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La vita imita l’arte più di quanto l’arte non imiti la vita_Wilde

Ritratto di donna negli anni Venti, a Vicenza la mostra che esalta la figura femminile del primo dopoguerra

8/3/2020

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Foto"Amiche", Ubaldo Oppi (dettaglio)
Oggi non potevamo che parlare di una mostra tutta al femminile organizzata presso la Basilica Palladiana di Vicenza, per la quale le misure restrittive di questi giorni a causa del Coronavirus ne hanno prorogato la data di chiusura al 3 maggio 2020, per consentirne una più serena partecipazione da parte del pubblico dopo la fine dell'emergenza di questi giorni.
Parliamo di Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi. Un'esposizione incentrata sulla figura della donna nel decennio immediatamente successivo alla Prima Guerra Mondiale, un momento storico in cui si assiste alla trasformazione del ruolo e dell’immagine della donna, che diviene sempre più autonoma, seducente e moderna.

La mostra a Vicenza
Fino al 3 maggio 2020 la mostra nella bellissima location veneta consente di effettuare un percorso tra dipinti, abiti, gioielli, sogni di esotismo che evocano un’Europa da poco uscita dai disastri della guerra. In una fase di cambiamenti sociali e riassetto delle vite di tutti, le donne gradualmente iniziano a ritagliarsi ruoli sempre più autonomi, a livello teorico ma anche pratico in alcuni casi. Pensiamo a molte pioniere di quel periodo: la scrittrice Virginia Woolf che cambia il corso della letteratura, l’aviatrice Amelia Earhart che attraversa in volo l’Atlantico, la danzatrice Josephine Baker che incanta Parigi con i suoi balli, l’attrice Louise Brooks volto delle pellicole mute, la stilista Coco Chanel che rivoluziona la moda. Insomma, inizia a emergere sempre di più la volontà di fare qualcosa che vada oltre vincoli sociali e di genere.
Tale fenomeno, complesso e non privo di difficoltà, è espresso nelle opere del pittore Ubaldo Oppi, che crea suggestivi ritratti di donne piene di fascino e di carisma. Una "Nuova Donna" presente anche nella pittura di artisti come Casorati, Sironi, Cavaglieri, Marussig, esponenti del cosiddetto Novecento Italiano, ma espressa anche da opere di illustri pennelli stranieri, come Gustav Klimt, la cui opera "Giuditta" apre la mostra.

Nota 08-03-20: mostra chiusa fino al 3 aprile 2020
Nel rispetto del decreto (DPCM) dell'8 marzo, articolo 2 comma d, la Basilica Palladiana e la mostra "Ritratto  di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi", chiude con decorrenza immediata fino al 3 aprile 2020.
Tutte le informazioni sulla riapertura e aggiornamenti sul sito ufficiale: Mostreinbasilica

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