Siti Unesco in Italia: Su Nuraxi di Barumini, il complesso nuragico più imponente della Sardegna28/2/2020 ![]() Unico Sito Unesco a oggi della Sardegna è quello di Su Nuraxi di Barumini, proprio nel cuore della Sardegna, divenuto tale nel 1997 per l'imponenza del suo complesso architettonico e storico. Si trova nella Sardegna centrale, a egual distanza dalla costa orientale e da quella occidentale, e appartiene alla regione storica della Marmilla, la zona che tende verso Sud e verso Cagliari. Si tratta dell'unico sito sardo proclamato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1997, durante il XX secolo una delle scoperte di nuraghi più clamorosa di sempre. Nel comune di Barumini sorge Su Nuraxi, l’esempio meglio conservato di nuraghe, testimonianza tangibile e significativa dell’insediamento umano in epoca preistorica nel bacino del Mediterraneo. La Sardegna è terra di storia, di tradizioni radicate, di mistero legato alle popolazioni primitive che l’abitavano e che hanno lasciato testimonianza tangibile di sé e della loro cultura. È il caso dei nuraghi, simbolo della Sardegna di ieri e di oggi, appunto, e rappresentano la massima espressione architettonica. Si tratta di torri difensive a forma di tronco di cono realizzate sovrapponendo grossi macigni a secco e attrezzati all’interno con piccole stanze. I maggiori interventi espansivi dei nuraghi di Barumini risalgono all’inizio dell’Età del Ferro (X e VIII secolo a.C.), periodo che coincide con le invasioni cartaginesi dell’isola. Nella sua fase più evoluta, il nuraghe si trasforma in un villaggio fortificato, al cui interno trova spazio la residenza del capo tribù, colui che offre la propria protezione al borgo limitrofo. Durante il VII secolo a.C. Su Nuraxi viene devastato dai Cartaginesi ma, nonostante ciò, il suo insediamento è conservato e le abitazioni ricostruite. Il sito, come gli studi archeologici hanno dimostrato, è stato abitato fino al III secolo d.C. e oggi conserva il fascino di un luogo misterioso, che sembra essersi fermato nel tempo, prova tangibile e storicamente importante per ricostruire la cultura delle civiltà primitive presenti in Sardegna. Su Nuraxi: come raggiungere il sito Il sito archeologico è oggi preziosa meta del turismo, luogo ideale per tutti coloro che amano esplorare e desiderano vivere in maniera totale le suggestioni dell’entroterra sardo. Il modo migliore per raggiungerlo è in bus da Cagliari (circa due ore), mentre per chi è automunito è necessario seguire le indicazioni per il paese di Barumini e lì seguire la strada che porta al vicino sito. Località nei dintorni di Su Nuraxi Tra le località/attrazioni da scoprire nei dintorni troviamo i paesini tipici della Sardegna interna come Barumini, Tuili, Las Plassas, Gesturi e Setzu, i musei Casa Zapata, il Castello di Marmilla e Museo MudA, e l'area archeologica nuragica e pre nuragica di Bruncu Madugui.
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Siti Unesco in Italia: in Friuli-Venezia Giulia, Aquileia con l'Area archeologica e la Basilica21/2/2020 ![]() Fondata nel 181 a.C. come colonia romana, Aquileia ha rappresentato per l’Impero Romano una base stabile per la propria flotta e fu scelta da Marco Aurelio come presidio militare, data la posizione strategica. In provincia di Udine sorge infatti una delle città più floride dell’Impero Romano, capitale della X regione augustea e metropoli della Chiesa cristiana. Questa località divenne un importante snodo commerciale, un crocevia di relazioni economiche e scambi culturali. La città romana è oggi un importantissimo sito archeologico anche per l’eccellente stato di conservazione dei suoi monumenti, tanto da essere inseriti tra i Patrimoni dell’Umanità UNESCO nel 1998. Nell'area archeologica troviamo la Basilica cristiana, che racchiude uno dei più rappresentativi esempi di pavimentazione musiva risalente al IV secolo. Fondata sui resti di una chiesa preesistente, essa rappresenta la più antica dell’Italia settentrionale, voluta dal vescovo Teodoro in seguito all’Editto di Costantino del 313 d.C.. In stile romanico, presenta rimaneggiamenti posteriori in forme gotiche e risaltano in particolare i mosaici che ne compongono i pavimenti interni, dai temi più vari, la cui qualità è paragonabile a quella di Ravenna. Molto bella anche la cripta con il suo complesso di affreschi romanici del XII secolo. Per quanto riguarda l’area archeologica romana, gli scavi hanno portato alla luce una parte del foro e del palazzo di giustizia, il complesso termale, il mercato, due insediamenti residenziali, nell’area interna della città moderna, mentre all’esterno sono tornati alla luce un anfiteatro, una necropoli e un circo. Molto interessante anche il Porto fluviale, visitabile percorrendo un suggestivo viale pedonale alberato denominato “Via Sacra”. Soprattutto per gli appassionati di storia e di antiche civiltà, molto interessante è il Museo Archeologico Nazionale di Villa Cassis, che custodisce reperti di Aquileia e delle immediate vicinanze come epigrafi, lapidi, mosaici pavimentali, ambre, vetri e gemme incise, oppure al Museo Paleocristiano in località Monastero, con le sue raccolte di reperti paleocristiani e altomedievali. Per chi desidera visitare gli immediati dintorni, c'è la confinante Grado, rinomato e caratteristico centro turistico e termale friulano. Siti Unesco in Italia: le Isole Eolie, romantiche e affascinanti, a nord della costa siciliana14/2/2020 ![]() Dichiarato Patrimonio dell'Umanità nel 2000, l'arcipelago delle Isole Eolie (o Lipari), a nord della Sicilia, rappresenta una delle destinazioni turistiche più esclusive del Sud Italia, con paesaggi mozzafiato e un tesoro naturalistico di immenso valore. Di origine vulcanica, le Isole Eolie comprendono ben due vulcani ancora attivi, Stromboli e Vulcano, situati sulle omonime isole. Le altre sono Lipari, Salina, Panarea, Filicudi e Alicudi, e sono raggiungibili tramite traghetti o aliscafi da numerose destinazioni tra cui Napoli, Reggio Calabria, Messina, Palermo, Cefalù. I criteri dell’iscrizione tra i patrimoni mondiali ne mettono in evidenza lo straordinario esempio di un fenomeno vulcanico ancora in corso, un modello storico per studiarne l’evoluzione e arricchirne il campo di analisi. Ma non solo. L’arcipelago rappresenta un insieme di preziosi tesori: insenature, grotte, faraglioni, fondali marini ricchi e vari, spiagge di incomparabile bellezza sono la massima espressione di una natura feconda e ancora incontaminata. Ciò che subito colpisce l’attenzione del turista è la ricca vegetazione tipica della macchia mediterranea, con centinaia di piante differenti alcune delle quali endemiche, accanto a coltivazioni di vigneti e uliveti dovuti alla mano dell’uomo. Anche per quanto riguarda la fauna è possibile ammirare innumerevoli specie tra volatili, mammiferi e rettili specifiche dell’area. A livello storico, invece, si sottolinea la presenza di resti di origine preistorica, a partire dall’età neolitica, a testimonianza degli antichi insediamenti umani presenti sulle isole. La presenza umana sulle isole, infatti, si perde nella notte dei tempi, mentre il nome deriva secondo leggenda dal re dei venti Eolo, che le protesse (il nome Lipari discenderebbe invece dal re Liparo, storico colonizzatore). Tutto l’arcipelago, che fa del turismo la fonte primaria della propria economia, vanta un’ottima ricettività tra hotel, case vacanza, bed & breakfast. Le isole sono una gettonata destinazione di vacanza estiva, ma sono ideali nel periodo primaverile e in quello autunnale per goderle a pieno e con un minor affollamento. Soddisfatto il palato, grazie all'ottima tradizione gastronomica a base di piatti che si rifanno alla cultura culinaria siciliana, ricchi e saporiti, e ampiamente basati sui prodotti freschi della pesca. Siti Unesco in Italia: Portovenere e le Cinque Terre, perle di bellezza lungo la costa ligure7/2/2020 ![]() La costa orientale della Liguria, nella provincia di La Spezia, rappresenta uno scrigno prezioso di bellezze naturalistiche, ispirazione per poeti e artisti di tutto il mondo. Stiamo parlando in particolare delle Cinque Terre, di Portovenere e delle isole Palmaria, Tino e Tinetto che per il loro fascino e per le suggestioni dei caratteristici borghi fanno parte dei Patrimoni dell’Umanità che l’UNESCO protegge fin dal 1997. Quest’area costituisce un sito di eccezionale valore, dove uomo e natura sono riusciti a integrarsi in maniera perfetta. Il paesaggio è un susseguirsi di insenature, pendici montuose a picco sul mare, borghi marinari sviluppatisi direttamente sulle rocce, vigneti che si inerpicano tra suggestivi scorci tra terra e mare. Inutile sottolineare l’importanza della pesca come attività tradizionale della zona che, oltre a un sempre fiorente turismo italiano e internazionale, rappresenta l’economia portante delle Cinque Terre. Con questa denominazione si indicano i cinque borghi che le compongono. Partendo dal versante occidentale troviamo Monterosso al Mare, con il suo abitato che si raccoglie intorno a una piccola insenatura dalla spiaggia sabbiosa. Centro del paese la Chiesa di San Giovanni Battista (1244-1307) in stile gotico ligure. Proseguendo verso est troviamo Vernazza, fondata intorno all’anno 1000, con il suo Castello Belforte situato su un promontorio roccioso e con la bella Chiesa gotica di Santa Margherita d’Antiochia. A seguire l’unico borgo che non si trova direttamente sulla costa ma su un alto terrazzo roccioso, Corniglia, molto suggestivo con i suoi pittoreschi scorci a picco sul mare. Proseguendo ancora ecco Manarola, le cui abitazioni sono caratterizzate da una disposizione lungo uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, da un lato, e lungo il fiume Grappa, dall’altro. All’estremità orientale delle Cinque Terre infine troviamo Riomaggiore, con un tipico borgo medievale, la bella Chiesa di San Giovanni Battista e i resti del castello. Oltre il confine orientale delle Cinque Terre si distende un altro piccolo angolo di paradiso, Portovenere, caratteristico borgo marinaro con porticciolo turistico. Deve le sue origini agli Antichi Romani (Portus Veneris), importante caposaldo militare così come dimostrano le sue fortificazioni. Di fronte alla sua costa trovano spazio nel mare le isole di Palmaria, Tino e Tinetto, incluse tra i Patrimoni dell’Umanità non solo per gli splendori paesaggistici che possono vantare, ma anche perché conservano resti di monasteri risalenti ai primi secoli del Cristianesimo. |