimo anno sarà possibile visitare Sustainable Thinking, mostra che mette al centro la riflessione consapevole sul tema della sostenibilità e dell'equilibrio attraverso il linguaggio dell'arte e della moda. Molti i designer e gli artisti presenti, tutti concentrati, in maniera originale e personale, su temi come il recupero di un rapporto di rispetto con la natura, sull'impiego di materie organiche nella moda, sul riuso creativo dei cosiddetti materiali di scarto. 
L'industria della moda ha cominciato a prendere consapevolezza del grosso impatto che ha avuto sullo stato di salute del nostro pianeta e sta correndo ai ripari. Nuove generazioni di designer si stanno approcciando in maniera del tutto nuova e consapevole, ma anche le grandi case di moda affermate da decenni sul mercato si stanno orientando verso l'utilizzo di nuovi materiali ecologici e performanti anche attraverso il perfezionamento dei processi produttivi.
La mostra è stata organizzata in 4 aree tematiche specifiche: 
Trasformazioni, dedicata al riciclo; Artigianalità e moda sociale, dedicata a manufatti preziosi realizzati con tecniche antiche tramandate nel tempo e alla moda che impiega soggetti deboli; Area Innovazione, dove trovano spazio i designer che fanno dell'uso di tecniche rivoluzionarie (es. stampa 3D o sviluppo di tessuti attraverso la coltura di microbi e funghi) la propria firma; infine l'Area Natura, dove si concentrano i designer che privilegiano l'utilizzo di fibre naturali ma che provengono da filiera controllata (es. non si usano pesticidi nelle coltivazioni di provenienza, il consumo di acqua è razionalizzato rispetto alle colture intensive e le tinture sono prive di metalli pesanti).
All'interno della mostra anche l'iconico sandalo che Salvatore Ferragamo realizzò nel 1938 per l'attrice Judy Garland (famosa per aver interpretato Dorothy ne Il mago di Oz nel 1939, per il quale sempre Salvatore Ferragamo realizzò le magiche, indimenticabili scerpette rosse), in questa occasione rivisitato e realizzato a mano in cotone organico lavorato all’uncinetto, tacco e piattaforma a strati in legno ricoperti del medesimo materiale (in foto). 
Il progetto espositivo prosegue nella Sala delle Udienze di Palazzo Vecchio e al Museo Novecento.
Fino all'8 marzo 2020. 
Orari:
10.00 - 19.30
chiuso il 1° gennaio, il 1° maggio, il 15 agosto e il 25 dicembre.     
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15 anni di mi ami festival a milano: 24, 25 e 26 maggio grande appuntamento con la musica all'idroscalo

19/5/2019

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FotoProgetto grafico Mi Ami Festival 2019
E' alle porte il Mi Ami Festival 2019, l'evento musicale milanese che ogni anno, da ormai quindici anni, anticipa l'estate.
Ci siamo! Mancano ormai pochissimi giorni, quattro per la precisione, a uno degli appuntamenti più attesi per gli amanti della musica ​italiana, in particolare della scena indie che, dall'esordio di nicchia del 2005, anno di fondazione del Festival, ha conquistato sempre maggior visibilità arrivando negli ultimi anni a mescolarsi al panorama mainstream.
Anche per questa edizione 2019, per il quattordicesimo anno di fila, l'Idroscalo di Milano e il Circolo Magnolia aprono le porte a Mi Ami Festival_musica importante a Milano_festival della musica bella e dei baci, ideato e diretto da Stefano Fiz Bottura e Carlo Pastore di Rockit.it.
Ogni anno una nuova accattivante grafica identifica e promuove l'evento. Anche gli hashtag non sono mai lasciati al caso, ovviamente. Quest'anno al solito #miamifestival si affianca #amorvincitomnia. Quattro i palchi sui quali si esibiranno tantissimi artisti: Tidal Stage, palco Jowae, palco Weroad, palco Retro. Tutto avrà inizio alle ore 16.00 (apertura cancelli) di venerdì 24 maggio dove, tra gli altri, ci saranno Clavdio, Coma Cose, Fast Animals and Slow Kids, Giorgio Poi, Franco 126. La giornata di sabato vedrà sul palco, per citare i più noti al grande pubblico: Riccardo Sinigallia, Motta, Mahmood, che proprio ieri si è classificato secondo all'Eurovision Song Contest. Domenica invece, in chiusura, molti altri grandi nomi tra i quali Giorgio Canali, Dimartino, Luca Carboni. 

I biglietti sono ancora disponibili e acquistabili su Mailticket e TicketOne: 75 € + diritti di prevendita per l'abbonamento, che garantisce l'accesso a tutte e tre le giornate; 28 € + diritti di prevendita per il ticket giornaliero valido esclusivamente per la data selezionata al momento dell'acquisto. 
Per il programma completo delle tre giornate e per tutte le informazioni pratiche > MI AMI 2019

La mia esperienza alle scorse edizioni del Mi Ami Festival 

Quando arriva il Mi Ami arriva l'estate, con tutte le sensazioni e le emozioni proprie di questa stagione dell'anno. C'è l'euforia, c'è la voglia di spensieratezza, di vivere all'aria aperta e sorseggiare una birra in compagnia ascoltando, come dice il sottotitolo, musica bella.
Da tre anni a questa parte, ho partecipato sempre ad almeno una delle giornate del Festival e anche quest'anno ci tornerò con piacere. L'atmosfera che si respira è frizzante, piena di energia ma allo stesso tempo rilassata e lenta. Gli spazi in cui si svolge l'evento si prestano bene ad accogliere il pubblico, eterogeneo ma sempre più giovane e sempre più numeroso rispetto alle prime volte. Il Mi Ami, dal 2005 a oggi, ha raggiunto il successo che merita, in termini di pubblico ma anche di attenzione da parte del panorama musicale, senza perdere la semplicità e l'ingenuità delle prime volte. 
Tanti gli artisti che si sono susseguiti sui palchi del Mi Ami negli anni: Carmen Consoli, Baustelle, I Cani, Brunori Sas, Ex Otago, Cosmo, Selton, Calcutta, Nada, e molti altri. 

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l'intervista - claire maggiora: come organizzare un matrimonio di successo. parola di wedding planner

12/5/2019

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FotoL'organizzatrice di eventi di lusso Chiara Maggiora di Claire Maggiora Events
Il matrimonio rappresenta uno degli eventi più importanti della vita: ecco i segreti dell'organizzatrice di eventi di lusso Chiara Maggiora, dell'agenzia astigiana Claire Maggiora Events.
La preparazione di ogni evento, e dei molteplici aspetti connessi, richiede una serie di capacità: prima di tutto quella organizzativa, di gestione del tempo a disposizione, dei fornitori ma anche degli eventuali imprevisti, oltre a una bella dose di buon gusto, creatività, entusiasmo. E, quando si tratta di un matrimonio, le ansie sulla sua buona riuscita e la necessità che tutto vada per il meglio contribuiscono certamente a renderlo "l'evento della vita". Che si organizzi tutto da sé o che si richieda il supporto di un wedding planner, le variabili che entrano in gioco nell'evento matrimonio sono innumerevoli e tutte necessitano della giusta attenzione, non trascurando affatto la componente "emozionale", che sicuramente rende il tutto ancora più intenso. Ne abbiamo parlato con Chiara Maggiora, professionista dell'organizzazione di eventi di lusso con la sua agenzia Claire Maggiora Events, con sede ad Asti. Da tempo Chiara (per tutti ormai Claire, come veniva chiamata da bambina, tanto da fare di questo nome quello della sua agenzia) affianca coppie italiane e straniere nella realizzazione del proprio sogno d'amore, con un servizio organizzativo a tutto tondo per un matrimonio perfetto e curato in ogni minimo dettaglio. 
Salve Claire, ci svela quali sono i segreti per realizzare un matrimonio memorabile?
<<La mia concezione di matrimonio memorabile è quella di un evento in cui tutto sia in armonia, dove dall'inizio alla fine gli invitati abbiano la percezione di vivere una magia, sentendosi per una giornata o più, fuori dal tempo e dallo spazio, una festa dove tutti possano sorridere e divertirsi e rendere gli sposi i veri protagonisti di questo momento. Per quanto riguarda gli sposi, memorabile è il matrimonio in cui alla fine di tutto, proprio loro vengono da te, organizzatrice, a ringraziarti con un abbraccio e gli occhi lucidi. La loro soddisfazione e la loro gioia è il vero successo di un evento. Per arrivare a ciò il mio personale segreto è la calma, che i diretti interessati spesso perdono perché troppo coinvolti emotivamente. Per me non esistono problemi ma solo soluzioni, si tratta di momenti belli, di feste, niente deve essere turbato da banali preoccupazioni o agitazioni, quindi il segreto fondamentale è avere una capacità organizzativa eccellente e un'attitudine alla serenità da poter trasmettere a tutti. Un altro segreto è affidarsi ai migliori fornitori scegliendo solo e sempre grandi professionisti>>.
Quali sono invece gli errori da non commettere?
<<Svariati sono gli errori da evitare, per quanto riguarda il mio modo di lavorare innanzitutto mai avere la smania di protagonismo da rendersi troppo visibili e al centro dell'attenzione. Una brava wedding planner è regista ma mai protagonista, il suo lavoro deve trasparire dai fatti concreti, mai dalle parole e dalla troppa visibilità durante l'evento. Non bisogna mai lasciare nulla al caso, ma avere piani A e piani B per ogni evenienza, e come ho già detto mai affidarsi a persone che si improvvisano, in nessun ambito, la scelta dei propri fornitori e collaboratori fa sempre la differenza. In ultimo ma basilare mai cercare di prevaricare i clienti nelle decisioni, consigliare, guidare, ma mai imporre. Io adoro il colore verde, ma se loro lo odiano non c'è storia, non si utilizza!>>
Che consigli offre agli sposi per prepararsi ad affrontare al meglio l'evento della vita?
<<Ammetto di non dare molti consigli ai miei sposi, in fondo io non sono sposata! L'unica cosa che dico sempre è di affrontare tutto con gioia, non farsi prendere dal panico o dalle ansie e di fidarsi di me perché dall'esterno si vedono cose che spesso sfuggono ai diretti interessati. I consigli che elargisco più facilmente sono quelli "futili" ma per noi fondamentali, ovvero quelli di bellezza e stile, le mie spose hanno sempre lunghe liste di prodotti beauty e segreti per arrivare splendide al giorno fatidico! Di questi consigli spesso beneficiano anche damigelle, sorelle, mamme, suocere...essendo un'esperta di cosmetica e bellezza in generale diciamo che "ci vado a nozze"!!>>.
 Quanto conta il lavoro del wedding planner (ed è davvero tanto costoso quanto si possa credere)?
<<Il lavoro del wedding planner, se fatto bene, fa la differenza perché si nota subito un evento curato da una mano esperta piuttosto che creato da sé. Ricordiamoci che sono sempre i dettagli a fare la differenza e la mano di un'esperta wedding planner la fa. Per quanto riguarda i costi sicuramente sono da valutare, non tutti possono o vogliono permetterselo, però un matrimonio organizzato nei minimi dettagli spesso può venire a costare meno tramite un'agenzia grazie alle conoscenze dirette dei fornitori e alla capacità di gestire il budget totale. Poi ricordiamoci sempre che ci sono fasce di prezzo differenti, organizzatori che trattano budget più bassi e altri come me che si rivolgono al mondo del luxury, ma questo non significa la bellezza o meno di un evento, si possono creare eventi meravigliosi con un piccolo budget e altri ridicoli spendendo tanti soldi, la differenza la fa solo il buon gusto, dei clienti e dell'organizzatore>>.
Star internazionali, ma anche persone comuni provenienti dall'estero, hanno scelto negli ultimi anni una location italiana quale scenario per il proprio matrimonio: quanto è attuale questo fenomeno?
<<Il fenomeno del destination wedding sta prendendo sempre più piede, infatti la mia agenzia si dedica con tanto entusiasmo a questo aspetto. Sono sempre di più gli stranieri che scelgono il nostro paese per sposarsi, e non c'è bisogno che ne spieghi il motivo, è il paese più bello del mondo! Abbiamo il mare ,i laghi, le città d'arte, le campagne...abbiamo luoghi per tutti i gusti e tutte le tasche. Certamente il fatto che molte celebrità si siano sposate in Italia ha contribuito a renderla meta di interesse perciò siamo sempre grati a coloro che pubblicizzano le nostre bellezze nel mondo. La mia agenzia in particolare offre un servizio a 360 gradi agli stranieri potendosi avvalere di due tour operators molto famosi in Italia che prendono in carico gli spostamenti degli ospiti da ogni parte del mondo e offrono assistenza costante. Proprio in questo periodo sto sviluppando un progetto con persone molto in gamba che riguarda il nostro territorio piemontese delle Langhe e Monferrato, se andrà in porto ve ne parlerò volentieri in un'altra intervista>>.
Parliamo infine di tendenze matrimonio 2019-2020. Cosa è IN, cosa è OUT?
<<Potrà sembrare strano ma non sono una grande amante dei trends e delle mode. Li seguo ovviamente per una questione di aggiornamento ma la mia parole d'ordine è buon gusto, non a caso il motto di apertura del mio sito è "beauty can save the world" e non tutto ciò che è modaiolo è anche sempre bello. E' anche vero che dicono che il bello sia soggettivo ma io credo che ci siano dei canoni di estetica, eleganza e raffinatezza che prescindano da tutto il resto e non sono discutibili perciò chi si rivolge alla mia agenzia sa che questa è la mia filosofia, un occhio alle mode sì ma con cautela. Posso perciò dirvi che IN sarà sempre l'elegante semplicità mentre OUT la confusione e la volgarità, di forme e contenuti>>.

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salone del libro di torino 2019: informazioni sull'evento e grandi ospiti, da jovanotti a sepùlveda

5/5/2019

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FotoLocandina del Salone Internazionale del Libro di Torino 2019
Dal 9 al 13 maggio 2019 si svolge la più grande manifestazione italiana legata al mondo dell'editoria, il Salone Internazionale del Libro di Torino: ecco info sull'evento e ospiti attesi.
Mancano pochi giorni all'inizio dell'evento che ogni anno porta nel capoluogo piemontese appassionati di lettura, semplici curiosi, scrittori, editori, illustratori, giornalisti, traduttori e artisti di vario genere, uniti da una unica parola: libro. Quest'anno la manifestazione è giunta alla sua 32° edizione, e segue il grande successo della scorsa edizione. Nel 2018, infatti, il Salone del Libro di Torino aveva battuto i record dell’anno precedente con un aumento consistente di visitatori ed editori partecipanti con il loro stand: 144.386 visitatori (contro i 143.815 del 2017), cui aggiungere i 26.400 del Salone Off (contro i 25.000 del 2017), per un totale di 170.786 provenienti da tutto il mondo. Con questi precedenti positivi, il Salone di quest'anno si appresta a partire con grandi aspettative.

La location 
​Si riconferma il Lingotto Fiere, amato dagli organizzatori che hanno spesso sottolineato il fatto che rappresenti la sede ideali per ospitare la più importante fiera italiana dedicata ai libri con i suoi stand per gli editori e le numerose e comode sale in cui svolgere i molteplici incontri.

Il tema del Salone del Libro 2019
Il gioco del mondo: ecco il tema di quest'anno, a significare che la cultura non manifesta linee di divisione, non mette barriere, ma anzi le elimina, lasciando che il pensiero, le idee, le identità si mescolino. Un incontro di diversità che trovano forma nell'abbraccio e nel sostegno reciproco, circolare, come circolare è il mondo. L'immagine della locandina è stata realizzata dall'artista italiana MP5, che si distingue per il disegno in bianco e nero, dalle linee molto essenziali.

Il Paese ospite
La novità del 2019 è che non esiste un Paese ospite ma una lingua ospite, lo spagnolo. Un modo questo per sottolineare l'abbattimento dei confini territoriali, andando oltre e rendendo fluida la concezione di ospite, dal momento che si tratta di una delle lingue più parlate al mondo. E' attesa infatti una folta delegazione di autrici e autori provenienti dai Paesi del Centro e Sud America, per la creazione di un progetto culturale ambizioso sul piano internazionale. 

Gli ospiti (tanti) attesi
Un gran numero di scrittori prenderanno parte all'evento torinese. Si parte giovedì 9 maggio con una grande lezione di apertura grazie a Fernando Savater, tra i più illustri intellettuali spagnoli viventi. Ma si attendono anche lo scrittore cileno Luis Sepúlveda ("Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare", "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore"); il giornalista russo Masha Gessen ("Il futuro è storia", vincitore del National Book Award 2017); lo scrittore e attivista africano Wole Soyinka (Nobel per la Letteratura 1986); Matt Salinger, attore e produttore, figlio dello scrittore di "Il giovane Holden" a celebrare il centenario della nascita di J.D Salinger; lo scrittore irlandese Colum McCann (National Book Award nel 2009 e Premio Mondello Internazionale Sezione Autore Straniero 2019); la svedese  Camilla Läckberg, tradotta in 42 lingue e pubblicata in 66 Paesi.
Tra le personalità presenti anche la scrittrice Michela Murgia, la scrittrice araba Fatima Sharafeddine, i linguisti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, fumettisti e illustratori come Zerocalcare a Joann Sfar, il trapper Achille Lauro, il rapper Frankie Hi-nrg MC, gli astronauti Umberto Guidoni e Linda Raimondo; ci sarà poi l'attore Francesco Pannofino a leggere i brani più famosi dalla saga di Harry Potter; Neri Marcorè e Max Paiella impegnati con le Filastrocche in cielo e in terra di Gianni Rodari; Gek Tessaro con Pinocchio e Geronimo Stilton; sui temi ambientali interverranno invece Simone Perotti, Federico Taddia e Pierdomenico Baccalario. Molto atteso, l'11 maggio, Jovanotti, che parlerà di lettura e scrittura, di linguaggi e di viaggi. 
Presenti, come da tradizione, i finalisti del Premio Strega Europeo, giunto alla 6° edizione: il francese David Diop con "Fratelli d’anima", l’irlandese Catherine Dunne con "Come cade la luce", l’austriaco Robert Menasse con "La capitale", l’olandese Ilja Leonard Pfeijffer con "La Superba" e la tedesca Sasha Marianna Salzmann con "Fuori di sé".

Salone del Libro Off 2019
Arrivato alla sua 16° edizione, il Salone Off è la manifestazione collaterale al Salone del Libro di Torino che intende portare autori, artisti e libri non solo nelle diverse circoscrizioni torinesi, ma anche in circa venti Comuni della Città Metropolitana. Per quest'anno, dal 2 al 19 maggio 2019, sono oltre 530 gli appuntamenti in oltre 270 luoghi diversi per vivere il mondo della cultura in maniera sempre più diffusa.

Informazioni generali
Date: da giovedì 9 a lunedì 13 maggio 2019
Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Indirizzo: Via Nizza, 294 – 10126 Torino
Programma dettagliato e tutte le ulteriori informazioni sul  sito ufficiale del Salone Internazionale del Libro.

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Ayrton Senna 25: Ad Asti l'esposizione per celebrare il pilota, ma soprattutto l'uomo

14/4/2019

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FotoL'ingresso di Palazzo Mazzetti che ha ospitato la mostra "Ayrton Senna 25" ad Asti.
Ayrton Senna, il grande campione brasiliano di Formula1 scomparso 25 anni fa all'età di 34 anni, è stato ricordato con una importante mostra presso Palazzo Mazzetti di Asti. L'esposizione, inaugurata il 29 marzo, si conclude oggi, 14 aprile. 
Ieri sono tornata con piacere ad Asti per visitare una mostra che definirei unica nel suo genere. La mostra, a ingresso gratuito, è stata curata dall'Instituto Ayrton Senna, si tratta della più importante organizzazione privata a livello mondiale per l'assistenza all'infanzia della quale è da sempre presidentessa la sorella del pilota Viviane Senna. Indispensabile per l'organizzazione il grande aiuto del suo Padrino per l'Europa, l'astigiano Claudio Giovannone che, innamorato della propria città, ha voluto che fosse proprio Asti a ospitare questa importante iniziativa collaborando alla realizzazione dell'evento con la Fondazione Asti Musei e con il Comune di Asti.
L'esposizione si snoda all'interno delle sale del suggestivo Palazzo Mazzetti, la pinacoteca civica di Asti. La cosa che mi ha colpito di più di questa mostra è stato l'approccio positivo, direi vincente. Forse l'unico approccio possibile per celebrare questo grande uomo e grande atleta. Dell'incidente mortale avvenuto a Imola nel 1994 non si fa minimamente cenno, se non nel ricordo della data. Si tratta quindi di una mostra che celebra certamente il pilota e il suo mito, ma ancora di più l'uomo e il suo impegno nell'aiutare e sostenere il suo popolo, il popolo brasiliano, attraverso il quale egli stesso continua a vivere. Quando dico che è una mostra unica nel suo genere non mi riferisco soltanto al fatto che
 ha messo a disposizione dei visitatori la collezione di memorabilia più completa mai presentata in Europa su Ayrton Senna, ma soprattutto al fatto che mettendo al centro la solidarietà, è riuscita a coinvolgere un pubblico di appassionati e non solo. Io personalmente non sono un'amante della Formula1, ma ho apprezzato moltissimo il racconto della vita di un grande uomo mentre fino a ieri conoscevo soltanto la drammatica fine di un grande atleta durante una importante corsa. Sono rimasta profondamente sorpresa e colpita.
La mostra
L'immagine del pilota in tuta da corsa, che sembra davvero essere presente per salutare di persona ogni visitatore, dà il via al percorso: a partire dalle fotografie di bambino spensierato in Brasile, che subito dopo i primi passi compie i primi giri al volante, ci si ritrova immersi nelle emozioni donateci dal campione lungo tutta la sua vita. Tantissimi i documenti e le foto che riportano all'infanzia, alla giovinezza, alla vita in famiglia.
Naturalmente domina la scena la sua carriera sportiva, di cui la mostra è ricca di cimeli in grado di sbalordire ogni appassionato. I primi go-kart, le auto guidate dalle serie minori alla Formula1, le tute da corsa e gli iconici caschi gialli con le due bande verde e blu, sono accompagnate da immagini di repertorio delle corse, ma anche da fotografie e altri oggetti che ci restituiscono l'intimità della persona e la sua grande sensibilità. Tra i visitatori anche molte famiglie, con bambini piccoli, esaltati e contenti almeno quanto i loro papà e le loro mamme. Una bellissima atmosfera.
​La mostra purtroppo si conclude oggi e al momento non sono previste tappe in altre città, ma mi ha fatto molto piacere condividere la mia esperienza e il messaggio di solidarietà che porta con sè. 
Ayrton Senna diceva: "La gente ricca non può vivere su un'isola circondata da un oceano di povertà. Se davvero vogliamo cambiare le cose è dai bambini che dobbiamo incominciare. Noi dovremmo dare a tutti loro una possibilità, almeno una possibilità, di essere nutriti, curati e di poter giocare e studiare, la possibilità di avere una vita normale".
Per chi fosse interessato, è possibile fare una donazione all'Instituto Ayrton Senna che, come detto, fornisce assistenza all'infanzia ogni anno con programmi di nutrizione, assistenza medica, studio, gioco e sport, cliccando al seguente link > Instituto Ayrton Senna

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genova e l'arte: ecco le 7 mostre da non perdere della primavera 2019

7/4/2019

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FotoIngresso del Museo di Storia Naturale Giacomo Doria di Genova
Da Caravaggio alle opere in Lego, da Mordillo a De Chirico, Genova accoglie i suoi turisti con tante opportunità per visitare mostre piene di fascino durante tutta la primavera.
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Ecco sette mostre da tenere d'occhio per chi sta organizzando una gita fuori porta a Genova, per immergersi nell'arte e nella cultura offerta dalla Superba. L'offerta (relativa a eventi che chiudono tra maggio e inizio luglio 2019) si rivolge a un pubblico molto ampio, con eventi perfetti per ogni età, per appassionati di arte, di sport, di illustrazione, di natura da scoprire.​


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  • MOSTRA IL CAPITANO D'ALBERTIS - Fino al 5 maggio 2019, presso il Castello d'Albertis, Museo delle culture del mondo, in Corso Dogali 18, si svolge la mostra "Il Capitano D’Albertis e le sue entusiasmanti imprese" con le illustrazioni di Giulia Pastorino. L'evento si svolge in occasione dell’uscita dell’albo illustrato "Il Capitano D’Albertis e le sue entusiasmanti imprese" di Giulia Pastorino, una coedizione Tapirulan / Matti da rilegare. Coloratissime e grandi tavole illustrate tramutano il libro per bambini dedicato alle avventure del Capitano Enrico Alberto d’Albertis in una mostra per tutte le età. 
  • MOSTRA "CAOS" MORDILLO - Fino al 2 giugno 2019, presso Raccolte Frugone (struttura museale parte del polo di Nervi), si svolge "Caos", quattordicesima edizione della Mostra internazionale di illustratori contemporanei. Quest'anno il percorso è articolato in due sezioni: la prima comprende una selezione di 48 autori scelti dalla giuria presieduta dall'artista argentino Guillermo Mordillo; la seconda sezione è invece dedicata allo stesso Mordillo. "La tenerezza della paura" è una retrospettiva di oltre 100 opere a partire da quelle dei suoi esordi negli anni Cinquanta fino ai lavori più attuali: dalle celebri giraffe (che l'anno scorso hanno compiuto 50 anni), ai bozzetti preparatori alle simpatiche figure dei personaggi che hanno spopolato soprattutto negli anni Novanta. 
  • MOSTRA "WE ARE GENOA" - Fino al 2 giugno 2019, presso Fondazione Genoa 1893, in via del Porto Antico, si svolge "We are Genoa - Illustrazioni di Nicola Montera". Per tifosi o semplici curiosi, l'evento offre l'occasione di vedere preziose illustrazioni e testi che raccontano la storia del Genoa calcio, a partire dai tempi passati fino ai giorni nostri. Una storia di sport che intende trasmettere al pubblico messaggi positivi di impegno, lealtà e attaccamento alle tradizioni.
  • MOSTRA "THE ART OF THE BRICK" - Fino al 9 giugno 2019, presso Magazzini del Cotone, in Calata Molo Vecchio 15, si svolge "The Art of Brick", con oltre 80 opere magnifiche realizzate da Nathan Sawaya utilizzando i mattoncini Lego. Si tratta di un evento unico e sensazionale, tra quelli che richiamano maggiore attenzione per l'arte straordinaria che mette in atto. L'artista statunitense, primo in assoluto a trasformare i Lego in opere d'arte, ha scelto di utilizzare i colorati mattoncini come unico mezzo creativo, riproducendo sia opere immortali (dalla Gioconda all'Urlo di Munch) sia inedite.
  • MOSTRA CARAVAGGIO - Fino al 24 giugno 2019, presso Palazzo della Meridiana nell'omonima piazza, si svolge "Caravaggio e i genovesi - Committenti, collezionisti, pittori", mostra che evidenzia l'importanza artistica del capoluogo ligure nei decenni a cavallo tra Cinquecento e Seicento. In quel periodo, infatti, si poté assistere a un cospicuo scambio culturale, che accrebbe ricchezze e bellezze della città. In quel contesto, Caravaggio e i suoi seguaci svolsero un'importante funzione nella storia dell'arte genovese.
  • MOSTRA "DRAGONS" - Fino al 24 giugno 2019, presso il Museo di Storia Naturale, in via Brigata Liguria 9, si svolge la mostra "Dragons", con oltre 100 esemplari di rettili vivi da osservare e ammirare. Una parte dell'esposizione è dedicata ad approfondimenti e divulgazioni relative alle diverse specie di rettili, per un percorso ideale sia per grandi sia per piccini. Il Museo genovese di Storia Naturale, attivo fin dal 1867, è molto rinomato in ambito scientifico mondiale per i suoi quattro milioni di esemplari provenienti da ogni angolo della Terra.
  • MOSTRA GIORGIO DE CHIRICO - Fino al 7 luglio 2019, presso il Palazzo Ducale, in Piazza Giacomo Matteotti, si svolge "Giorgio De Chirico, il volto della metafisica", un'esposizione importante per la città perché un evento dedicato all'artista mancava da ben 25 anni. L'esposizione, suddivisa per temi, propone circa 100 opere realizzate durante la fortunata carriera dell'artista, ricostruendone le tappe con particolare attenzione alla Metafisica.

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eventi culturali a torino: ecco le mostre più interessanti della primavera 2019

31/3/2019

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FotoLa Mole Antonelliana a Torino
Torino è una città sempre ricca di eventi e di occasioni culturali. Da Van Gogh a Leonardo, da Steve McCurry a Marcello Gandini: ecco le mostre più interessanti della primavera 2019!
Da sempre Torino è una città di grande fermento artistico e culturale in generale, che offre davvero tante opportunità di svago e di conoscenza. Ogni anno, infatti, il capoluogo piemontese accoglie importanti esposizioni ed eventi culturali che portano in città anche molte persone da fuori regione. Con l'arrivo della bella stagione, è quindi interessante conoscere quali siano le occasioni per poter ammirare la città sabauda e godere anche di qualche ora di svago culturale. Ecco le mostre più attese della stagione primaverile.

  • ​MOSTRA VAN GOGH - Fino al 28 aprile 2019, presso il Nuovo Spazio Lancia (via Lancia, 27), arriva a Torino "Van Gogh - Multimedia and Friends", dopo le tappe di Taormina e Venezia. L’esposizione multimediale propone una rappresentazione completa della vita e delle opere del grande pittore olandese, raccontandone gli ultimi 10 anni attraverso pannelli dedicati a diverse aree tematiche. La mostra offre diversi livelli di fruizione: percorsi multimediali; una sezione dedicata alla realtà virtuale per "entrare" nei quadri di Van Gogh; una “Stanza dei segreti” con disegni e quadri inediti di Monet, Renoir, Gauguin e Degas e dello stesso Van Gogh; lo “Spazio di Vincent” con cinque opere ricreate con la stessa tecnica; la sezione “La moda incontra Van Gogh“, incontro tra Arte e Art Couture con l’esposizione di 8 abiti che richiamano le opere più importanti dell’artista olandese, curata dalla fashion art designer Gisella Scibona.
  • MOSTRA EASY RIDER - Fino al 5 maggio 2019, presso la Reggia di Venaria Reale, è presente "Easy Rider - Il mito della motocicletta come arte" un percorso relativo all'estetica della motocicletta che incontra il mondo dell’arte e della cultura. Un viaggio tra letteratura, cinema, arti visive e fotografia che come comune denominatore hanno la motocicletta. La mostra si articola in dieci sezioni: accanto ai modelli di motocicletta diventati icone, ci sono anche diverse opere (sculture, quadri, fotografie) di Antonio Ligabue, Mario Merz, Pino Pascali, Giuliano Vangi e molti altri artisti. 
  • MOSTRA LEONARDO - Fino al 12 maggio 2019, presso Palazzo Cavour, "La bottega di Leonardo - Opere e disegni", esposizione che celebra l'estro creativo e geniale di Leonardo da Vinci. L’esposizione rappresenta un’occasione unica per ammirare e comprendere in una visione d’insieme la straordinaria complessità dell'artista nella pittura del suo tempo. La mostra offre ai visitatori la visione di una importantissima opera: la Maddalena discinta, assegnata alla collaborazione tra Leonardo e l'allievo Giampietrino. Inoltre, sono esposti due famosi disegni di Leonardo che nello specifico tratteranno uno studio di Testa di vecchio e un frammento per un pensiero per la perduta Battaglia di Anghiari.
  • MOSTRA CUORE DI TENEBRA​ - Fino al 19 maggio 2019, presso il Binario 2 delle OGR – Officine Grandi Riparazioni Torino, c'è la mostra "Cuore di tenebra / Heart of Darkness. Può l’arte prevenire gli errori?". Partendo dalla citazione del romanzo di Joseph Conrad “Cuore di tenebra”, la mostra collettiva alle OGR vuole indagare gli aspetti irrazionali del contemporaneo, tra guerre, imperialismi, fanatismi religiosi, terrorismo. Gli artisti, provenienti da molte parti del mondo, offrono differenti punti di vista relativi alla complessità del mondo attuale.
  • MOSTRA MARCELLO GANDINI - Fino al 26 maggio 2019, presso il MAUTO Museo dell'Automobile di Torino, si svolge la mostra "Marcello Gandini - Genio nascosto", dedicata a uno dei maggiori designer di automobili italiani. Il percorso espositivo si sviluppa in due sezioni: nella prima è possibile ammirare un ricco repertorio di documenti originali, oggetti e filmati che fanno comprendere la storia e la produzione di Gandini. La seconda sezione mette invece in mostra tutte le show car più famose e alcuni veicoli particolarmente speciali.
  • MOSTRA ANDO GILARDI - Fino al 16 giugno 2019, presso il GAM di Torino, la mostra “Ando Gilardi Reporter. Italia 1950-1962”, dedicata al fotografo e fotoreporter italiano. Un’opera di denuncia nell’Italia del dopoguerra attraverso una selezione di scatti eseguiti tra il 1950 e il 1962. Il percorso si articola fra inchieste legate a momenti di cronaca e a eventi che hanno fatto scalpore negli anni del dopoguerra, intervallato da alcuni scatti iconici dell’autore. Le tematiche ricorrenti in questi lavori sono l’infanzia, il lavoro, l’emancipazione femminile, l’identità degli italiani, gli scioperi, le attività sindacali.
  • MOSTRA STEVE MCCURRY - Fino all'1 luglio 2019, presso Palazzo Madama, "Steve McCurry. Leggere", un viaggio attraverso 65 scatti del grande fotografo statunitense. Ritratti di persone da ogni angolo del pianeta, ritratte mentre leggono un libro, un atto tanto intimo quanto universale. Ogni fotografia è affiancata da un brano letterario, a creare una sorta di parallelismo e percorso letterario anche per lo spettatore.

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mostre a firenze primavera 2019: le 5 imperdibili, da david bowie a van gogh

24/3/2019

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FotoPalazzo Vecchio a Firenze
Nomi altisonanti per esposizioni da non perdere durante la primavera fiorentina: David Bowie con "Heroes", l'universo artistico di Verrocchio, maestro di Leonardo da Vinci, l'arte di Van Gogh e ancora Giorgio Morandi e Antony Gormley nella città del Rinascimento italiano.
Firenze accoglie i suoi sempre numerosissimi turisti con tantissime attrazioni di carattere culturale. Con l'arrivo della primavera, e di una stagione con clima più mite, risulta meno complicato organizzare delle gite fuori porta, e quale occasione migliore per includere anche una parentesi legata all'arte, alla scoperta, al piacere della conoscenza. E così, questa settimana consigliamo alcune mostre molto interessanti che si svolgono a Firenze durante la stagione primaverile del 2019 (e anche oltre, in alcuni casi).
  • MOSTRA DAVID BOWIE - Fino al 28 giugno 2019, presso Palazzo Medici Riccardi, la sensazionale mostra "Heroes - Bowie by Sukita", dedicata a David Bowie, icona della cultura pop, ritratto da un maestro indiscusso della fotografia giapponese Masayoshi Sukita. L’esposizione presenta oltre 60 fotografie alcune delle quali esposte in anteprima nazionale, che ripercorrono il sodalizio tra i due artisti. Non solo gli scatti iconici che illustrarono la copertina dell’album "Heroes", ma anche fotografie storiche tratte dall’archivio personale di Sukita che raccontano un’amicizia iniziata negli anni Settanta. Per l'occasione, la dimora quattrocentesca della Famiglia Medici, apre le proprie porte mostrandosi quale palazzo tra i più ricchi di storia e fascino. Antico e moderno si fondono dando la possibilità ai visitatori con lo stesso biglietto di vedere lo splendido lavoro che Sukita ha dedicato al Bowie artista e amico, ma anche di visitare lo storico palazzo fiorentino.
  • MOSTRA GIORGIO MORANDI - Fino al 27 giugno 2019, presso il Museo Novecento, "Exit Morandi", una grande mostra dedicata all'artista bolognese Giorgio Morandi a cinquantacinque anni dalla scomparsa. L’esposizione prende origine da quattro importanti dipinti conservati al Museo Novecento tra cui un acquerello con una rara figura femminile che reca la data “11 aprile 1918”, piccolo capolavoro su carta, che palesa le straordinarie capacità di aggiornamento dell’artista sulle avanguardie e la sua personale sintesi figurativa, svolta in un linguaggio già essenziale e anticonvenzionale. In mostra si potranno ammirare nature morte, paesaggi, fiori e una serie di incisioni, espressione artistica che vede in Morandi uno dei maggiori rappresentanti dei suoi anni e che gli valse il premio internazionale alla Biennale di San Paolo del Brasile nel 1953.
  • MOSTRA VERROCCHIO - Fino al 17 luglio 2019, presso Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello, la prima retrospettiva dedicata all'artista rinascimentale Andrea del Verrocchio, il maestro di Leonardo da Vinci. A disposizione dei visitatori, oltre 120 opere tra quelle del Verrocchio e di altri artisti dell'epoca, tra cui alcune creazioni di Leonardo, alcune delle quali per la prima volta in Italia (Desiderio da Settignano, Domenico del Ghirlandaio, Sandro Botticelli, Pietro Perugino, Bartolomeo della Gatta e Lorenzo di Credi). Tra le opere esposte, molti prestiti provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York, il Musée du Louvre di Parigi, il Victoria and Albert Museum di Londra.
  • MOSTRA ANTONY GORMLEY - Fino al 26 maggio 2019, presso la Galleria degli Uffizi (Aula Magliabechiana) si svolge una esposizione dedicata alle opere di Antony Gormley, una personale dal titolo "Essere". Dodici sono le sculture ospitate all'interno dell'Aula Magliabechiana, la vasta e nuova galleria del piano terreno, mentre altre due opere sono collocate all'interno del contesto della collezione storica ed un'altra, infine, è stata installata sulla terrazza degli Uffizi. Realizzate con materiali diversi e scale diverse, le sculture dell'artista londinese vogliono esplorare il corpo nello spazio e il corpo inteso esso stesso come spazio. L'artista è noto e apprezzato in tutto il mondo per le sue sculture dalle forme antropomorfe che analizzano appunto il rapporto tra corpo e spazio, tra pieno e vuoto, tra buio e luce.
  • MOSTRA VAN GOGH​ - Fino al 5 maggio 2019, presso la Chiesa Santo Stefano al Ponte, si svolge la mostra "Van Gogh e i Maledetti", una coinvolgente esposizione che proietta direttamente sulle pareti della struttura ospitante le opere dell'artista e di altri pittori del suo periodo. Molto suggestiva la sala degli specchi in cui viene proiettato in loop un video di 8 minuti sulle opere di Van Gogh, dal ramo di mandorlo fiorito ai girasoli. Insieme alle sue, diverse opere di Paul Cézanne, Paul Gauguin, Henri de Toulouse-Lautrec, Chaïm Soutine e Amedeo Modigliani, e altri artisti contemporanei che con le loro opere hanno contribuito alla rappresentazione della Parigi dell’epoca.

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A Milano le Tre piu' belle mostre a tema design da non perdere in primavera

17/3/2019

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FotoUn'illustrazione presente alla mostra di Milano "Olivetti, una storia di innovazione"
Milano offre sempre tantissimi spunti culturali, è uno dei motivi per cui la amo tanto. Oggi vi segnalo tre mostre a tema design da non perdere per la primavera 2019! 
  • MOSTRA OLIVETTI AL MUSEO DEL NOVECENTO - Cominciamo con una mostra piccola ma interessantissima: Olivetti, una storia di innovazione. Allestita presso il Museo del Novecento, in Piazza Duomo n°8, è iniziata il 13 marzo e sarà aperta al pubblico fino al 14 aprile. Ingresso gratuito. Io l'ho visitata ieri e ne sono rimasta positivamente colpita. E' un bel viaggio attraverso una serie di elementi di ieri e di oggi che hanno fatto la storia di una delle realtà imprenditoriali italiane più importanti di sempre segnando di conseguenza anche la storia del nostro Paese. Architettura, design, grafica, pubblicità sono i contributi che troverete esposti e ben spiegati all'interno di questo spazio piccolo, ma denso di significato. Scoprirete anche che nacque tutto da una lettera d'amore... Era l’11 agosto 1908 quando Camillo Olivetti rivolse alla moglie Luigia mille baci affettuosi in una lettera redatta con il prototipo della macchina da scrivere M1, quella che, arrivando sul mercato all’inizio del 1911, diede il via a una storia incredibile di innovazione tecnologica e di design industriale della fabbrica che rivoluzionò il modo di lavorare di moltissimi operai.  
  • MOSTRA VIVIENNE WESTWOOD - SHOES - Per gli appassionati di design della calzatura e di moda, imperdibile la mostra SHOES: Vivienne Westwood, The Creation of an Iconic Shoe. Una mostra itinerante che dopo il successo di Londra e Leeds, approda nella boutique di Milano, in Corso Venezia n° 25.  L'esposizione è pensata come un viaggio attraverso l'archivio della maison più punk rock di sempre, con i pezzi più iconici progettati nell'atelier di Vivienne Westwood a Londra negli ultimi 40 anni, e portati alla luce da maestri artigiani nel cuore dell'Inghilterra. Troverete, tra gli altri, gli inimitabili Pirate boots, presentati per la prima volta nel 1981, il Rocking horse, creato per la collezione del 1985, e creazioni più recenti come gli stivali Bondage e Tracey Trainers. Anche questa mostra sarà aperta fino al 14 aprile. Ingresso gratuito.
  • MOSTRA KARTELL A PALAZZO REALE - Terza segnalazione in arrivo ad aprile: The art side of Kartell, dal 10 aprile al 12 maggio a Palazzo Reale. Ingresso gratuito. La mostra dedicata ai sett'anni di Kartell, azienda simbolo internazionale del made in Italy, fondata nel 1949 da Giulio Castelli. Il percorso espositivo si aprirà con le famose Electric chairs, disposte nell’Appartamento dei Principi, grande esempio di stile «Restaurazione» che accoglierà gli oggetti in plastica dell’azienda, oltre alle opere firmate da Emilio Tadini e Roberto Sambonon. Tra l'altro la Kartell dispone di una propria esposizione permanente, la Fondazione Kartell Museo, voluta dal Presidente Claudio Luti nel 1999 in occasione del cinquantesimo compleanno dell'azienda, che si propone di diffondere la conoscenza del design industriale e dei processi estetici e produttivi ad esso collegati. Nel 2000 ha vinto il Premio Guggenheim Impresa & Cultura come miglior museo d’impresa. L’edificio, progettato dagli architetti Anna Castelli Ferrieri e Ignazio Gardella, è considerato uno dei più interessanti esempi di architettura industriale in Lombardia. Comprende oltre 8.000 oggetti, più di 5.000 disegni e più di 15.000 fotografie che restituiscono un quadro preciso dell’evolversi della storia di Kartell e della sua produzione, dei materiali plastici adottati, delle tecnologie produttive e delle strategie di comunicazione e distribuzione impiegate nel corso dei 70 anni di attività dell’azienda. Per chi fosse interessato a visitare il museo aziendale oltre alla mostra temporanea di cui ho già detto, lascio di seguito i contatti: Kartellmuseo, via delle Industrie 3, 20082 Noviglio (MI). Visitabile su appuntamento dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 con visita libera o guidata. Chiuso nei festivi e nei giorni di chiusura aziendale.Per prenotazioni: 02 90012269 ; 02 900121  oppure  info@museokartell.it 

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Roberto Bolle e i solisti del Teatro Alla Scala: La prima italiana al Rossetti di Trieste

10/3/2019

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FotoRoberto Bolle & Friends al Teatro Arcimboldi di Milano_28 gennaio 2017
Sicuramente la maggior parte di voi conoscerà Roberto Bolle, Étoile del Teatro alla Scala di Milano dal 2004 e dal 2009 Principal Dancer dell' American Ballet Theatre di New York, onore mai tributato a nessun altro ballerino italiano.
Tra i tanti meriti artistici che gli sono stati riconosciuti nei suoi anni di gloriosa carriera, Roberto Bolle ha anche avuto il grande merito di esser riuscito a portare la danza classica oltre i confini dei grandi teatri facendola conoscere, con la sua solita eleganza, a un pubblico molto più ampio e variegato, portando questa disciplina in una dimensione che possiamo definire pop, ma senza per questo privarla della sua magia. Le prime serate di Bolle su RaiUno, nel 2016 il debutto con "Roberto Bolle - La Mia Danza Libera" e in seguito "Roberto Bolle - Danza con me", hanno infatti sempre fatto registrare un grandissimo successo in termini di ascolti, alzando l'asticella della qualità della programmazione Rai. 
Chi volesse ammirarlo dal vivo, magari cogliendo l'occasione per visitare una bellissima città italiana, ma un po' fuori mano come Trieste, potrebbe organizzare un bel viaggetto nella settimana del 24 e 25 aprile, date in cui il grandissimo ballerino porterà in scena al Teatro Rossetti lo spettacolo intitolato "Roberto Bolle e i Solisti del Teatro alla Scala".    
Per il tanto atteso ritorno nella città di Trieste, dove Roberto Bolle era già stato presente con il suo fortunatissimo "Roberto Bolle and Friends", andrà in scena uno spettacolo diviso in due parti: la serata si aprirà con una serie di passi a due e assoli tratti dal repertorio classico e contemporaneo interpretati da Roberto Bolle e alcuni solisti e primi ballerini del Teatro alla Scala, per proseguire poi con l’esibizione corale di “The Seasons”, nuova produzione finora allestita soltanto per l’apertura dei lavori del World Economic Forum di Davos (gennaio 2018), con coreografie di Massimiliano Volpini su musiche di Antonio Vivaldi e dell’americano Edwaard Liang su Astor Piazzolla. 
INFO
Mercoledì 24 aprile ore 20.30 
Giovedì 25 aprile ore 18.00 
Biglietti da 39 € acquistabili su circuito TicketOne

Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Largo Giorgio Gaber, 1 - 34126 TriesteTel.: 040 3593511
E-mail: info@ilrossetti.it

Io ho avuto il piacere di assistere dal vivo allo spettacolo "Roberto Bolle & Friends" nel 2017 al Teatro Arcimboldi di Milano e se non avete ancora avuto occasione di farlo, vi assicuro che è un'esperienza che vale la pena vivere, e rivivere. Io cercherò di organizzarmi!

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Boldini e la moda, la mostra al Palazzo dei Diamanti di Ferrara

3/3/2019

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FotoGiovanni Boldini, Autoritratto di Montorsoli (1892); olio su tela, 56×36 cm, Galleria degli Uffizi_Firenze
C'è un'altra mostra nella mia lista dei desideri e visitarla sarebbe anche l'occasione per tornare in una città che mi piace parecchio, Ferrara. La mostra in questione è intitolata Boldini e la Moda ed è appunto un tributo che la città romagnola dedica al maestro Boldini, raffinato ritrattista e pittore nato proprio a Ferrara alla fine del 1842.
Io lo amo particolarmente, per i suoi famosissimi ritratti ma anche per i paesaggi e le vedute di Parigi che ha realizzato. Trovo che i suoi dipinti, caratterizzati dalle pennellate veloci e dinamiche che sono un po' la sua firma, siano di una bellezza unica. Per quanto appaiano così leggere e quasi rarefatte, le pennellate di Boldini restituiscono alle sue opere, in particolare ai suoi ritratti, una dinamicità e una precisione nel racconto dei particolari degli abiti e dei gioielli pazzesca tanto che anticipò con la sua arte formule e linguaggi del cinema e della fotografia di moda del Novecento. Amo poi la sensualità misurata quanto dirompente che l’enfatizzazione delle pose manierate e sensuali dei suoi soggetti comunica. Tutti questi elementi fanno di Boldini un artista unico nel suo genere.
Adesso e fino al 2 giugno sarà possibile farsi catturare dal magnetismo dei suoi ritratti presso il Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna - Museo Giovanni Boldini di Ferrara, la mostra racconta per la prima volta la storia dell'indubbio quanto affascinante legame tra Boldini e la moda del suo tempo. Frutto di un lungo e meticoloso studio che attraverso i documenti ha permesso di ricostruire la fitta rete di rapporti sociali e professionali dell’artista, la rassegna illustra infatti come Boldini fu capace di farsi interprete della moda del tempo fino a giungere a influenzarne le scelte. Potremmo quindi davvero considerarlo come il trendsetter della Belle Époque. 
​La mostra prende il via da un fatto del luglio del 1931: Boldini era scomparso solo qualche mese prima e, in occasione della prima retrospettiva allestita a Parigi, Vogue dedicava al grande pittore ferrarese un articolo dal titolo emblematico: Giovanni Boldini. Pittore dell’eleganza. Fu così che nel momento in cui il ritrattista che per decenni era stato interprete acuto e sensibile del gusto parigino abbandonava la scena iniziava il mito di un artista che, avendo dato vita a un canone di bellezza moderno e dirompente, avrebbe ispirato generazioni di stilisti, da Christian Dior a Giorgio Armani, da Alexander McQueen a John Galliano.
La mostra di Ferrara è studiata come un suggestivo percorso composto da quasi centrotrenta opere che si snoda tra splendidi dipinti, disegni e incisioni di Boldini e dei colleghi Degas, Manet, Sargent, Seurat, Blanche ed Helleu ai quali si accostano meravigliosi abiti d’epoca, libri e accessori preziosi. Ordinata in sezioni tematiche, ciascuna patrocinata da letterati che hanno contribuito a fare della moda un elemento fondante delle poetiche della modernità, da Charles Baudelaire a Oscar Wilde, da Marcel Proust a Gabriele D’Annunzio, la mostra svela gli intrecci tra arte, moda e letteratura che hanno segnato la fin de siècle e, evocando la cornice di mondanità e raffinatezza che fece da sfondo alla lunga carriera di Boldini, immerge il visitatore nelle atmosfere raffinate e luccicanti della vita parigina nel momento del suo massimo vivace splendore.
Io ho già potuto ammirare le opere di Boldini in occasione di una bellissima mostra che era stata organizzata nell'incantevole Villa Olmo sul Lago di Como nel 2011, ma cercherò di non perdere assolutamente l'occasione per tornare a godere di tali meraviglie attraverso questa nuova interessante chiave di lettura proposta dalla città natale del pittore. 

Boldini e la moda
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
16 febbraio – 2 giugno 2019
Aperto tutti i giorni, dalle 9.00 alle 19.00
Aperto anche a Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it
​www.palazzodiamanti.it/

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