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Dove le parole non arrivano, la musica parla_Beethoven

Album stranieri in uscita nel 2020: ecco quelli più attesi

27/1/2020

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In molti casi non c'è ancora la data di uscita, ma sicuramente sono tanti i dischi internazionali in fase di pubblicazione durante questo 2020. Diversi artisti hanno annunciato che i nuovi progetti discografici saranno pubblicati nell'anno da poco iniziato, nonostante manchino informazioni certe. In altri casi, invece, ci sono date di uscita e titoli confermati, comprensivi di qualche indiscrezione veicolata soprattutto tramite i canali social.
Ecco di seguito un elenco di cantanti e band straniere che nel corso del 2020 troveremo nei negozi con il loro ultimo lavoro. Ci sono parecchi artisti molto in auge in questo momento, ma non mancano nemmeno grandi nomi che hanno fatto la storia della musica.

Dischi internazionali in uscita nel 2020
  • Serena Gomez - Rare, uscito il 10 gennaio
  • Green Day – Father of All Motherfuckers, uscirà il 3 febbraio
  • Ozzy Osbourne – Ordinary Man, uscirà il 21 febbraio
  • Noel Gallagher - Blue Moon Rising, uscirà a marzo
  • The Killers – Imploding the Mirage, uscirà in primavera
  • Dua Lipa – Future Nostalgia
  • Lana Del Rey – White Hot Forever
  • Neil Young - Homegrown

Si attendono anche le nuove uscite discografiche dei seguenti artisti, di cui però dettagli e informazioni sono ancora molto limitati.
  • Cardi B
  • Frank Ocean
  • Justin Bieber
  • Kendrick Lamar
  • Kesha
  • Rihanna
  • The Weeknd
  • Pearl Jam
  • The Cure

                                                                          --> Pezzo in continuo aggiornamento <--
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I concerti di artisti internazionali più attesi del 2020 in Italia: ecco chi, dove e quando

13/1/2020

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Gli amanti della musica potranno contare su un nuovo anno ricco di momenti musicali di grande fascino. Il 2020 si preannuncia pieno di star della musica internazionale pronte a calcare i palcoscenici italiani con le loro esibizioni: ce ne è per tutti i gusti!

Aerosmith
Un unico concerto in calendario in Italia per la storica band americana, che vanta 32 album pubblicati in attività dal 1970, capeggiata dal frontman Steven Tyler. Il 13 giugno, presso l'ex Area Expo di Milano, si esibiranno in occasione degli "I-Days".

Ben Harper
In bilico tra rock, blues e soul con qualche spruzzata di pop, il cantante e chitarrista statunitense Ben Harper suonerà a Marostica il 15 luglio, al "Lucca Summer Festival" il 17 luglio, a Brescia per la Festa di Radio Onda d’Urto il 5 agosto, al Teatro Antico di Taormina in data 8 agosto e infine al Parco dei Suoni di Riola Sardo il 10 agosto.

Cat Stevens
Folk d’autore anni Settanta quello del cantautore britannico Cat Stevens. Con la sua lunga carriera fatta di successi indimenticabili, si esibirà al "Lucca Summer Festival" il 18 luglio e alle Terme di Caracalla a Roma il 20 luglio.

Eric Clapton
Torna live, dopo un annuncio di ritiro, e proprio in terra italiana. La musica leggendaria di Eric Clapton si potrà ascoltare il 6 giugno al Mediolanum Forum di Assago e l'8 giugno alla Unipol Arena di Casalecchio sul Reno (Bologna).

Green Day
Fin dalla metà degli anni Novanta sulla cresta dell’onda con la loro incontenibile onda punk rock, ecco i Green Day con due date italiane: all’Ippodromo di San Siro a Milano il 10 giugno e al Firenze Rocks l'11 giugno.

Guns n’ Roses
Dopo il clamore suscitato dal concerto della renunion a Imola nel 2017, tornano i Guns n' Roses con il loro trascinante sound. Saranno presenti al "Firenze Rocks" il 12 giugno all’Ippodromo del Visarno.

Kiss
Nel 2020 si svolgerà il loro "End of the World Tour", la serie di concerti indimenticabili che segneranno l'addio alle scene della band americana attiva dal 1973 con un rock scatenato e mascherato. Il tour mondiale arriverà anche in Italia con la data del 13 luglio dell’Arena di Verona.

Lenny Kravitz
Anche "Here to Love", il tour mondiale di Lenny Kravitz, farà tappa in Italia. Il cantante e chitarrista americano si esibirà in piazza Sordello a Mantova il 7 luglio, alla Palazzina di Stupinigi a Nichelino il 9 luglio e a Perugia per "Umbria Jazz" il 10 luglio.

Liam Gallagher
Gli ex fan degli Oasis, nostalgici e non, potranno riescoltare alcuni dei maggiori successi cantati da uno dei due fratelli Gallagher. Liam si esibirà il 15 febbraio al Palazzo dello Sport di Roma, il 16 febbraio al Forum di Assago a Milano, mentre il 4 luglio al Festival "Collisioni" di Barolo in Piemonte.

Paul McCartney
Due date italiane per il leggendario bassista dei Beatles alle prese con il "Freshen Up Tour". Il "baronetto" sarà in Campania il 10 giugno a Napoli in piazza Plebiscito, mentre il 13 giugno in Toscana al "Lucca Summer Festival".

Pearl Jam
Massima espressione ancora attiva del grunge, l’ultimo grande fenomeno della storia del rock, avremo i Pearl Jam in Italia in un unico evento live fissato all’Autodromo di Imola il 5 luglio.

Red Hot Chili Peppers
Brand californiana dal sound inconfondibile, i Red Hot Chili Peppers saranno al "Firenze Rocks" sabato 13 giugno per far scatenare la platea.
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LAST CHRISTMAS DEGLI WHAM! compie 35 ANNI. 10 CURIOSITÀ che forse non conosci

16/12/2019

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FotoAndrew Ridgeley e George Michael nel 1984.
Chi non conosce Last Christmas degli Wham! probabilmente non abita sul pianeta Terra!
È una delle canzoni natalizie più famose di tutti i tempi.
Dal 3 dicembre 1984, data del suo debutto in Gran Bretagna (in Italia uscì il 15 dicembre dello stesso anno), non ha mai smesso di far cantare e ballare, merito anche del carisma e della grande voce di George Michael. 
Ecco 10 curiosità per celebrare i 35 anni di questo grandissimo successo planetario. ​​
  1. Last Christmas fu scritta e prodotta "in casa" dall'allora ventunenne George Michael in maniera piuttosto rudimentale nell’estate del 1984 mentre il padre e il chitarrista Andrew Ridgeley, altro componente degli Wham!,  guardavano una partita di calcio.
  2. In Gran Bretagna ha venduto più di un milione di copie nel solo primo anno di distribuzione ed è il singolo più venduto a non avere mai raggiunto il primo posto in classifica per via di un'altra canzone cantata sempre da George Michael e registrata dalla Band Aid, il supergruppo di artisti famosi ideato da Bob Geldof per beneficenza tra i quali troviamo nomi come Bono, Sting, Phil Collins, Boy George, Tony Hadley e Paul Weller. Non dimentichiamo che anche i proventi della vendita di Last Christams furono devoluti in beneficenza, per combattere la carestia etiope del 1984-1985. 
  3. Last Christmas non ha mai raggiunto la vetta della classifica, ma è tuttora il 7° singolo più venduto di tutti i tempi nel Regno Unito. Ogni anno una campagna social rilancia la sfida per far approdare questo grandissimo successo al 1° posto in classifica.
  4. Brano dalla struttura molto semplice, fu accusata di plagio, tra gli altri, dal cantante Barry Manilow, che sosteneva assomigliasse alla sua “Can’t Smile Without You” uscita come singolo nel 1977. Fece causa a Michael, ma in tribunale un musicologo dimostrò che c’erano una sessantina di altre canzoni con quella progressione di accordi e quella melodia. Il tutto si concluse come un nulla di fatto per Barry Manilow. 
  5. George Michael era notoriamente gay, ma all’epoca della canzone non aveva ancora fatto coming out (lo fece nel 1998), e nel video la persona a cui è dedicata la canzone è una donna, la modella Kathy Hill, allora fidanzata del compositore Vangelis. 
  6. Il video musicale di Last Christmas, che ad oggi conta ben più di 480 milioni di visualizzazioni su YouTube, venne girato nel mese di novembre in Svizzera in uno chalet e sulle nevi di Saas-Fee, nel Canton Vallese. 
  7. Il 13 dicembre 2019, ovvero appena tre giorni fa, è stata pubblicata  in anteprima su YouTube la versione restaurata ad altissima definizione dello storico video. Oggi, a soli tre giorni di distanza, conta già ben più di 2 milioni e mezzo di visualizzazioni. (Però, non so voi, ma io preferisco il fascino vintage, e più credibile, della versione originale!)
  8. In occasione del trentacinquesimo anniversario, Sony Music ha messo in vendita la ristampa del singolo in versione originale con la B-side “Everything she wants” su vinile bianco in edizione limitata da collezione. Sarà disponibile a partire dal 19 dicembre. 
  9. Chiaramente ispirata al grande successo degli Wham!, del quale porta il titolo, è Last Christmas, una commedia romantica di Paul Feig (Le amiche della sposa, 2011) con protagonista la coppia multietnica Emilia Clarke (Il Trono di spade) e Henry Golding (Crazy & Rich), malaysiano di origine britannica. Nella doppia veste di attrice e sceneggiatrice anche Emma Thompson che ha lavorato assieme a George Michael nella definizione del progetto. Il film esce nelle sale italiane il 19 dicembre.
  10. Nel 2016 è stato creato il sito whamagedddon.com, che ha codificato le regole di un gioco che dal 2010 ha iniziato a impazzare sul web partendo da un forum. Obiettivo del gioco: riuscire a non ascoltare, neppure per caso, Last Christmas degli Wham! fino al giorno di Natale. Sfida direi praticamente impossibile...
Qui sotto la locandina del film nelle sale dal 19 dicembre e la versione restaurata del video, in 4k. 

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Locandina del film "Last Christmas"
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Robbie Williams: il suo Natale in musica con il disco per le feste "The Christmas Present"

18/11/2019

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Brani della tradizione classica natalizia ma anche inediti e collaborazioni importanti, da Bryan Adams a Rod Stewart: ecco il primo disco di Natale di Robbie Williams.
Uscirà venerdì 22 novembre il nuovo disco di Robbie Williams. Si tratta però di un disco diverso dal solito. Per la prima volta nella sua carriera, infatti, il cantante britannico pubblica un disco di canzoni di Natale, nella fattispecie un doppio album per celebrare la festa più attesa dell'anno. "The Christmas Present" si suddivide in due parti: Christmas Past e Christmas Future, tra grandi classici della tradizione, brani inediti e duetti d'eccezione, tra cui anche quello con suo padre Pete. Il disco, dodicesimo album in studio per il cantante britannico, sarà disponibile in digitale, in CD (standard e deluxe) e in vinile. Questo inedito progetto discografico giunge dopo "The Heavy Entertainment Show" pubblicato nel 2016, primo album per Columbia/Sony Music, certificato oro in Italia.
<<Sono davvero felice di annunciare il mio primo album di Natale. Ne ho fatti tanti nella mia carriera e realizzare questo disco è un altro sogno che si avvera. È stato davvero divertente registrarlo e non vedo l’ora di farvelo ascoltare>> aveva dichiarato Robbie Williams. Ed effettivamente il fascino delle sonorità natalizie ha contagiato tantissimi cantanti, italiani e stranieri. Dall'apprezzatissimo album di Michael Bublè, un vero classico ormai, a quello dal sound inconfondibile del siciliano Mario Biondi.

Ecco la tracklist di "The Christmas Present"
CD 1: Christmas Past
1. Winter Wonderland
2. Merry Xmas Everybody featuring Jamie Cullum
3. Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow!
4. The Christmas Song (Chestnuts roasting on an open fire)
5. Coco’s Christmas Lullaby
6. Rudolph
7. Yeah! It’s Christmas
8. It’s A Wonderful Life featuring Poppa Pete
9. Let’s Not Go Shopping
10. Santa Baby featuring Helene Fischer
11. Best Christmas Ever
12. One Last Christmas
13. Coco’s Christmas Lullaby Reprise
CD 2: Christmas Future
14. Time For Change
15. Idlewild
16. Darkest Night
17. Fairytales featuring Rod Stewart
18. Christmas (Baby Please Come Home) featuring Bryan Adams
19. Bad Sharon featuring Tyson Fury
20. Happy Birthday Jesus Christ
21. New Year’s Day
22. Snowflakes
23. Home
24. Soul Transmission
Bonus tracks
25. I Believe in Father Christmas
26. Not Christmas
27. Merry Kissmas
28. It Takes Two featuring Rod Stewart

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Il "Restaurant Man" Joe Bastianich e il suo debutto nella musica: il disco "Aka Joe" tra vita e politica

11/11/2019

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"Aka Joe" è l'album di esordio di Joe Bastianich, arrivato dal mondo della cucina, che gli ha dato notorierà, a quello della musica, sua grande passione. Info e tracklist del disco.
A 50 anni Joe Bastianich approda ufficialmente al suo grande amore, la musica. Il "Restaurant Man" più noto della televisione, con alle spalle esperienze come Masterchef Italia e produzioni americane sempre legate al mondo del Food, aveva più volte parlato di questa sua passione. Già con programmi in esclusiva per Sky, "On the Road", alla scoperta della musica popolare italiana, e "Jack on Tour", rockumentary in giro per i luoghi americani tra le sonorità più iconiche, tra presente e passato.
Uscito a settembre, l'album "Aka Joe" è una produzione molto personale e intima, <<La musica è per me l’espressione più pura>>, aveva detto Joe Bastianich nel presentare il disco, uscito nel mese di settembre. Per lui, figlio d’immigrati italiani nato nel Queens, il rock ha rappresentato un modo per integrarsi negli Stati Uniti e nel corso degli anni è diventato qualcosa di più intenso.
"Aka Joe" non è solo la raccolta di dodici brani musicali scritti nel corso degli ultimi anni, ma il racconto di una vita che fa rima con grandi passioni e libertà. Tematiche di vita vissuta ma anche temi di attualità e di politica. Il disco parla dei rapporti familiari, dell'amore, in particolare i legami con i figli e con la nonna, musa ispiratrice. Come pure del presente, dal punto di vista sociale, di un'America di contrasti, con il problema irrisolto delle armi e della sua voglia di imperialismo nel mondo. <<Affrontare tematiche sociali è importante perché non si può stare zitti. Uno deve avere una voce>>, commentava Bastianich in un'intervista su Sky.it. Parla invece di lui, totalmente e profondamente, "Joe played Guitar", il primo estratto dall'album.
La musicalità è quella delle ballate soft rock tipiche americane, tra il country e il rock alternativo. Personalmente mi ricordano un pò le canzoni di Jon Bon Jovi. Un timbro caldo, molta chitarra e un sound piacevole e mai eccessivo, che riporta alla mente viaggi in auto e ricordi lontani. Tra note nostalgiche e massicce dosi di energia.

Ecco la tracklist di "Aka Joe", descritta brevemente, brano dopo brano:
1. Make up your mind    
(canzone che parla delle decisioni da prendere: è arrivato il tuo momento)
2. Joe played guitar        
(questa è la storia di Joe Bastianich, la più personale delle canzoni)
3. Burn like the sun        
(mi hai nutrito ma ora mi stai facendo morire di fame)
4. Forever - is a long time    
(perché non sempre per sempre significa per sempre)
5. Take me down           
(avere il vento del deserto in testa)
6. Twenty Snowflakes
(stop alla violenza delle armi da fuoco: in America e nel mondo)
7. What is a man          
(per i suoi figli, Olivia, Ethan, Miles)
8. I'm coming for you
(io il ruggito della leonessa l’ho ascoltato)
9. Nonna (97 years)                   
(per la nonna Erminia: per lei e per tutte le donne forti)
10. War Cry                      
(contro la guerra e l'imperialismo: “ War, what is it good for? Absolutely nothing. Say it again”)
11. Prey on pain              
(perché l’amore fa anche male)
12. Won't say another word
(senza saperlo sono diventato tuo prigioniero)

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I COLDPLAY TORNANO DOPO 4 ANNI CON UN DOPPIO ALBUM: ESCE IL 22 NOVEMBRE "EVERYDAY LIFE"

28/10/2019

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"Everyday Life", ecco il nuovo album dei Coldplay in uscita venerdì 22 novembre. Tutte le info del disco doppio della band inglese.
A distanza di quattro anni dall'ultimo album "A Head full of Dreams", i Coldplay sono pronti a tornare con 16 nuovi brani, che compongono il doppio disco "Everyday Life". Ottavo album, pubblicato su Cd, vinile e in digitale, della durata di 53 minuti e suddiviso in due parti: Sunrise e Sunset.
Due pezzi dell'album, "Orphans" e "Arabesque", sono già disponibili all'ascolto.
"Everyday Life" vede la partecipazione di special guests come Stromae, Femi Kuti, Tiwa Savage e Jacob Collier. L’immagine di copertina invece si rifà a una foto del 1919 del gruppo musicale del bisnonno del chitarrista Jonny Buckland. La scorsa settimana dei misteriosi poster con quell’immagine sono apparsi in tutto il mondo, proprio a preannunciare tacitamente il lancio del nuovo disco.
Durante un'intervista a BBC Radio 1, il frontman della band Chris Martin ha dichiarato relativamente all'album: "C'è così tanta vita che esplode sul pianeta. [L'album] è la nostra reazione alla negatività percepita che è ovunque. Ci sono molti problemi, ma c'è anche tanta positività e tanta vita fantastica. Quindi, in un certo senso, sta solo cercando di dare un senso alle cose, dicendo ciò che sentiamo e ciò che vediamo". 

La tracklist dell’album è la seguente:
Sunrise
1. Sunrise
2. Church
3. Trouble In Town
4. BrokEn
5. Daddy
6. WOTW / POTP
7. Arabesque
8. When I Need A Friend
Sunset
1. Guns
2. Orphans
3. Èkó
4. Cry Cry Cry
5. Old Friends
6. بنی آدم
7. Champion Of The World
8. Everyday Life

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MIKA, E' USCITO IL NUOVO DISCO "MY NAME IS MICHAEL HOLBROOK": TREDICI INEDITI E TANTA ENERGIA in tour

7/10/2019

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FotoLocandina di "My name is Michael Holbrook" di Mika uscito il 4 ottobre 2019
E' da pochi giorni disponibile "My name is Michael Holbrook", il quinto disco del cantante libanese Mika. Ecco tutte le info e la tracklist.
L'abbiamo ammirato ieri sera durante l'intervista alla trasmissione "Che tempo che fa". Un personaggio sempre positivo, sorridente e pieno di vitalità che riesce a trasmettere con una naturale predisposizione comunicativa. Mika è tornato con il suo ultimo lavoro discografico intitolato "My Name is Michael Holbrook", riprendendosi così la paternità del suo nome originale. Ha ammesso di aver odiato il proprio nome a lungo, principalmente perchè legato alla figura paterna. E' stato sempre più semplice farsi chiamare Mika, il soprannome datogli dalla madre fin dalla nascita. Ma ha affermato anche che ha voluto tagliare con preconcetti e pregiudizi che lui stesso si era prodotto, pensando a sè come a una totalità. Affrontando il percorso che lo conduce dal passato al presente, tra origini, famiglia e carriera.
Il nuovo disco, di rinascita, di maturazione, di riscoperta, e risultato di due anni di lavoro, contiene tredici brani frutto dei suoi viaggi in giro per il mondo, fra la Toscana, Londra e Miami. Si fa notare anche una bella ballata cantata e scritta con il cantautore italoamericano Jack Savoretti, dal titolo "Ready to Call This Love". Un album che lo racconta al cento per cento, che mette a nudo l'artista tra gioie e dolori, tra pubblico e privato. Un viaggio intenso verso l'essenza e l'intimità, anticipato in radio da alcuni singoli che già manifestano il carattere sincero e dirompente dell'album.
Ecco la tracklist:
1. Tiny Love
2. Ice Cream
3. Dear Jealousy
4. Paloma
5. Sanremo
6. Tomorrow
7. Ready to call this Love (feat. Jack Savoretti)
8. Cry
9. Platform Ballerinas
10. I went to Hell last Night
11. Blue
12. Stay High
13. Tiny Love Reprise

Mika in tour in Italia da novembre
Il tour "Revelation Tour" partirà il prossimo 24 novembre da Torino (Pala Alpitour) e poi, altre 11 date dal Nord al Sud della Penisola:
26 novembre: Ancona, PalaPrometeo
27 novembre: Roma, Palazzo dello Sport
29 novembre: Casalecchio di Reno (BO), Unipol Arena
30 novembre: Montichiari (BR), PalaGeorge
2 dicembre: Livorno, Modigliani Forum
3 dicembre: Assago (MI), Mediolanum Forum
1 febbraio: Padova, Kione Arena
2 febbraio: Bolzano, PalaOnda
5 febbraio: Napoli, Teatro PalaPartenope
7 febbraio: Bari, Palaflorio
8 febbraio: Reggio Calabria, Palacalafiore


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b.b. king, il re della musica blues: il ricordo a 94 anni dalla nascita di una leggenda

16/9/2019

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Oggi, un Doodle di Google lo ricorda in occasione dei 94 anni dalla sua nascita: chi è B.B. King, il genio della chitarra e re del Blues. 
Lunedì in musica, come sempre! E oggi vogliamo dedicare il nostro post, che dà il via a una nuova settimana, a un grande rappresentante della musica Blues internazionale, ricordato non a caso oggi da Google, giorno di quello che sarebbe stato il suo 94° compleanno. Il Doodle lo rappresenta con il suo solito sguardo fiero, chitarra alla mano (la sua inseparabile "Lucille"), è la scritta Google fatta come una insegna di un locale, piena di luci, e di freccia di ingresso, cliccando la quale parte un video animato pieno di musica e di colore. Esso racconta in grandi linee la storia di B.B. King, dalle piantagioni di cotone, alla musica in strada e in radio, agli esordi fino al successo crescente che lo ha portato a divenire una stella internazionale della musica di tutti i tempi. 

La storia di B.B. King
E' ritenuto uno tra i più illustri chitarristi al mondo, ma anche colui che è riuscito a far emergere a livello mondiale (e su grandi palcoscenici) la musica blues, prima relegata a piccoli club di quartiere.
Pseudonimo di Riley B. King, B.B. King nasce il 16 settembre 1925 a Itta Bena (Mississippi), in una piantagione di cotone e fin da ragazzino lavora come contadino. Il legame con la musica si instaura molto presto, attraverso la partecipazione ai cori gospel delle chiese del posto. Molto importante il suo trasferimento a Memphis, seguendo suo cugino Bukka White, musicista country blues di discreto successo, e iniziando in questo modo a esibirsi per diverse radio locali oltre che nei club. Ricordiamo che Memphis era famosa per la sua Beale Street, dove si concentravano i club più frequentati dai grandi artisti blues a partire dagli anni Venti (da Louis Armstrong, Albert King, a Memphis Minnie o Muddy Waters). Ben presto assume il nome di B.B. King (acronimo di Blues Boy). Il suo modo unico di suonare la chitarra e il suo carisma senza eguali procurano a B.B. King l'attenzione di numerose case discografiche, interessate ai suoi progetti musicali.
Nel 1962 il contratto con la Abc-Paramount Records e la registrazione nel 1964 di "
Live at the Regal" hanno decretato l'inizio ufficiale del suo inarrestabile successo. B.B. King si è aperto anche ad altri generi musicali: basti pensare l'apertura del tour del 1969 dei Rolling Stones oppure la sua vicinanza alla musica di Eric Clapton. Negli anni Ottanta viene inserito sia nella Blues sia nella Rock and Roll Hall of Fame e, nel corso della sua lunga carriera, ha collezionato ben 14 Grammy. B.B. King viene a mancare il 14 maggio 2015, a 89 anni, nella sua casa di Los Angeles, mantenendo fino a quel doloroso momento un’intensa attività di registrazioni e concerti dal vivo, oltre a collaborazioni indimenticabili con i maggiori esponenti della musica mondiale.

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canzoni di settembre: ecco quali sono i successi italiani e internazionali dedicati al mese

2/9/2019

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FotoCanzoni del mese di settembre
Quali canzoni italiane e straniere sono state ispirate dal mese di "settembre"? Ecco le più belle dedicate al periodo dell'anno che preannuncia l'inizio della stagione autunnale.
Il mese di settembre, un pò come quello di gennaio, segna l'inizio, la ripresa, il ritorno ad attività che si erano momentaneamente abbandonate oppure lasciate in fase concettuale in attesa di essere sviluppate e concretizzate. Ma è anche il mese che chiude l'estate e dà il via all'autunno, stagione in molti casi giudicata malinconica e densa di emozioni contrastanti. Euforia, voglia di nuovi inizi e buoni propositi, ma anche un velo di tristezza e di presa di coscienza che ricopre gli animi. Tutto ciò è ben espresso in musica. Stando al numero di titoli presenti nel panorama musicale italiano e internazionale, infatti, non è difficile capire che "settembre" rappresenta forse il mese prediletto dai cantautori. Sono diverse le canzoni che contengono questa parola nei propri titoli e che si ispirano quindi alle sensazioni che questo periodo dell'anno infonde nel profondo.

Le canzoni italiane dedicate al mese di Settembre

A livello temporale, la più datata pare essere "29 settembre" di Lucio Battisti, scritta insieme a Mogol. La canzone ha raggiunto il successo con la band Equipe 84, nel 1967, che realizzò anche una versione inglese del brano, con il testo tradotto da Tommy Scott e il titolo "29th September". E' stata poi reinterpretata dallo stesso Battisti nel 1969 e contenuta nell'album "Lucio Battisti". Si tratta del primo successo discografico del cantante laziale come compositore di canzoni di successo.

"Impressioni di settembre" della PFM è uno dei grandi classici della musica italiana, intenso e sempre attuale, non a caso è stato ripreso da diversi interpreti nel corso degli anni. Il brano originario (scritto da Franco Mussida con testo di Mogol e Mauro Pagani, risale al 1971, ma non si dimentacano le versioni di Franco Battiato, Marlene Kuntz, Francesco Renga, Gigi d'Agostino.

"Settembre" del cantante napoletano Peppino Gagliardi, nel 1970 diviene un gran successo e funge da inizio effettivo del successo nazionale dell'artista. Il brano giunse secondo all'importante manifestazione "Un Disco per l'Estate", vendendo moltissime copie. Ricordiamo Gagliardi anche per altri singoli come "T'amo e t'amerò" del 1963 e canzoni come "Sempre sempre" (1971) e "Come le viole" (1972).

"Settembre" si intitola anche un singolo di Alberto Fortis risalente al 1981. La canzone è contenuta nell'LP "La grande grotta", terzo album scritto e musicato dall'artista di Domodossola giunto al successo nel 1979 e attivo ancora oggi con 21 album pubblicati.

Del 1986 è invece "Settembre" di Antonello Venditti, contenuta nel disco "Venditti e segreti", decimo pubblicato dal cantautore romano. Forse una delle canzoni più note e apprezzate della sua produzione degli anni Ottanta. Il sax è affidato a Enzo Avitabile, tra i maggiori riferimenti italiani e internazionali.

Nel 1990 esce "Lunario di settembre", incisa nel disco "Discanto" di Ivano Fossati, una libera trasposizione degli atti del Processo di Nagaredo come riportati da Tullio Dandolo nel 1855. Del 2011 è "Settembre", che invece racconta di un amore che finisce e la malinconia che ne scaturisce.

Nel 2003 esce il singolo di Luca Carboni "Settembre", proprio nel suo periodo di maturazione e mutazione sonora. Dopo un lungo periodo di pausa, il cantautore emiliano ritorna sulle scene con "Live" (in cui "Settembre" è contenuta) convincendo e iniziando una nuova molto interessante pagina della sua lunga carriera.

Tra le produzioni italiane a tema "settembre" più recenti ricordiamo Carl Brave "23 settembre", Dark Polo Gang "Neve a settembre", Finley "Sole di settembre", Annalisa "Ed è ancora settembre".

Le canzoni straniere dedicate al mese di Settembre

Nel 1978 esce "September", il singolo del gruppo made in USA, Earth, Wind & Fire. Un disco che ha ottenuto il doppio platino.

Barry White sigla nel 1978 "September (When I first met you)", contenuto in "The Man".

E' dell'anno seguente, invece, "September Morn" di Neil Diamond, presente nell'omonimo album.

Tra le canzoni più rappresentative della carriera musicale del cantante e trombettista statunitense Chet Backer c'è "September Song", che risale al 1983.

Nell'album "Bloodflowers" della band inglese The Cure troviamo "The last day of summer", del 2000. Benchè nel titolo come pure nel testo non compaia mai la parola "September", la canzone è ovviamente ispirata a questo mese dell'anno che segna la fine dell'estate.

E' di giugno 2005, "Wake me up when September ends", il celebre singolo del gruppo pop punk Green Day. Molto malinconico il testo, perchè ispirato alla prematura scomparsa del padre del leader della band proprio nel mese di settembre.


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Take That tour 2019: la boy band in concerto in Italia con due date. torna il pop anni 90

18/3/2019

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FotoCover del cd pubblicato nel 1993 "Everything chances" dei Take That
Attenzione! I Take That stanno tornando! Ricordate successi come Back for Good? Se siete nati nei primi anni Ottanta sicuramente la starete cantando a squarciagola; fu il secondo singolo estratto dal terzo album del gruppo nel 1995 e dominò le classifiche in molti Paesi. Anche il video, squisitamente anni Novanta, girato in bianco e nero sotto una pioggia battente, ha fatto impazzire intere generazioni ed è ancora oggi simbolo di quelle sonorità e di quel periodo storico che sembra adesso così lontano (lo trovate alla fine di questo post ;)). 
​Gruppo musicale pop britannico, i Take That sono stati tra le boy band più famose e di successo e, tra alti e bassi, hanno segnato profondamente la storia della musica pop.
La formazione iniziale risale al 1989 ed era composta da cinque elementi, ve li ricordate?
Il leader del gruppo Gary Barlow, il mitico Robbie Williams, Howard Donald, Mark Owen e Jason Orange. Con i primi due album, Take That & Party ed Everything changes, scalarono le classifiche mondiali e con il terzo coronarono il loro incredibile successo: Nobody Else raggiunse i 6 milioni di dischi venduti e arrivò al primo posto in classifica in ben 11 paesi.
Nel 1996 Robbie Williams lasciò il gruppo che si sciolse del tutto quello stesso anno, pochi mesi dopo, dandone notizia ufficiale nel corso di una conferenza stampa proprio nel giorno del compleanno di Robbie.
Nove anni dopo però, nel 2005, gli altri quattro componenti si riunirono realizzando anche un live tour chiamato The Ultimate Tour, una delle più grandi reunion di sempre, per un totale di 32 concerti tra Gran Bretagna e Irlanda.
Il 2011 segnò il grande ritorno di Robbie Williams e la pubblicazione del disco Progress, ma si trattò di una meteora, Robbie lasciò nuovamente la band per riprendere la fortunata carriera da solista.
Anche gli altri hanno sperimentato negli anni la carriera solista, ma senza raggiungere il successo planetario che ha consacrato Robbie Williams a star mondiale.
Il gruppo oggi è composto da Gary Barlow, Mark Owen e Howard Donald. I tre insieme hanno prodotto gli album III e Wonderland, entrambi dischi di platino, e adesso sono tornati con Odissey,
album prodotto da Stuart Price, uscito lo scorso 23 Novembre che contiene 27 brani divisi in due cd che attraversano i trent'anni di storia della band.
Come vi dicevo all'inizio, i Take That tornano in Italia! Se avete nostalgia della loro musica o vi siete incuriositi e volete conoscerli meglio, nel mese di giugno sono previste due date e i biglietti sono ancora disponibili e acquistabili su circuito TicketOne. 
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Ecco i dettagli:
Venerdì 28 giugno 2019 ore 21.30 nella Piazza Napoleone di Lucca (all'interno del Lucca Summer Festival) 

Platea Gold € 78,00 + prev.
I Platea Numerata € 69,00 + prev.
II Platea Numerata € 52,00 + prev.
Platea visibilità ridotta € 52,00 + prev.
Posto in Piedi € 40,00 + prev.
Pacchetti Vip disponibili da € 200,00

Sabato 29 giugno 2019 ore 21.00 a Roma, Auditorium Parco della Musica - Cavea (all'interno del Rock in Roma Summer Fest)
Biglietti a partire da € 46,00 + prev.
Pacchetti Vip non disponibili.
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BOWIE - GLASTONBURY 2000, UN LIVE PAZZESCO

4/3/2019

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FotoLa mia copia del disco "Bowie - Glastonbury 2000"
Il week end appena passato ha arricchito la mia collezione di cd di una perla assoluta, si tratta del live che David Bowie fece in occasione del famoso Glastonbury Festival of Contemporary Performing Arts, festival musicale e di spettacolo che si svolge di regola ogni anno durante l'ultimo week-end di giugno e dura 3 giorni; si tiene a Pilton, a circa 10 km da Glastonbury, nel Somerset, in Inghilterra.
Non sapevo della pubblicazione di questo cd, l'ho notato in mezzo agli altri perchè catturata dalla sua veste grafica, secondo me molto curata e accattivante. E' uscito nel 2018, comprende due cd e un libretto molto interessante. 
La scaletta proposta è superlativa, ve la riporto di seguito:

CD 1:
  • Introduction (Greensleeves)
  • Wild Is The Wind
  • China Girl 
  • Changes
  • Stay
  • Life On Mars?
  • Absolute Beginners
  • Ashes To Ashes
  • Rebel Rebel
  • Little Wonder
  • Golden Years
CD 2:
  • Fame
  • All The Young Dudes
  • The Man Who Sold The World
  • Station To Station
  • Starman
  • Hallo Spaceboy 
  • Under Pressure
  • Ziggy Stardust
  •  "Heroes"
  • Let's Dance
  • I'm Afraid Of Americans
Definire David Bowie un musicista sarebbe assolutamente riduttivo. David Bowie era un artista dotato di un incredibile talento che declinava sapientemente nella musica, ma anche nella recitazione, nel disegno e in moltissime altre forme d'arte. 
Bowie, che aveva già partecipato a questo festival trent'anni prima, esattamente nel 1971, si è esibito in quell'occasione sul nuovo palco detto Pyramid Stage. Pare che quell'anno, in cui si susseguirono sul palco anche altri grandi nomi come i Travis, i Chemical Brothers e i Pet Shop Boys, si sia raggiunto il numero incredibile di 250.000 spettatori (del tutto inattesi visto che i biglietti ufficialmente venduti erano stati meno della metà).  

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Le canzoni che hanno vinto il premio oscar negli anni 2000

24/2/2019

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Quali sono le canzoni che si sono aggiudicate la prestigiosa e tanto agognata statuetta dorata alle premiazioni degli Oscar negli anni Duemila?
Ma andiamo con ordine. Cos'è l'Academy Award Best Song? L'Oscar alla Migliore Canzone è stato introdotto nel 1934 e, da allora, viene assegnato alla canzone originale creata appositamente per un film votata dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Il premio è consegnato agli autori che hanno composto il brano. 
Detto questo, la curiosità mi ha spinto a indagare quali siano le canzoni che si sono aggiudicate la statuetta a partire dal 2000. Insomma, le canzoni da film considerate "migliori" dall'Academy del nuovo millennio.
Quello che emerge, analizzando l'elenco che trovate qui sotto, è che molti film di animazione si sono aggiudicati l'Oscar per la migliore canzone originale. Ma anche che a vincere siano stati cantanti molto noti al grande pubblico, non ultima Lady Gaga che proprio poche ore fa ha stretto tra le mani l'Oscar per "Shallow", interpretata insieme all'attore e regista del film "A star is born", Bradley Cooper (la canzone si era aggiudicata già il Golden Globe per migliore canzone originale, il Grammy Award per migliore canzone scritta per film, televisione o altri media, e il Grammy Award per migliore performance del duo Gaga-Cooper). 

Ecco le canzoni che hanno vinto L'Oscar dal 2000 al 2019.
2000: Vince "You'll be in my heart" di Phill Collins per "Tarzan".
2001: Vince "Things have changed" di Bob Dylan per "Wonder Boys"
2002: Vince "If I didn't have you" di Randy Newman per "Monsters and Co."
2003: Vince "Lose yourself" di Eminem per "8 Mile"
2004: Vince "Into the west" di Fran Walsh, Howard Shore e Annie Lennox per "Il Signore degli anelli - Il ritorno del re"
2005: Vince "Al otro lado del rio" di Jorge Drexler per "I diari della motocicletta"
2006: Vince "It's hard out here for a Pimp" di Jordan Houston, Cedric Coleman e Paul Beauregard per "Hustle & Flow"
2007: Vince "I need to wake up" di Melissa Etheridge per "Una scomoda verità"
2008: Vince "Falling Slowly" di Glen Hansard e Marketa Irglova per "Once"
2009: Vince "Jai Ho" di Allah Rakha Rahaman per "The Millionaire"
2010: Vince "The weary kind" di Ryan Bingham e T-Bone Burnet per "Crazy Heart"
2011: Vince "We belong together" di Randy Newman per "Toy Story 3 - La grande fuga"
2012: Vince "Man or Muppet" di Bret McKenzie per "I Muppet"
2013: Vince "Skyfall" di Adele e Paul Epworth per "Skyfall"
2014: Vince "Let it go" di Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez per "Frozen"
2015: Vince "Glory" di John Stephens e Lonnie Lynn per "Selma - La strada per la libertà"
2016: Vince "Writhing's on the wall" di Jimmy Napes e Sam Smith per "Spectre"
2017: Vince "City of Stars" di Justin Hurwitz per "La La Land"
2018: Vince "Remember me" di Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez per "Coco"
2019: Vince "Shallow" di Lady Gaga, Mark Ronson, Andrew Wyatt e Anthony Rossomando per "A star is born".

Di seguito il video di "Shallow"...io la trovo bellissima e intensa! Encomiabili le interpretazioni di Lady Gaga e Bradley Cooper, commoventi e perfetti in ogni esibizione. E, ieri sera, sul palco della Notte degli Oscar hanno davvero emozionato tutti...
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Stranger covers: Weezer and The Teal Album

18/2/2019

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FotoWeezer (The Teal Album) uscito il 24 gennaio 2019. weezer.com/TNS
Il 12 febbraio è stato pubblicato il video di Take on me, singolo icona degli anni Ottanta degli a-ha, nella cover dei Weezer, gruppo rock americano originario di Los Angeles.
Il brano fa parte dell'omonimo dodicesimo album in studio realizzato dalla band, detto "The Teal Album", composto interamente da cover eseguite dal gruppo o dal cantante Rivers Cuomo durante i loro concerti. Un'operazione rivolta ai fan della band, che a gran voce avevano richiesto una versione di Africa dei Toto, poi pubblicata a maggio 2018.
Totalmente inaspettata è stata invece la pubblicazione di questo album a fine gennaio, solo in formato digitale, senza alcuna precedente promozione.  I brani presenti, per un totale di dieci tracce, spaziano dagli anni '60 di Happy together e Stand by me, ai '70 di Paranoid e Mr. Blue Sky, fino a No scrubs, singolone R'n'B del 1999 che quest'anno compie vent'anni entrando di diritto nella dimensione dei classici senza tempo. Scorrendo la track list, a farla da padrone sono però vere e proprie perle del panorama musicale mondiale degli anni '80: 
  1. Africa – Toto
  2. Everybody Wants to Rule the World – Tears for Fears
  3. Sweet Dreams (Are Made of This) – Eurythmics
  4. Take On Me  – a-ha
  5. Happy Together – The Turtles
  6. Paranoid – Black Sabbath
  7. Mr. Blue Sky – Electric Light Orchestra
  8. No Scrubs – TLC
  9. Billie Jean – Michael Jackson
  10. Stand by Me – Ben E. King
Nonostante il carattere giocoso dell'operazione, l'album va ad alimentare la grande voglia di revival anni '80 che sta accompagnando gli ultimi anni e potrebbe raccogliere il favore anche del grande pubblico, come dimostra il balzo al n. 5 della classifica Billboard 200 nella seconda settimana dall'uscita.
Ad aumentare la curiosità attorno al progetto contribuirà sicuramente il nuovo singolo, che cita il mix di scene reali e fumetto in bianco e nero del videoclip originale del 1985. Ambientato in quello stesso anno a casa di un giovane Rivers Cuomo, a colpire il pubblico di oggi sarà soprattutto la scelta di sostituire il gruppo californiano con i Calpurnia, giovane band indie rock di Finn Wolfhard, meglio conosciuto nel ruolo di Mike Wheeler, uno dei protagonisti della serie di culto Stranger Things. Guardate con i vostri occhi e cantate a squarciagola ;)
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