Siti Unesco in Italia: le Dolomiti. I suoi luoghi Patrimonio dell'Umanità da vivere tutto l'anno10/1/2020 ![]() Dalla bellezza mozzafiato, le Dolomiti vantano un eccezionale valore universale dal punto di vista naturalistico e geologico, e sono inseriti nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO fin dal 2009. Sotto la denominazione di Dolomiti sono inclusi nove gruppi montuosi delle Alpi Orientali Italiane presenti nei territori di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine. Paesaggi che combinano alla perfezione realtà e sogno, in un'atmosfera entusiasmante. Così le Dolomiti si presentano agli occhi increduli dei suoi sempre numerosissimi visitatori provenienti da ogni parte del globo. Le aree delle Dolomiti Le nove aree in cui è suddiviso il maestoso complesso sono quella di Pelmo e Croda da Lago; la Marmolada (anche cima più elevata con i suoi 3.343 metri s.l.m.); Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi e Vette Feltrine; Dolomiti Fiulane e d’Oltre Piave; Dolomiti Settentrionali; Puez-Odle; Sciliar-Catinaccio e Latemar; Bletterbach e infine le Dolomiti di Brenta. Le località più note delle Dolomiti E, tra le numerose località caratteristiche e attraenti, ce ne sono di molto conosciute e tra le più frequentate in assoluto dagli amanti della montagna. Parliamo ad esempio di Cortina d’Ampezzo nella Conca Ampezzana, Selva e Ortisei in Val Gardena, Canazei e Moena in Val di Fassa, San Martino di Castrozza nel Primiero, Corvara e Badia in Val Badia, Madonna di Campiglio in Val Rendena. Si tratta di un territorio da poter vivere durante tutte le stagioni dell’anno: nei periodi freddi per le attrezzate e suggestive stazioni sciistiche, i caldi rifugi e le funzionali strutture ricettive di ogni livello, mentre durante la stagione calda per chi desidera trascorrere soggiorni a stretto contatto con la natura, tra lunghe passeggiate e attività all’aria aperta rinvigorenti. Flora e fauna delle Dolomiti Il patrimonio naturalistico delle Dolomiti è un universo ricco e affascinante. Tantissime specie vegetali e animali nascono e si sviluppano in completa libertà in un ambiente ancora autentico e naturale. Si ricordano in particolare campanule, orchidee, primule, stelle alpine e cardi, e boschi di latifoglie, conifere e faggete man mano che ci si alza di quota; mentre per l’avifauna animali conosciuti come caprioli, scoiattoli, aquile reali e quelli più difficili da avvistare tra cui orsi bruni, camosci, mufloni, marmotte, tassi, ermellini, salamandre. Una grande varietà che dipende molto dalla composizione delle zone in base all’altitudine o all’umidità. Tradizioni e folklore delle Dolomiti Ciò che colpisce sempre i viaggiatori che si recano in una delle tante località turistiche delle Dolomiti è anche un mondo di antiche tradizioni e cultura radicata tutto da scoprire. Basti pensare al crogiuolo di realtà linguistiche che qui si sono fuse, l’antico ladino di origine romana, il friulano anch’esso di idioma neolatino, l’italiano e il tedesco, che con il tempo ha generato ricchezza culturale e predisposizione all’accoglienza. A livello folkloristico, un evento molto sentito è l’annuale appuntamento con il Carnevale, che ogni vallata festeggia in maniera unica in base alla propria tradizione popolare. Tutti i festeggiamenti includono sempre allestimenti curati, maschere in legno intagliate dalle mani di esperti artigiani e costumi antichi di fattura sartoriale. Cucina tipica delle Dolomiti Molto apprezzata, infine, la tradizione culinaria della zona. Chi si reca in queste località può gustare specialità locali come lo speck, la ciuìga di San Lorenzo in Banale, il puzzone di Moena, i casunzièi dell’Alto Cadore, i canederli, la lucanica trentina accompagnati da vini del posto e grappe dal sapore unico.
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